Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’episodio architettonico oggetto dell’intervento è un complesso immobiliare di rilevante dimensione posto nel centro storico del comune di Castelnuovo Garfagnana. Trattasi di un edificio immobiliare di origine altomedioevale che ha subito a partire dal secolo XII consistenti trasformazioni ed ampliamenti al crescere della importanza strategica di Castelnuovo anche in relazione alla funzione di controllo del sistema della viabilità. Alla progressiva decadenza di Pieve Fosciana, il borgo di Castelnuovo, naturalmente difeso dalla confluenza di due corsi d’acqua, assunse sempre maggiore importanza; nel Medioevo ed in particolare nel periodo di Castruccio Castracani allorquando il paese fu dotato di una cinta muraria assunse la funzione di “Rocca” ovvero la parte a carattere residenziale e direzionale del sistema difensivo. Nel 1377 diviene sede della podesteria lucchese e da quel momento mantenne per diversi secoli la funzione di sede amministrativa e di dimora dei Commissari generali prima, Governatori in seguito, del Ducato estense e, in tempi più recenti, dei Sottoprefetti del regno post – unitario fino, dal primo dopoguerra, a quella di municipio. L’edificio, nato forse attorno ad un edificio del tipo a torre, mostra i caratteri dell’architettura militare estense del secolo XV con massicce mura dotate di scarpa, le torri semicilindriche provviste di cannoniere e la torre quadrangolare centrale anch’esse dotate di scarpa. Nel corso dei secoli, fino al restauro successivo alle distruzioni dei bombardamenti del periodo 1944-1945, molteplici furono le trasformazioni introdotte nell’organismo edilizio per adeguarlo alle esigenze funzionali, sia da un punto di vista amministrativo che abitativo, delle varie personalità che occuparono il complesso monumentale.
Informazioni sullo stato della conservazione
Tutte le murature principali sono dotate di pietre angolari di consistenti dimensioni lavorati a scalpello. Le fondazioni dell’edificio sono continue, realizzate con pietrame di varia natura, murate con tecniche diverse e si spingono a varia profondità a seconda delle giacitura del terreno fino a raggiungere il onglomerato roccioso. Gli orizzontamenti dell’edificio sono costituiti da solai in legno di castagno e altre essenze, l’orditura principale è in travi squadrate, correnti e mezzane di cotto, al solaio del piano terzo queste ultime sono sostituite da tavolato in legno, alcuni dei locali al piano terra sono invece coperti da volte in muratura di pietrame, a botte o a crociera. La copertura è costituita da un tetto a più falde e dal complesso ed irregolare disegno con una geometria molto articolata; la struttura è in legno, la copertura in coppi di laterizio. L’edificio nel corso del tempo ha subito vari interventi di ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi interni, al fine di adeguarlo alle esigenze chiamato ad assolvere; in particolare l’apertura di nuove porte e chiusura di altre, realizzazione di pareti divisorie, di nuovi vani scala, ecc. Nell’immediato dopoguerra (a partire dal 1946) su progetto redatto dai tecnici del Genio Civile e dalla Soprintendenza ai Monumenti, fu dato avvio ad un complessivo intervento di restauro nel corso del quale furono ricostruite le parti dell’edificio bombardate e effettuato il rifacimento del tetto e dei solai. Il livello dei componenti edilizi e delle finiture impiegate nell’intervento fu in genere modesto e denuncia la situazione di grave disagio del periodo in cui fu effettuato, molti materiali, soprattutto quelli non a vista come le travi del tetto, furono recuperati dalle macerie dei bombardamenti.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attalmente, a seguito dei lavori di ristrutturazione, l'edificio non è accessibile al pubblico