L’Accademia Carrara di Bergamo e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Sa) vincono il concorso Art Bonus 2024, giunto all’8^ edizione. La prima ha prevalso nella categoria “Beni e luoghi della Cultura” con 26.585 voti, la seconda nella categoria “Spettacolo dal vivo” con 18.900 voti.
I progetti ammessi alla prima fase eliminatoria sul sito https://artbonus.gov.it/concorso/2024/ erano 381 mentre 40 hanno partecipato alla votazione finale su Facebook e Instagram di Art Bonus.
I like raccolti dai progetti finalisti sono 72.220 mentre i voti per i protagonisti della prima fase sul sito sono stati 152.109, con un totale, quindi, di 224.239 voti complessivamente ricevuti in questa ottava edizione.
Il concorso è una iniziativa del Ministero della Cultura e di ALES S.p.A in collaborazione con Promo PA Fondazione, ed è stato istituito nel 2016 per sensibilizzare i cittadini dei diversi territori a sostenere le istituzioni culturali e a diffondere la cultura della donazione a favore di progetti culturali.
I dati aggiornati al 18 marzo sulla piattaforma Art Bonus: oltre 914 milioni di erogazioni raccolte, oltre 40.000 mecenati, 2.600 enti beneficiari, oltre 6.300 interventi pubblicati.
L’Accademia Carrara è il museo del collezionismo di Bergamo attivo dal 1796 e oggi conta ben 13.000 opere donate e oltre 100 imprese mecenati: si tratta di numeri significativi della grande capacità di interazione pubblico-privato.
L'Associazione Flautisti italiani con il progetto editoriale Falaut e con la Falaut Flute Orchestra, rigorosamente under 35, fornisce una grande opportunità di crescita e visibilità ai flautisti nel panorama musicale internazionale, dando risonanza a giovani talenti che ricoprono e potranno ricoprire ruoli di spicco nelle orchestre e nei conservatori di tutta Europa, e che hanno sostenuto in maniera corale e disseminata anche la vittoria dell’Associazione.
Nella categoria “Beni e luoghi della cultura”, sul podio ci sono anche il Comune di Torino con il progetto “Nati per Leggere 2022” delle Biblioteche civiche torinesi (9.269 voti, un modello di welfare culturale che offre a migliaia di piccoli lettori e alle loro famiglie l’opportunità di conoscere storie attraverso animazione, letture ad alta voce e teatralizzate, dalle biblioteche, ai consultori pediatrici, fino ai reparti maternità degli ospedali) e la Fondazione Brescia Musei (6.950 voti, giunta terza con il restauro del dipinto di Angelo Inganni che ci racconta di un’Italia fortemente legata al suo patrimonio culturale, che sostiene la conservazione e la valorizzazione come fondamento e leva di un futuro con radici salde).
Nella categoria “Spettacolo dal vivo”, sul podio ci sono il Teatro Regio di Parma (14.001 voti, che oggi rinnova la riflessione sull’opera lirica, patrimonio UNESCO, portando la più alta ricerca artistica del Festival Verdi anche nella stagione lirica di tradizione e per le strade, con una rinnovata missione verso i giovani e la comunità) e l’Accademia Perduta/Romagna Teatri di Forlì (7.932 voti, terza in classifica, la cui programmazione estrosa e inclusiva si fa Teatro per tutti i bambini e le bambine e le loro famiglie, e diventa essa stessa luogo della festa, spazio di incontri, teatro di strada. Dove l’arte scenica si fa emozione di comunità).
Classifica finale categoria “Beni e luoghi della Cultura”
Classifica finale categoria “Spettacolo dal vivo”: