Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La fontana, già individuabile come presente nella pianta cinquecentesca di Stefano Bonsignori, fu oggetto di una commissione tesa a renderla di maggior pregio affidata a Pietro Tacca da parte della famiglia Medici nel 1609, che, tuttavia, non ebbe esito.
Ancora incompleta nel 1639 quando fu sistemata con materiale di reimpiego, fu oggetto di nuovi e definitivi lavori nel 1673 su progetto dell'architetto Pier Maria Baldi, che le conferì l'attuale forma utilizzando come materiale la pietra serena.
Agli inizi dell'Ottocento sono documentati progetti di Giuseppe Del Rosso (1810) e di Giuseppe Manetti (1815) finalizzati a rinnovare l'insieme, ma sarà soltanto nel 1816 che si aprirà il cantiere, diretto da Giuseppe Del Rosso, destinato a definire le attuali forme della fontana. Il Del Rosso, infatti, pur mantenendo il disegno seicentesco, ricostruì il monumento impiegando marmi policromi, più duraturi e consoni alla tradizione.
Informazioni sullo stato della conservazione
In una delle piazze più suggestive di Firenze, la fontana si compone di un basamento ottagonale in marmo brecciato che presenta sui due lati maggiori due conche a forma di conchiglia. Qui, attraverso due teste di leone, confluisce l'acqua di una vasca a sua volta rifornita da un piccolo bacino alimentato dagli zampilli che fuoriescono dalla sommità della struttura, coronata da un giglio fiorentino, sormontato da un'elegante corona granducale.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
spazio pubblico all'aperto senza limiti di fruizione