Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Villa Farnesina fu commissionata al celebre architetto Baldassarre Peruzzi dal ricco banchiere senese Agostino Chigi nel periodo più splendido della sua vita, lontano dagli affanni e dalla cupa dimora cittadina in via dei Banchi. La costruzione fu decorata, oltre che dal Peruzzi stesso, da Raffaello, da Sebastiano del Piombo e dal Sodoma con affreschi ispirati ai miti classici.
Nel 1511 la villa il cui "viridario" era bagnato del Tevere era già edificata e in parte decorata e Agostino Chigi chiamato "il magnifico" viveva qui la sua splendida vita di mecenate del Rinascimento tra ricchezze e onori, protettore di artisti e amico di principi e cardinali che amava ricevere nella sua dimora.
Dopo tanto splendore durante la vita di Agostino, la villa, in cui avevano fatto bivacco i Lanzichenecchi durante il sacco di Roma, alla fine del '500 fu acquistata dal Cardinale Alessandro Farnese, da cui viene il nome di Farnesina, per distinguerla dal Palazzo Farnese, al di là del fiume; secondo un progetto di Michelangelo un ponte sul Tevere doveva collegare le due proprietà dei Farnese.
La villa passò poi ai Borbone, poi in enfiteusi al Duca di Ripalta e infine fu acquistata dallo Stato italiano come sede dell'Accademia d'Italia. Il palazzo oggi è sede di rappresentanza dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Informazioni sullo stato della conservazione
La fase dei restauri moderni della Villa Farnesina ha inizio negli anni ’60 -’70 del Novecento, grazie all’intervento dell’Istituto Centrale per il Restauro (oggi ISCR). Una campagna di restauri, con un forte carattere interdisciplinare. Ci si preoccupa della stabilità dell’intero edificio, provata dagli spossamenti per il terreno cedevole vicino al fiume, ma soprattutto gli affreschi furono messi a dura prova dalle vibrazioni del traffico sul Lungotevere, adiacente alla Villa. Si pensa dunque a un’opera ingegneristica, progettata ad hoc per Villa Farnesina: una pavimentazione antivibrante sotto il manto stradale nel tratto che interessa la Villa. Una soluzione che permette di evitare molti gravi danni agli affreschi. A questo punto si può intervenire nelle varie sale, tutte hanno bisogno di campagne di restauro per riportare gli affreschi al loro aspetto originario. Si comincia dalla Loggia di Galatea, poi nel Salone delle Prospettive, nella Sala delle Nozze di Alessandro e Roxane, nella Sala del Fregio. Il restauro della Loggia di Amore e Psiche si effetua negli anni ’90 del Novecento.
I cantieri di restauro invece più recenti con la riapertura di nuove sale al pubblico sono i seguenti:
-Restauro Giardini storici della Villa e la Sala del Fregio del Peruzzi (2009);
-Restauri Giardino Segreto del Borgo Farnese (oggi Foresteria dell’Accademia dei Lincei) (2009);
-Restauro Galleria delle Grottesche (2015);
-Restauro della Saletta pompeiana (2017);
-Restauro di una sala al piano terreno (da destinare a bookshop) (2018)
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La Villa Farnesina è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle 9 alle 14, con visite guidate offerte dall’Accademia Nazionale dei Lincei, effettuate il sabato alle 10 (in lingua inglese) e alle 12,30 (in italiano). La Villa è aperta anche la seconda domenica del mese dalle 9 alle 17, e per l’occasione si svolgono visite guidate alle 12,30 (con musiche rinascimentali dal vivo e prenotazione obbligatoria), alle 15 e alle 16. Su richiesta, infine, possono essere effettuate aperture straordinarie.