I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Palazzo, che nasce come dimora signorile del XV secolo, appartenne alla casata dei Guidobono Cavalchini di Tortona e dal 1762 divenne proprietà comunale. Frutto di notevoli rimaneggiamenti e ampliamenti che attraverso la realizzazione di successivi “restauri” e riplasmazioni sia a livello urbanistico che architettonico lo porteranno alla configurazione attuale, l’edificio rimase immorsato all’interno del fitto tessuto urbano che caratterizzava l’attuale piazza Arzano fino al 1939  quando venne “liberato” dalle costruzioni che vi si addossavano assumendo l’aspetto che oggi possiamo ammirare. Nell’ambito di questo intervento di trasformazione urbanistica e ristrutturazione venne riedificata la torre antistante il Palazzo, eretta sulle antiche fondazioni medievali.
Il Palazzo conserva al suo interno:

- il pregevole cassettonato ligneo di epoca quattrocentesca, decorato da un nucleo di tavole dipinte raffiguranti animali, stemmi e simboli araldici, presente in una sala al piano terreno;

- la ghiacciaia cinquecentesca in muratura a vista sul modello francese al piano interrato. Vi sono inoltre lacerti di pavimento romano a mosaico ed un pozzo di epoca settecentesca;

- la porta in bronzo di epoca ottocentesca con scene in altorilievo rappresentanti un trionfo di legioni romane e l’espugnazione di una città. Trafugata dagli Austriaci dopo la rotta di Caporetto, finì in un’asta di materiale recuperato al nemico. Acquistata nel 1934 dalla Società Storica Tortonese, venne trasferita in Palazzo Guidobono, già sede del Museo Civico di Tortona;

- il sarcofago in marmo bianco di Elio Sabino, databile alla seconda metà del III secolo d.C.. Commissionato da una liberta di origine greca, Antonia Thesipho, in onore del figlio Elio Sabino che visse 24 anni e 45 giorni - come riportato in una delle iscrizioni - il sarcofago è finemente scolpito su tutti i lati da una ricca iconografia a bassorilievo.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Il Palazzo è stato recentemente oggetto di un intervento di restauro conservativo e riqualificazione funzionale attuato con tre successivi lotti funzionali. L’Amministrazione Comunale si è impegnata, a varie riprese, alla realizzazione delle opere volte alla salvaguardia di questo importante complesso architettonico ma, per le ridotte cifre a disposizione, è stato possibile provvedere a quegli interventi che di volta in volta evidenziavano caratteristiche di urgenza. Allo stato attuale, per quanto riguarda le coperture, tutte in coppi alla piemontese, considerato lo stato di conservazione del manto, risulta ormai inderogabile un intervento di restauro conservativo atto ad evitare cadute di materiali con gravi rischi per persone e cose e infiltrazioni di acque meteoriche che hanno già prodotto danni alle volte dello scalone e dei locali del secondo piano.
Nell’ambito delle opere necessarie alla conservazione e salvaguardia del Palazzo Guidobono, considerate le situazioni di degrado, le dovute priorità di intervento e gli importi a disposizione, è stato identificato il sopra citato lotto di intervento che permetterà a lavori ultimati di rendere il complesso architettonico perfettamente funzionale e funzionante.
Successivamente si procederà con l’allestimento museale ed espositivo delle varie sezioni in progetto, arrivando così ad aprire al pubblico un importante e prezioso complesso museale con collezioni di altissimo pregio e valore storico-artistico. Le sezioni saranno: Museo Archeologico al piano terreno ed interrato, la Sezione pittori locali al primo piano e la Sezione del Museo dei Burattini Giuseppe Sarina al secondo piano, la sala didattica a disposizione dell’intero complesso e sale per attività varie.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Palazzo Guidobono è destinato a Palazzo dei Musei. Dal 1955 è sede del Museo Civico Archeologico fino al 1989, anno in cui il Palazzo è stato chiuso al pubblico per consentire la realizzazione degli interventi di adeguamento dei locali alle normative vigenti e le civiche collezioni sono state temporaneamente immagazzinate nei depositi comunali in attesa della ricollocazione nel nuovo allestimento. Contemporaneamente, è stato predisposto il progetto di restauro conservativo e riqualificazione funzionale che, approvato dagli organi di tutela e controllo ed impostato per essere realizzato per lotti funzionali, ha visto l’avvio del primo lotto nella primavera del 1995 e la conclusione dei lavori nel 2006 con altri due lotti di intervento che hanno portato il Palazzo all’aspetto attuale. In attesa che si concluda l’opera di catalogazione dei reperti archeologici e si avvii un sistematico progetto scientifico di allestimento del Museo Archeologico, il Palazzo viene utilizzato come contenitore per mostre ed esposizioni temporanee organizzate da questa Amministrazione secondo programmi annuali condivisi dai membri facenti parte del Protocollo d’Intesa per la valorizzazione del “Sistema Museale di Tortona e del Tortonese”.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 292.776,50 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Interventi di restauro conservativo copertura, risanamenti statici, risanamento igienico, restauro conservativo e riqualificazione funzionale locali interni con adeguamento alle normative vigenti.