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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

E' una delle più grandi tombe della necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, datata all'inizio dell'età ellenistica tra il 350 ed il 300 a. C., presenta una planimetria complessa, con una camera centrale su cui si aprono tre camere con disposizione a croce. La decorazione dipinta è nella camera centrale ed in quella di fondo. Nella camera principale sono raffigurati i membri della famiglia proprietaria dell'ipogeo, semisdraiati su letti da banchetto ambientato nell'aldilà, vestiti con sontuose vesti, con le mogli adorne di gioielli, a simboleggiare il loro elevato rango sociale. Sono rappresentati gli inservienti ed i musici che allietano il banchetto.  L’importanza dell’apparato pittorico è notevolissima anche per la presenza di iscrizioni dipinte in etrusco con i nomi e cognomi (quello etrusco è un sistema onomastico bimembre) delle persone rappresentate ed il loro cursus honorum, permettendo di collegare la famiglia Velcha, proprietaria dell'ipogeo, ad altre famiglie di città etrusche limitrofe, come Vulci, Cerveteri, Veio, Orvieto, in base ai legami matrimoniali.  Le pitture sono di notevole livello artistico ed hanno molta accuratezza nel disegno, con l'uso del chiaro - scuro e molta cura nel rendere i dettagli decorativi. I volti dei defunti sono rappresentati anche di tre quarti, aumentando con questo espediente l'effetto di gravità espressiva. Si tratta di un programma figurativo che sottolinea il culto degli antenati presso le famiglie aristocratiche del tempo.

Informazioni sullo stato della conservazione

Le pareti della tomba con affresco dal punto di vista conservativo presentano una vasta gamma di problematiche connesse all’alterazione di quell’equilibrio che era rimasto invariato per lunghissimo tempo. L’intonaco è disgregato in vaste aree ed anche la sua adesione al supporto roccioso è compromessa da distacchi di diversa entità.  Nelle sue condizioni attuali, la tomba è un esempio significativo di come la variazione dei valori di termo-igrometrici sia la causa di gravi conseguenze per la conservazione dei delicatissimi dipinti murali.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Attualmente la tomba è chiusa al pubblico e viene aperta agli studiosi specialisti in etruscologia su espressa richiesta formale. In seguito al restauro si prevede la sua riapertura, con tutte le precauzioni e attenzioni ed il suo possibile inserimento nel percorso di visita in date prestabilite e concordate.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 90.100,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Vaste porzioni di pellicola pittorica sono andate perdute a causa del formarsi di sub-efflorescenze saline, che ne hanno provocato il distacco. Altre porzioni di dipinto sono celate dai sali, in seguito alla loro solubilizzazione e ricristallizzazione sulla superficie. Il fenomeno si manifesta tanto in forma di veli bianchi, diffusi su ampie aree, quanto in concrezioni carbonatiche, più spesse e tenaci. Sono presenti stuccature in cemento realizzate in passato per fissare i bordi degli intonaci. Si prevede di effettuare i seguenti interventi: - Ripristino della coesione dei pigmenti • Consolidamento dei distacchi delle porzioni intonacate • Stuccatura delle lacune profonde e rifacimento di quelle rimosse con materiale idoneo • Presentazione estetica della superficie dipinta e delle lacune