Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L'intervento interessa un'appendice della centrale piazza Capitolo ad Aquileia, presso l'ingresso all'area archeologica dei fondi Cossar. Vi sorgono un edificio (ex-rustico ottocentesco, recuperato negli anni Sessanta per essere adibito a luogo per mostre temporanee), con antistante area archeologica, entrambi di proprietà statale ma conferiti in uso alla Fondazione Aquileia. L'intervento prevede il restauro statico dell'edificio e la protezione, con un volume chiuso, dei resti archeologici venuti alla luce.
All'interno dell'ex rustico, gli scavi del secolo scorso avevano portato alla luce un lungo ambiente mosaicato, probabilmente riferibile agli annessi del complesso basilicale. Gli scavi nell'area esterna (2009-2010) hanno permesso di verificare la prosecuzione di tale vano in direzione della basilica, e di estendere l'indagine ai livelli sottostanti. La costruzione del complesso, databile a fine IV-inizio V sec. d.C., comportò infatti la demolizione di una vasta sala absidata, riferibile ad un edificio precedente, di cui, sotto uno strato di macerie, si conservano ampi tratti della ricca decorazione pittorica e musiva.
Di tale vano è stato possibile indagare la porzione occidentale, per una superficie di ca 45 mq, cui si aggiunge un'abside di m 5,70 di diametro, orientata ad est e sopraelevata.
Il bellissimo mosaico è suddiviso in tre campi ed è bordato da una cornice a meandro in nero su fondo bianco. I tre campi principali sono suddivisi longitudinalmente da una fascia con coppia di nastri ondulati incrociati, con alloro. Il motivo, presente ad Aquileia in uno dei riquadri della sala meridionale delle Grandi Terme e nella vicina basilica, è riferibile ad una tradizione attestata in ambito occidentale e specialmente africano, di cui rimane attestazione anche a Roma nel Mausoleo di Costantino. Il mosaico rivela strette assonanze con il mosaico teodoriano della basilica (313-320 circa), tanto da far pensare ad un'identità cronologica e forse anche di maestranze.
Informazioni sullo stato della conservazione
L'immobile della ex-stalla versa in condizioni non ottimali, a causa di un lungo inutilizzo che ne ha pregiudicato anche la situazione statica. Il recupero dell'edificio, con l'estensione del primo piano con un ulteriore vano, a destinazione tecnica, consentirà la sua piena fruizione per scopi collegati all'adiacente area archeologica (esposizione di reperti, sala multimediale). L'importanza dei resti messi in luce nel 2009-2010, subito protetti con una copertura in sabbia e la realizzazione di una sponda semicircolare in muratura sul sedime della fondazione antica dell'abside, rende questo progetto di protezione e musealizzazione di indubbio valore nel quadro degli itinerari di visita aquileiesi. Secondo una tendenza ormai invalsa, i mosaici saranno conservati e valorizzati in situ. Il mosaico di fine IV-inizi V secolo verrà smontato dall'attuale soletta in cemento, per essere posizionato su supporti leggeri e reversibili, com'è prassi ormai invalsa in interventi di questo tipo. Il mosaico di inizio IV secolo, che è stato oggetto di una protezione ancora precaria, necessita dopo 5 anni di un intervento di restauro in situ che permetta di apprezzarne appieno la storia realizzativa e i restauri antichi.
Il risultato finale, al netto di possibili ritrovamenti archeologici nella zona coperta dal mosaico più recente, permetterà una lettura stratigrafica delle evidenze archeologiche (soprattutto musive), supportata anche da materiali didattici, venendo costituire un ulteriore esempio della sovrapposizione di pavimentazioni musive sullo stesso sedime anche a non grande distanza di tempo. La vicinanza alla basilica e la pertinenza del mosaico più recente alla probabile residenza vescovile costituiscono un ulteriore elemento di valore per la scelta progettuale proposta.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente il sito non è visitabile causa lavori di restauro e musealizzazione.