Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Palazzo si colloca nel Centro storico di Pinerolo ed è posizionato sulla collina della Città, inserendosi all’interno di un contesto di abitazioni private signorili. La superficie lorda del Palazzo è pari a 1620 mq. Esso si sviluppa su 5 piani. Il complesso è caratterizzato per la presenza di 2 giardini, uno al piano seminterrato ed un giardino alto di ca. 575 mq, più una corte interna di ca. 100 mq. Il Palazzo è un edificio dalle forme trecentesche. E’ caratterizzato dalla presenza di un salone d’onore con pareti affrescate a grisaille risalenti al ‘400 rappresentanti scene di guerra e motivi vegetali che costituiscono una testimonianza storica di grande rilevanza. Sul tetto sono ancora visibili tracce della torre cilindrica coronata da merli, come appare in tutte le stampe seicentesche della città.
Informazioni sullo stato della conservazione
Attualmente il palazzo è inutilizzato, ha risentito del lungo periodo di abbandono, gli elementi lignei, la copertura, gli orizzontamenti risultano ammalo rati e alcuni elementi strutturali ed il corpo scale necessitano di consolidamento. Il Palazzo è tutelato ai sensi del. D. Lgs. 42/2004 con decreto di vincolo del 30/07/2007. Secondo i catasti del 1428, esso era tangente la cinta muraria duecentesca a Nord ed era delimitato, a Sud, dalla via “al Castello” (un tempo “ruata Montis Pepini”), a Est dalla via Principi d'Acaia (un tempo “via Nova”, che in tali adiacenze intersecava la porta urbica detta “porta Dorerii”) e ad Ovest dalla scalinata d'accesso al palazzo (che è un’aggiunta ottocentesca: al suo posto, in precedenza, vi era la “ruata Thome Martelli”). Il palazzo detto ‘degli Acaia’ conserva al suo interno un ciclo di affreschi a monocromo (cioè in bianco e nero) raffiguranti principalmente episodi della vita del beato Amedeo IX, da collocare cronologicamente agli inizi del XVI secolo. Le quattro scene conservate si trovano lungo le pareti di quello che anticamente era il salone d’onore, profondamente modificato nel corso degli ultimi secoli e, nel XX, tramezzato per esigenze abitative. Al di sopra delle storie a monocromo si conservano ancora alcune tracce di un fregio a girali fitomorfi interrotti da stemmi racchiusi da tondi; sebbene in alcuni tratti risulti coperto da uno strato di scialbo, il suddetto fregio si presenta perfettamente conservato al di sopra della scena situata sulla parete alla destra dell’ingresso, raffigurante, fra due colonne sormontate da raffinati capitelli fogliati, un corteo di soldati armati in atto di espugnare una città murata. Singolare è la presenza di vessilli su cui è riportato lo stemma sabaudo, i quali, insieme allo scudo che accompagna la raffigurazione dell’elemosina di Amedeo IX ai poveri collocata sulla parete successiva, sono le uniche note cromatiche all’interno del ciclo a grisaille.
OBIETTIVO: Si intende intervenire sugli affreschi (grisaille) del Salone d’Onore e sul tetto.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente non aperto al pubblico