I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’intervento progettuale ha per oggetto una piccola cappella seicentesca situata ai margini del borgo storico del Comune di Briga Novarese. Il minuto edificio religioso, a pianta ottagonale, è dedicato alla Beata Vergine Immacolata ed è collocato a metà costa del versante collinare che lambisce il paese. L’oratorio è a pianta ottagonale. Al centro della copertura esterna formata da otto spicchi, c'è una mensola con una pigna ornamentale. Sui tre lati frontali vi sono le aperture: in alto, su ciascuno dei tre lati si apre un oblò; in basso, a destra e a sinistra, c'è un'apertura rettangolare chiusa da imposte lignee, e al centro si trova la porta d'ingresso di legno, con catenaccio, circondata da una cornice di pietra leggermente sagomata sui lati, con una mensola in alto e lo zoccolo alla base. A destra dell'ingresso c'è una pietra proveniente dalla Porta Santa di Roma, che reca incisa una croce. Internamente l'edificio è decorato da affreschi e stucchi. Sulla volta, entro ciascuno degli otto spicchi, è raffigurato un angelo su una nuvoletta, nell'atto di suonare uno strumento, ad esclusione dell'angelo nello spicchio soprastante l'altare, che dispiega un cartiglio con un' iscrizione in gran parte perduta. Gli spicchi sono scanditi da nervature a spigolo, decorate da stucchi con motivi ornamentali. Alla simbologia biblica è riferibile  anche l'immagine  della  lunetta  corrispondente  alla  parete  su  cui  poggia l'altare: si tratta di un recinto, all'interno del quale sembrano individuabili un'arca o un altare, un trono o comunque un seggio, forse affiancato da due figurette, e del fumo o della polvere che si alzano da questo luogo. Sono quasi sicuramente simboli mariani, collegati in particolare all'Immacolata Concezione alla quale è dedicato l'Oratorio. Gli spicchi sono scanditi da nervature a spigolo, decorate da stucchi con motivi ornamentali. Anche il cornicione che corre alla base della volta è di stucco e presenta un elegante motivo di girali di foglie che si dipartono da teste alate di puttino, poste al centro di ogni lato. In corrispondenza dei tre lati frontali, il cornicione si interrompe per lasciar spazio ai tre oblò, incorniciati da volute di stucco. Le  pareti  sono  occupate  da  grandi  riquadri  ad  affresco  entro  cornici  di  stucco percorse da motivi ornamentali (perline e foglioline); negli angoli vi sono piccoli rosoni di varie fogge. Ai lati delle cornici vi sono due protomi, sempre di stucco; in alto ogni cornice è conclusa da una cartella ornamentale con volute stilizzate. Alla base di ogni spicchio c'è una lunetta nella quale è raffigurata un'immagine di profeta o personaggio biblico, recante in mano un cartiglio. Il riquadro soprastante l'ingresso, analogo agli altri per impostazione e cornice, ma di dimensioni ridotte, è quasi completamente perduto. Due riquadri simili si trovano sopra le altre due aperture: sono cartelle ornamentali, incorniciate da volute e cartocci, il cui soggetto è ormai completamente dilavato. Nei tre riquadri ancora leggibili (a partire dall'ingresso, da sinistra, la seconda, la terza e la sesta parete) sono raffigurati S. Martino a cavallo nell'atto di tagliare il mantello per donarne la metà al povero; S. Anna e S. Gioacchino con la Madonna bambina: sono inginocchiati e guardano verso l'alto, da dove, attraverso uno squarcio delle nubi, compaiono lo Spirito Santo sotto forma di colomba e Dio Padre; si tratta di un'iconografia che richiama il mistero dell'Immacolata Concezione, a cui è dedicato l'Oratorio, e quello dell'Annunciazione, per la presenza dello Spirito Santo che scende verso Maria in forma di colomba. Nel terzo riquadro è raffigurato S.Antonio da Padova, con il giglio nella destra, in adorazione del Bambino Gesù, che il santo tiene tra le braccia, appoggiandolo su un altare dove si trova anche un libro aperto. Il riquadro soprastante l'ingresso, analogo agli altri per impostazione e cornice, ma di dimensioni ridotte, è quasi completamente perduto. Due riquadri simili si trovano sopra le altre due aperture: sono cartelle ornamentali, incorniciate da volute e cartocci, il cui soggetto è ormai completamente dilavato.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il comune di Briga Novarese ha acquisito la proprietà della Cappella della Beata Vergine Immacolata, detta comunemente "Madonna del Motto", tramite una pratica di usucapione promossa e portata a termine dall'amministrazione comunale negli anni scorsi. Il pieno possesso del bene ha permesso di superare la sua estrema frammentazione ereditaria, che aveva causato di fatto lo stato di abbandono e degrado dell'edificio, e ha consentito di poter intraprendere le pratiche per l'esecuzione delle improcrastinabili opere di restauro e risanamento conservativo di cui da tempo necessitava. Il minuto e caratteristico oratorio del 1600, il cui attuale precario stato di conservazione compromette la possibilità di tramandare alle future generazioni il singolare patrimonio artistico custodito al suo interno, necessita sia di un intervento di risanamento esterno delle  murature  perimetrali dell’edificio, parzialmente  interrate,  che del restauro conservativo interno delle decorazioni artistiche presenti nella cappella. I paramenti murari sono intaccati dall’umidità proveniente dal terreno addossato alla costruzione, causa principale, unitamente alle infiltrazioni d’acqua avvenute dalla copertura, dell’attuale precaria condizione in cui versano gli affreschi e gli stucchi decorativi che ornano le pareti interne dell’oratorio. Per questo motivo gli apparati decorativi interni sono purtroppo gravemente compromessi, soprattutto per quanto concerne le raffigurazioni pittoriche sulle pareti. I serramenti lignei della cappella sono anch’essi sensibilmente ammalorati e necessitano di idonei trattamenti protettivi o, come nel caso degli antoni oscuranti, di fedele ripristino.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Allo stato attuale il bene non è fruibile e non è aperto al pubblico. La locale Pro Loco si e' resa disponibile, a restauro avvenuto, a svolgere il compito di "braccio operativo" dell'Amministrazione Comunale in questa particolare iniziativa di promozione presso la collettività interessata ai "tesori nascosti" ed alle bellezze artistiche "minori" fortemente radicate nel territorio locale, assicurando la propria collaborazione per garantire e organizzare, tra l'altro, anche un adeguato programma di apertura e fruizione al pubblico dell'edificio.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 115.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La causa principale del deperimento a cui è soggetta la piccola cappella votiva è dovuta all'umidità provocata dall'acqua di risalita capillare che, dal terreno addossato alle pareti, penetra all'interno delle murature perimetrali. Per ovviare all'inconveniente delle infiltrazioni di umidità dai paramenti murari, la proposta progettuale di risanamento delle murature prevede la creazione di uno strato drenante continuo tutto intorno alle pareti perimetrali dell’edificio. Successivamente occorrerà anche porre rimedio alle infiltrazioni provenienti dalla copertura, mediante un intervento di manutenzione straordinaria sul manto. La copertura della cappella è costituita da otto piccole falde, o spicchi, il cui manto superiore di tenuta è realizzato in tegole laterizie curve o a canale (coppi); in sommità è posizionata una “pigna” lapidea sormontata da una croce metallica, mentre il perimetro di gronda è attualmente sprovvisto di un canale di raccolta delle acque piovane. Le opere del progetto di risanamento prevedono la posa di un piccolo canale di gronda continuo su tutti e otto i lati. Il degrado di tutto l'apparato decorativo e degli intonaci è evidente e molto avanzato: le infiltrazioni hanno portato nel tempo ad una grande concentrazione di sali, la cui azione ha provocato la disgregazione, lo sgretolamento e la caduta sia dell’intonachino di rivestimento delle superfici, che degli stucchi.Per questo motivo è stato redatto un progetto di restauro e conservazione degli stucchi e degli affreschi delle superfici murarie interne predisponendo una specifica relazione metodologica per l’esecuzione del lavoro di restauro. Infine, si propone l'intervento per il recupero dei serramenti lignei della cappella, anch’essi sensibilmente ammalorati e necessari di idonei trattamenti protettivi o, come nel caso degli antoni oscuranti, di fedele ripristino.


NOTE Intervento archiviato