I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Il Teatro di Sardegna, attivo da quasi 50 anni (la ricorrenza è nel 2023), dal 2015 è riconosciuto dal MiC / Ministero della Cultura quale unico Teatro di Rilevante Interesse Culturale della Sardegna, ricevendo anche il finanziamento per l’Attività di Danza.
Con il progetto Sardegna Teatro diretto da Massimo Mancini, il Teatro di Sardegna ha inaugurato un modello di governance partecipativa basata su reti di operatori locali, partenariati nazionali, apertura internazionale, interdisciplinarietà, percorsi multidimensionali, formazione permanente e coinvolgimento attivo delle comunità.
Il TdS realizza e ospita contenuti culturali di alta qualità, con l'obiettivo di valorizzare la produzione artistica sarda e contribuire alla formazione del pubblico. Il TdS interpreta la sua vocazione di società cooperativa, ovvero gli ideali di solidarietà, mutualità e apertura, proponendosi come luogo di esperienza collettiva e formazione di artisti emergenti, anche attraverso le varie reti nazionali e internazionali di cui fa parte.
Il Teatro di Sardegna è la più grande impresa culturale dell'Isola e la più finanziata dal FUS del MiC dopo l'Ente Lirico di Cagliari.
Tra lo spazio TAB a Sa Manifattura a Cagliari, il Lazzaretto e il quartiere Sant'Elia a Cagliari, Open Campus di Tiscali a Sa Illetta (Cagliari), il TEN a Nuoro, il Teatro del Respiro a Fluminimaggiore, l'hub nel borgo dell'Argentiera e il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, Il Teatro di Sardegna dissemina i contesti di lavoro e di presenza nell'Isola, diversificando la propria azione e calandola nei territori, di cui ascolta i desideri, le mancanze, le competenze.
Le produzioni del Teatro di Sardegna, tra nuovi allestimenti e riprese,  sono 25 e coinvolgono circa 100 artisti.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 300.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L’apertura dello spazio TAB presso al Manifattura di Cagliari ha segnato la nascita di un vero e proprio dipartimento di riflessione e produzione artistica ad alto contenuto tecnologico che in questi anni ha prodotto contenuti ibridi tra cui Real Heroes di Mauro Lamanna, Delirius Departure del collettivo belga Crew, il primo studio di Sota tera dei catalani Moon Ribas e Quim Girón, oltre alla prima edizione del festival biennale Prototipi (2022).

Oggi la sfida è di proseguire la trasformazione digitale del Teatro di Sardegna e di inserirsi nella riflessione dettata dall’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI). Oltre alla seconda edizione del festival prototipi - nuovi formati della scena contemporanea - sempre in Autunno, sono numerose le attività da realizzare.

Dalla progettazione di un sito del Teatro più connesso e aperto, in linea con la versione Web 3.0, capace di un maggior livello di comprensione logica con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, alla nascita come costola della rivista anāgata, la piattaforma omonima di erogazione di contenuti legati al mondo dell’arte «al digitale» in tutte le sue espressioni che permette alle community di sostenere economicamente i creator preferiti e di sponsorizzare le loro iniziative.

Le produzioni di Chong Wang - che lavora sullo spazio amplificandolo ed esponendolo a continue risignificazioni attraverso il coinvolgimento attivo del pubblico che viene invitato a immergersi in una esperienza transmediale – e del collettivo belga Crew - che esplora nuove modalità di espressione artistica digitale fin dagli anni '90, spingendo i confini tra arte, tecnologia e percezione umana.

La co-produzione del film con annessi contenuti ibridi Riscatto di Stefano Odoardi, un lungometraggio che svela i dettagli affascinanti e poco conosciuti del rapimento di Giuseppe Vinci nel 1994, il più lungo sequestro dell’Anonima Sequestri nella storia italiana moderna.

Prosegue il progetto di alta formazione Creative Campus iniziato il 1° ottobre 2023 con un’intensa attività formativa e un focus dedicato al rapporto tra nuove tecnologie e arti performative.

Inoltre la dimensione digitale si avvarrà di un partenariato internazionale diffuso a partire dall’esperienza tedesca del Digital Stage, un sistema audio-video per la musica, il teatro, la danza e le performance con una qualità audio eccellente, una tecnologia che consente di creare musica in collaborazione, provare, esercitarsi, insegnare ed esibirsi via Internet in tempo reale.

Infine con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari e un partenariato internazionale inizierà un progetto dal nome Hybrid Extended reAliTy (HEAT).


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 500.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro di Sardegna è l’unico TRIC Teatro di Rilevante Interesse Culturale presente in Sardegna. Riconosciuto dal 2015, il Teatro di Sardegna sostiene la creazione artistica, affidando agli artisti la possibilità di avere un tempo lungo di produzione e sperimentazione crossmediale di nuovi linguaggi e contesti. Il Teatro di Sardegna - con il progetto Sardegna Teatro - si impegna a esprimere una scena culturale - e non soltanto artistica - delineandosi come soggetto plurale, in grado di contenere una molteplicità di linguaggi e farsi veicolo di opportunità formative.


I territori in Sardegna

La presenza nei territori è essa stessa plurale: nelle città di Cagliari e Nuoro da anni il Teatro di Sardegna gestisce direttamente degli spazi, che abita con spettacoli e installazioni, prodotti o ospitati. Altresì, Il Teatro di Sardegna possiede il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, e l'ha reso sede di residenze artistiche e inoltre co-abita il borgo dell’Argentiera, nel comune di Sassari, dove con LandWorks attiva processi di cambiamento e crescita, attraverso le arti performative e digitali.

50 ANNI del Teatro di Sardegna

Le origini della Cooperativa Teatro di Sardegna sono da rinvenire nell'anno 1973, quando - primi in Sardegna - un gruppo di ventenni si è raccolto intorno all'idea di trasformarsi in un ensemble professionale, incanalando la passione in un profilo professionale.

Il debutto a Nuoro dello spettacolo Su Connottu, tratto dal testo omonimo di Romano Ruiu - fece 400 fortunate repliche e ottenne un importante riscontro: il Premio Cinque Terre come Miglior spettacolo. La firma di Eduardo De Filippo tra i componenti della giuria del Premio sancì il definitivo riconoscimento del lavoro della Cooperativa Teatro di Sardegna. Negli anni sono stati prodotti numerosi spettacoli, sino al più recente Macbettu che ha rappresentato un caso che ha impresso la storia del teatro contemporaneo, in Italia e in Europa, per la quantità e qualità di premi vinti e di tournée in tutto il mondo. Rappresenta un caso virtuoso non soltanto per il punto di arrivo, ma soprattutto per il percorso, per il tempo lungo di produzione, per il sostegno a un autore non ancora affermato, per la ricaduta positiva sugli interpreti del territorio

Due i progetti per i 50 anni del Teatro di Sardegna:

Una edizione speciale a Cagliari delle Giornate del Respiro, un festival internazionale, dove gli artisti sono invitati a far dialogare le loro ricerche con le esperienze della comunità e del territorio: traiettorie inedite, tracciati imprevisti, narrative molteplici.

Il lancio di una Accademia Creativa del Mediterraneo.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 90.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel 2021 la riflessione sulla crisi dell'Antropocene e la necessità per gli artisti di intessere alleanze multispecie ha trovato un esito felice nel borgo di Fluminimaggiore con le Giornate del Respiro, festival di arti performative e ambiente. Nel 2022 il Teatro di Sardegna seguita a organizzare questo festival in cui la comunità dialoga per settimane con gli artisti sul territorio, partecipando ai progetti site-specific, che portano a ragionare con gli strumenti dell'arte sulle nuove ecologie e le strategie per "sopravvivere in un mondo infetto" [Donna Haraway, 2019].
Come lascito della precedente attività, Sardegna Teatro ha ripristinato il Teatro del Respiro (ex Centro culturale di Via Asquer) che ospita una rassegna di artisti che avevano già abitato il territorio e raccolto delle testimonianze. Nel 2022 - tra il 24 giugno e il 3 luglio - Sardegna Teatro propone la seconda edizione delle Giornate del Respiro, in cui insiste sui due assi della dimensione internazionale e della formazione.
Tra gli artisti in via di selezione, Silvia Mercuriali (UK) con Still Night, lavoro che si nutre di una precedente residenza a contatto con la comunità; una sorta di conferenza sul paese che celebra Fluminimaggiore e i suoi abitanti, ricalcando le orme delle Città invisibili di Italo Calvino.
Un altro artista internazionale che lavorerà con la comunità è l'ungherese David Somlò, che  farà una performance di un'ora che invita la comunità residente e la comunità transitoria dei turisti a percorrere lo spazio pubblico. Performance commissionata dalla Quadriennale di Praga, consiste in un'interazione di movimento e suono che allarga le maglie della percezione dei luoghi.
Ci saranno anche spettacoli di Lucia CalamaroGioia SalvatoriChiara BersaniFrancesca Grilli, sempre mantenendo un'attenzione sulla comunità e i differenti strati sociali e anagrafici che la abitano. Con il supporto dell'Institut Français, del British Council e dell'Istituto spagnolo di cultura a Roma, delle reti europee In Situ, le Giornate del Respiro si qualificano come vetrina internazionale, ma soprattutto come terreno di coltura per sviluppare nuovi modelli artistici e culturali ecosostenibili in un territorio a rischio di spopolamento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 30.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

The core aspect of the project is to implement cross-border dialogue, participation, and interaction through a journey across Mediterranean borders where transnational cooperation is required to develop a participative, human-site-specific approach to the creative process, useful in everyday life to increase a collaborative European citizenship attitude.

In each location where the artistic team will stop, a short residency and an interdisciplinary performance will become an occasion to meet local communities, collecting ideas and dream about one question: What is beyond the Wall? Overcoming the separation from the others, uncertainties, and difficulties experienced during this pandemic. In a time that required a strong resilience and creative attitude to face difficulties, the dimension of the wall / what’s beyond it has a propulsive energy that supports action, cooperation, and solidarity in a new dimension of rediscovered sociability, which overcomes a present that has forced us to renounce the public dimension of sharing and human contact, essentials for any cultural activity and democratic societies.

The project intends to increase cultural accessibility for a wide range of people, with special attention on the most vulnerable categories as women and teenagers, both involved through a residence’s time (4 open workshops and 4 participative performances in each location) and an online question/call shared to collect and re-elaborates the most imaginative answers, ideas, problems, and fears. This participative approach connects the digital shift with face-to-face interaction, recognizing the pivotal role of the body as a tool for listening, dialogue and participation, in remote or in-presence contexts.

To respond to the urgent need for a different and more sustainable model of production, the project brings attention to its environmental sustainability by choosing public transport for the entire journey that will be the last 6 weeks of summer 2022. In this way, we will experience a g-local model for cooperation, a green way for artists and artworks circulation and a performance-format skill that will be shared allowing a wide range of participation and interaction during the project implementation and after the project end.

At the end of the journey, a Podcast, and a Documentary will disseminate the experience to about 20,000 people including all the inhabitants, the local artistic community and educational institution, and young professionals in the artistic and management working field in Europe and abroad.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 200.000,00 €

 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

prototipi è un progetto centrato sulla sperimentazione di nuovi formati, che si concretizza nella scelta di spazi insoliti dove non soltanto situare, ma sopratutto modellare i processi artistici, con l'interevento di AI e di nuove tecnoogie, intese come soggetti in dialogo. Prende il nome di prototipi per indicare dei dispositivi creativi aperti e avrà sede principale a Sa Manifattura a Cagliari. Nasce in seno alla volontà di aprire un inedito spazio di creazione che accomuni i mondi delle ICT, della tecnologia e delle arti performative. Nel mondo tecnologico, infatti, i prototipi vengono prodotti per testare e verificare la propria performance. Ii prototipi artistici proposti saranno la manifestazione dei punti di contatto tra le arti performative e le teconologie, ma anche spettacoli con forme di coinvolgimento del pubblico inusuali e lontane dalla visione passiva frontale.
Al progetto prototipi si affiancano attività per l'accessbilità con utilizzo di avatar, residenze artistiche e sperimentazioni di social media entertainment. La prima edizione sarà in Autunno


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 60.000,00 €

 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel teatro dei bambini nuove forze, nuove innervazioni compaiono, delle quali spesso chi guida non aveva avuto sospetto nel corso del lavoro. È soltanto in questo selvaggio scatenamento della fantasia che egli impara a conoscerle. I bambini che fanno del teatro in questo modo, nel corso della rappresentazione diventano liberi. Nel gioco scenico la loro infanzia si realizza. 
Walter Benjamin


Sardegna Contemporanea intesse una strategia culturale articolata su più fronti per ripartire dall'infanzia, innervare le giovani vite di esperienze performative e abituare fin da subito ai linguaggi del contemporaneo, forti dell'idea che le capacità espressive e ermeneutiche dischiuse dalla performance siano utili a un più complessivo sviluppo e benessere del cittadino e della persona.
Il Teatro di Sardegna aveva già attuato Spettatore Nato - il passaporto per gli spettacoli destinati all'infanzia - attraverso il quale, rinnova il desiderio di creare dei contesti nuovi per le famiglie.
Il Teatro di Sardegna intraprende una programmazione settimanale – tra produzioni e ospitalità - rivolta a tutte le età, dove formare il pubblico di domani e incontrare i linguaggi della contemporaneità a partire dalla primissima infanzia. 
Il Teatro di Sardegna si accinge inoltre a diventare il primo TRIC d'Italia a gestire direttamente un asilo nido, che si chiamerà NEST.
NEST 
- con la sede a Sa Illetta, dentro Tiscali -  nasce come asilo nido che propone il Ben's Approach, un metodo che prende le mosse da Loris Malaguzzi e dall'approccio reggiano proponendo l'apprendimento attraverso l'esplorazione. Attraverso il gioco e il reframing dell'errore, NEST intende fornire gli strumenti di apprendimento e esplorazione attraverso gli strumenti del teatro, come luogo privilegiato e protetto per declinare le interpretazioni della realtà e incentivare l'immaginazione. NEST ospiterà anche parte della programmazione dedicata alle famiglie.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 250.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.
ANTONIO GRAMSCI

Il Teatro di Sardegna è l’unico TRIC Teatro di Rilevante Interesse Culturale presente in Sardegna. Riconosciuto nel 2015 e confermato nel 2018, il Teatro di Sardegna sostiene la creazione artistica, affidando agli artisti la possibilità di avere un tempo lungo di produzione e sperimentazione cross-mediale di nuovi linguaggi e contesti.

Il Teatro di Sardegna si impegna a esprimere una scena culturale - e non soltanto artistica - delineandosi come soggetto plurale, in grado di contenere una molteplicità di linguaggi e farsi veicolo di opportunità formative.
La presenza nei territori è essa stessa plurale: nelle città di Cagliari e Nuoro da anni il Teatro di Sardegna gestisce direttamente degli spazi, che abita con spettacoli e installazioni, prodotti o ospitati.
Altresì, Il Teatro di Sardegna abita Paulilatino attraverso la gestione del Teatro Grazia Deledda, rivolta alle residenze artistiche e il borgo dell’Argentiera, nel comune di Sassari, dove con LandWorks attiva processi di cambiamento e crescita, attraverso le Arti performative e digitali.

Nel borgo ex minerario di Fluminimaggiore, il Teatro di Sardegna propone le Giornate del Respiro, un festival internazionale, dove gli artisti sono invitati a far dialogare le loro ricerche con le esperienze della comunità e del territorio. Arti Performative e attività naturalistiche in un borgo a rischio spopolamento, sono le direttrici su cui si impernia l’azione del Teatro di Sardegna: traiettorie inedite, tracciati imprevisti, narrative molteplici.

La volontà di connessione con i territori si unisce alla necessità di interpretare il ruolo politico e sociale di TDS, partecipando dunque attivamente ai processi educativi, a partire dall'infanzia.
Per questo TDS amplia il proprio campo di esplorazione con la creazione

di NESTzerosei, Nido e Scuola dell'Infanzia bilingue, configurandosi come l'unica realtà teatrale in Italia e in Europa a gestire direttamente un Kindergarten. La nuova esplorazione scaturisce da una riflessione sull'infanzia volta a approfondire la connessione tra i linguaggi dello spettacolo contemporaneo e l'educazione, a partire dai primissimi anni di vita di bambine e bambini.