Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nel cuore di Milano il Centro Balneare Caimi, finito di realizzare nel 1939, costituiva, con l'attuale sede del Teatro Franco Parenti, il Quartiere Vasari-Battisti, una struttura polifunzionale, che conteneva oltre alle piscine, un cinema e delle palestre per la box e la scherma, realizzata per l’occupazione del tempo libero nel dopo lavoro. Opera di Lorenzo Secchi, autore anche della Romano in via Ponzio e della Cozzi, il Centro fa parte del patrimonio delle piscine milanesi degli anni ’30. Con una linea di massima semplicità che privilegia l’equilibrio fra pieni e vuoti alla decorazione, è un bellissimo esempio di architettura razionalista, che ha lasciato un segno nel ‘900 con maestri come Terragni, Lingeri, Portaluppi, Muzio, di riferimento per i grandi architetti contemporanei.
Il Centro è un gioiello architettonico tutelato dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e comprende i seguenti spazi di rilevanza storico artistica interessati dagli interventi di protezione e restauro previsti dall'Art Bonus:
A) un edificio già destinato a spazio cabine su Via Botta;
B) due piscine all’aperto di cui:
- una grande rettangolare (50×25 m)
- una vasca più piccola a emiciclo (25×25 m) caratterizzata da una fontana con fenicotteri
C) gradinate, gradonate, zona prato, pavimentazione area piscine e pergolati
D) una palazzina (spazi coperti 1800 mq), caratterizzata da una ciminiera per il riscaldamento a carbone delle docce
Il Centro, noto e amato dai milanesi come “Piscina Botta”, è sempre stato pubblico essendo di proprietà del Comune di Milano che lo ha chiuso nel 2007 per mancanza delle risorse necessarie ai lavori di riqualificazione.
Non rientrano negli interventi previsti dall’Art Bonus i seguenti interventi a completamento dell’opera (E-F):
E) giardino
F) campo da tennis
L’intervento di riqualificazione mira a integrare gli spazi e le funzioni del Centro Balneare Caimi al Teatro Franco Parenti recuperando la polifunzionalità originaria dell’intero complesso. Insieme al giardino (E) e al campo da tennis (F), gli spazi tutelati dalla Sovrintendenza saranno ricongiunti al Teatro. Il progetto integra sport, benessere e tempo libero con cultura e spettacolo. E’ così completato il recupero dell’unità fra interno ed esterno dei 15mila mq del complesso originario, smembrato durante e dopo la guerra. Tutti gli spazi resteranno di proprietà del Comune di Milano.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il complesso, in stato di abbandono dal 2007, ha subito atti vandalici a seguito di una prolungata occupazione abusiva nei primi mesi del 2011 con progressivo deterioramento e degrado generale con infiltrazioni, cedimenti e infestazioni di erbe e arbusti.
A) Edificio in muratura già destinato a spazio cabine prospettante Via Botta
La fascia delle cabine che si allunga su via Botta era invasa da alberi e arbusti. Questi ambienti sono rimasti inutilizzati per molti anni e il loro stato ha reso necessario chiudere gli accessi con pareti in muratura. In origine il materiale utilizzato per questo corpo di fabbrica era l’eternit.
B) Piscine
Le due grandi vasche, essendo svuotate da anni, sono rimaste esposte alle intemperie riportando segni di ammaloramento sempre più gravi, sia sul fondo che sulle pareti, con cedimenti e crepe della struttura di base e conseguenti presenze di vegetazione: nello spessore dei giunti elastici del fondo si erano addirittura fatti strada anche piccoli arbusti.
C) Gradinate, gradonate, zona prato, pavimentazioni area piscine e pergolati
Le gradonate che circondano le vasche hanno una struttura portante formata da setti di calcestruzzo, sui quali poggiano le sedute in cemento armato e le alzate in muratura intonacata. Le varie pavimentazioni esterne sono state negli anni sostituite senza un criterio generale, così da perdersi anche la distinzione iniziale tra marciapiedi di pertinenza dei fabbricati e gli altri rivestimenti.
D) Palazzina
La palazzina principale dei servizi era fatiscente, pur conservando il suo rigoroso fascino architettonico. Il lungo periodo di abbandono e la mancata manutenzione hanno portato al grave degrado degli intonaci e dei materiali di finitura, sia interni che esterni.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Per tutte le informazioni sulla fruizione e gli orari di apertura visitare il sito www.bagnimisteriosi.com