Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Santuario fu costruito da Bernardo Vittone fra il 1738 e il 1739 a spese del banchiere Antonio Faccio. Dall’esterno la chiesa si presenta come una struttura compatta a tre volumi sovrapposti e degradanti su pianta centrale mistilinea nei primi due piani e rigidamente esagonale nell’ultimo piano che nasconde la cupola. La forma originaria dell’edificio non era l’attuale, essendo esso stato costruito dal Vittone con fedeltà quasi assoluta al progetto riportato nel disegno a tavola 77 delle “Istruzioni diverse contenenti l’officio dell’Architetto civile”, con due piani sormontati da una cupola in vista forata da occhialoni ad abbaino sormontata da un lanternino cilindrico. L’estradosso della cupola era ricoperto da un manto di piastrelle maiolicate in seguito ricoperto da un tetto.
Il valore artistico della chiesa si comprende quando si realizza che essa è una sintesi spettacolare e del tutto libera di luce, architettura e pittura. Il progetto architettonico e decorativo generale è dello stesso Vittone, le decorazioni sono del pittore casalese Pietro Francesco Guala. Vittone si rammaricò che a causa della fretta del committente dovette sostituire con affreschi gli elementi in stucco previsti nell’apparato decorativo.
Le superfici affrescate della chiesa si estendono per circa 1000 mq, con Santi e Sacramenti in basso, figure degli Apostoli all’altezza delle finestre del registro intermedio; il discorso continua verso l’alto “…attraverso un intreccio di sei fascie, l’ambiente si apre sul Cielo popolato dalle Gerarchie via via più lontane, facenti corona alla Santissima Trinità che vi si mostra al sommo. Effetto ottenuto con raffigurazioni via via più minute dipinte su tre superfici disposte a crescente altezza, e con crescente intensità illuminate da finestre celate allo sguardo.” ( Mario Passanti).
Si tratta di opera tra rococò e illuminismo/massoneria molto studiata e dal significato molto discusso.
Informazioni sullo stato della conservazione
Con un ponteggio interno che arriva fino al lanternino è stata possibile la totale mappatura degli affreschi della chiesa, con osservazione diretta e con il confronto con le fotografie del restauro degli anni 1971/73.
La mappatura evidenzia:
- che il 50% delle superfici decorate già prima degli anni Settanta era andato perduto o era molto gravemente ammalorato nella parte bassa a causa della risalita dell’umidità dal terreno, nella parte alta per le infiltrazioni dalle coperture e sotto le finestre.
-che l’intervento eseguito dalla Soprintendenza volto ad impedire l’ulteriore deterioramento dei dipinti rimasti e a consentirne per quanto possibile una lettura complessiva, fu causa del peggioramento della situazione perché è stata sistematicamente asportata la campitura gialla progettata dal Vittone per giocare con la luce sostituendola con uno spesso strato più scuro e poi da uno strato più chiaro che si è parzialmente distaccato dal sottostante, le figure sono state scontornate con un “effetto fumetto”; si sono integrati in modo anche molto disinvolto e con gravi errori gli elementi originari. Nelle parti più alte e più ammalorate è stato steso uno spesso strato di dura resina sintetica che li rende molto lucidi e che è stato usato come ravvivante nelle zone sbiancate. A causa dello spessore e della natura del prodotto le superfici trattate si sono rivelate poco traspiranti con più gravi fenomeni di distacco della pellicola pittorica specie nelle ridipinture con sollevamenti che si polverizzano e cadono con estrema facilità.
Invece, per l’altro 50%, nella parte dell’edificio meno a contatto con l’esterno, la decorazione è ancora quella originaria praticamente intatta.
I saggi di pulitura eseguiti nel 2014 dimostrano la possibilità di rimediare ai danni dell’intervento degli anni Settanta secondo gli attuali principi che governano gli interventi di restauro.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Santuario è normalmente accessibile ogni fine settimana, al sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Eventuali visite di gruppo non guidate nella settimana possono essere concordate mandando una mail all'indirizzo faccio.frichieri@gmail.com.
E' inoltre possibile prenotare visite guidate rivolgendosi all'Associazione Progetto Cultura e Turismo Onlus al telefono 3381452945 email carignanoturismo@gmail.com.
Tali modalità di accesso sono ora sospese per la durata degli interventi di restauro, e le visite sono permesse solo a gruppi di architetti/ingegneri e in generale a persone che lavorano nel settore, previa liberatoria.