Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Al centro della piazza del Gesù sorge la monumentale Guglia dell’Immacolata Concezione, straordinario e scenografico monumento alto oltre trenta metri. La piazza deve il suo nome alla monumentale chiesa del Gesù Nuovo, consacrata nel 1601 e dedicata alla Madonna. La prima idea di estendere allo spazio esterno alla chiesa il culto della Vergine Maria, cui i gesuiti erano devotissimi, nacque nel 1742, quando sull’altare della chiesa del Gesù fu posto un grandioso gruppo scultoreo in argento raffigurante l’Immacolata e la Trinità, su modello dello scultore Domenico Antonio Vaccaro ed oggi perduto. In quell’occasione Carlo di Borbone, re di Napoli dal 1734, e sua moglie Maria Amalia di Sassonia, anch’essi particolarmente devoti alla Vergine Maria, manifestarono a padre Francesco Pepe l’auspicio di poter estendere il culto mariano nello spazio antistante la chiesa con l’erezione di un monumento e lei dedicato. Per la progettazione del colossale apparato decorativo fu organizzato un vero e proprio concorso pubblico, ed i modeliini dei vari progetti, in cera ed in legno, furono esposti al Palazzo Reale perché il sovrano potesse sceglierne uno. Fu prescelto quello di Giuseppe Genoino (o Genuino), esperto sia nelle tecniche costruttive che in quelle scultoree. Posta la prima pietra nel 1746, nel 1748 la colossale struttura della guglia era già eretta: una grandiosa opera di forma piramidale, con alto basamento circolare e tre ordini ad esso sovrapposti, coronata dalla scultura in bronzo con l’Immacolata, su modello di Francesco Pagano. Le sculture ed i rilievi che la decorano sono opere documentate di Francesco Pagano e Matteo Bottigliero, realizzate tra il 1752 ed il 1753. La scultura superiore, l’Immacolata in bronzo, su modello di Francesco Pagano, realizzata intorno al 1753, fu probabilmente issata solo qualche anno dopo alla sommità della guglia, dove si staglia sul cielo retrostante.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato di degrado interessa prevalentemente le superfici lapidee della Guglia ed i suoi elementi aggettanti quali sculture, rosoni, pinnacoli, bassorilievi, angeli, putti, etc.
Dal punto di vista statico, a seguito dei precedenti interventi, non si evidenzaino problemi rilevanti, mentre la totale assenza di qualunque forma manutentiva, a seguito del restauro effettuato alla fine degli anni ’70, ha provocato rilevanti fenomeni di degrado dell’apparato decorativo. Tali fenomeni sono evidentemente imputabili alla esposizione dei materiali costitutivi agli agenti atmosferici ed inquinanti e sono relativi all’ossidazione degli elementi in lega metallica, fenomeni di erosione, corrosione, sfaldamento e polverizzazione degli elementi lapidei e degrado delle stuccature eseguite durante l’ultimo restauro.
Nella parte bassa i pinnacoli della recinzione metallica risultano ampiamente vandalizzati da scritte e graffiti. Il basamento in piperno è infestato da licheni e presenta localizzate fratture e problemi legati all’umidità di risalita.
La cancellata, realizzata in ferro forgiato e battuto, con chiodature tra gli elementi costitutivi, è stata oggetto di un recente intervento manutentivo, con rifinitura protettiva a base di vernici micacee.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La Guglia è collocata al centro della piazza del Gesù pertanto è sempre fruibile.