Descrizione relativa all’oggetto
La costruzione del Teatro di Sondrio risale al 1820, quando, una società dei palchettisti composta da 26 abbienti famiglie sondriesi commissionò la progettazione dell’edificio all'architetto Luigi Canonica, ticinese allievo di Piermarini, cui si debbono molti teatri del nord Italia: la Scala e il Carcano di Milano, il teatro della Società di Cremona, il teatro Grande di Brescia, i Teatri Sociali di Como e di Mantova.
Inaugurato per il Carnevale 1824 con l’opera “Il Barbiere di Siviglia, il teatro svolse egregiamente la propria funzione di centro culturale e sociale della città sino all’occupazione militare delle truppe austriache nel 1848 e alla trasformazione in caserma, che lo rese inagibile sino al 1854; dopo la ristrutturazione l’attività riprese nel 1863, con “La sonnambula” di Vincenzo Bellini.
Dopo il 1924, i palchettisti decisero di vendere l’immobile al Cav. Celestino Pedretti, che nel 1948, con una aggressiva ristrutturazione, riaprì il Cinema Teatro Pedretti alla città.
Dal 1948 il Cinema-Teatro ospitò rassegne liriche, musicali, teatrali, oltre a fungere ormai prevalentemente da sala cinematografica, sino alla chiusura per ragioni di sicurezza nel 2001.
Informazioni sullo stato dell'oggetto
Acquistato dal Comune di Sondrio, nel 2010 cominciarono i lavori di ristrutturazione per restituire il teatro alla città.
Dopo 5 anni di interventi, con grande impegno economico del Comune di Sondrio e di altri soggetti finanziatori pubblici e privati, il 3 ottobre 2015 si è svolta la prima rappresentazione con la rinnovata messa in scena de "Il Barbiere di Siviglia".
Del Teatro all’italiana realizzato da Canonica non è rimasto altro che la facciata; i residui dell’abbattimento delle strutture interne del teatro (palchi, ridotti, platea a ferro di cavallo) vennero a suo tempo stivati nei sotterranei.
Nella provincia di Sondrio il Teatro Sociale è l’unico a disporre di:
- golfo mistico, dove l’orchestra trova comoda collocazione senza rinunciare alla sonorità;
- rivestimento delle pareti con legno di ciliegio per privilegiare la diffusione del suono;
- torre scenica dotata di graticcia per garantire massima efficienza alla macchina scenica;
- 584 posti a sedere fra platea e galleria.