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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina nasce nel 2005 con l’intento di salvaguardare e valorizzare una parte del vasto patrimonio d’arte rupestre della Valcamonica (sito Unesco dal 1979). Il parco comprende circa 200 rocce istoriate e coniuga l’unicità delle incisioni preistoriche ad un contesto naturalistico eccezionale.

All’interno del parco, sui grandi affioramenti rocciosi di arenaria, è possibile osservare varie tipologie di raffigurazioni. L’occhio del visitatore può ammirare i numerosissimi guerrieri in duello, i maestosi cavalieri-cacciatori che inseguono cervi dalle corna solari, le eccezionali scene di aratura, le capanne, le iscrizioni in caratteri preromani e, infine, rarissime raffigurazioni di oggetti, fra cui i tipici coltelli con fodero “ad àncora” e i corni (strumenti musicali) d’epoca romana. Caposaldo dell’area di Seradina è senza dubbio la “Grande Roccia” (R. 12), sulla quale si trovano oltre un migliaio di figure in un pastiche unico di scene di caccia al cervo, scene di aratura, scene erotiche legate a riti di fertilità, duelli, sequenze di cani con le fauci spalancate, cervi in corsa e uccelli dalle grandi code a ventaglio.

Percorrendo il sentiero che collega l’area di Seradina alla soprastante Bedolina (500 m s.l.m.), si entra in contatto con il tema più caratterizzante del parco, le grandi composizioni geometriche di possibile significato “topografico”. Fra di esse spiccano senza dubbio la nuova grande “mappa” rinvenuta nel 2005, e la storica “Mappa di Bedolina”, posizionata su un terrazzo naturale con ampia visuale sul fondovalle, roccia sulla quale è possibile visionare la famosa "Rosa Camuna", incisione rupestre la cui rielaborazione è stata assunta a simbolo della Regione Lombardia. Risalgono alla primavera del 2019 i lavori di infrastrutturazione che hanno dotato quest'area del Parco di una passerella a sbalzo, nata per permettere il raggiungimento della Roccia della Mappa di Bedolina da parte di disabili motori in carrozzina, ma trasformatasi poi nella possibilità per qualunque visitatore di ammirare la superficie rocciosa da una prospettiva nuova e inedita.

L’esposizione solare e la presenza delle grandi rocce levigate hanno inoltre favorito lo sviluppo di una flora molto variegata tipica di climi più caldi. E’ possibile ammirare alcune specie rare quali l’Opuntia humifusa, un piccolo fico d’India che grazie alla sua esuberante fioritura gialla crea un affascinante contrasto con il caratteristico azzurro-viola delle grandi rocce affioranti.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina presenta ambiente misto con zone attrezzate, boschive e a prato e parzialmente antropizzate. Lo stato di conservazione delle rocce istoriate è molto disomogeneo, anche a causa della diversa composizione del supporto lapideo presente nei vari settori del parco. Una recente indagine condotta dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia e dalla direzione del parco (2014) ha rilevato la presenza di fenomeni di degrado di varia natura e di diversificata intensità (patine biologiche, distacchi superficiali, erosione, ecc.) che necessitano di un monitoraggio sistematico e continuo. Le rocce ubicate lungo i percorsi del parco archeologico (attrezzato con pannelli didattici) sono in medio stato di conservazione, alcune con la superficie moderatamente ricoperta da sola patina biologica. Appena fuori dal percorso principale, la vegetazione si infittisce e le rocce sono parzialmente o totalmente sommerse dalla vegetazione.

Al fine di mantenere fruibile un numero consistente di rocce incise e allo stesso tempo monitorare tutto il patrimonio noto si rende necessaria una costante azione di controllo della vegetazione infestante, con periodico ripristino dei sentieri e occasionale recupero di zone rimboschite.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina è situato a Capo di Ponte e fa parte del Sito UNESCO n° 94 Patrimonio Mondiale dell'Umanità - “Arte Rupestre della Valle Camonica”.

Esso annovera diversi percorsi di visita: Seradina II, Seradina III, Ronco Felappi, Bedolina e Seradina I. Le incisioni rupestri visibili al suo interno risalgono principalmente ad un periodo a cavallo tra la fine dell’Età del Bronzo (X secolo a.C.) e la fine dell'Età del Ferro (I secolo a.C.).

I percorsi sono dotati di pannellonistica esplicativa e sono stati recentemente resi fruibili anche a persone affette da disabilità visive (con accompagnatore al seguito), grazie ad appositi supporti esplicativi in alfabeto braille e “tattili”.

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina è aperto tutto l’anno, tutti i giorni.

L’ingresso è gratuito.

Gli orari sono i seguenti:

-orario invernale (da novembre a febbraio) dalle 10.00 alle 17.00

-orario estivo (da marzo a ottobre) dalle 9.00 alle 18.00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 42.500,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Gli interventi sono finalizzati all’adeguamento dei percorsi di visita con particolare attenzione all’area della "Grande Roccia 12". La dimensione estesa della sua superficie rende necessaria la progettazione di un sistema migliore di fruizione che consenta ai visitatori di cogliere le immagini, talvolta di piccole dimensioni, realizzate dagli antichi camuni. Si intende inoltre ideare un’area di sosta per i visitatori adiacente la roccia in questione essendo la stessa situata ai limiti del parco e distante dalle attuali strutture di servizio (biglietteria, servizi igienici, cascine didattiche). La conservazione, valorizzazione e la promozione del parco sono legate alla divulgazione delle incisioni rupestri presenti sulle rocce per le quali è in atto uno studio che troverà compimento in due pubblicazioni relative alla "Grande Roccia 12" e all’area di Seradina II. Ad esse faranno seguito eventi promozionali che saranno realizzati durante i mesi estivi grazie alla creazione di un comitato organizzativo professionale.


NOTE Intervento archiviato