Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La fontana, in marmo di botticino, che decora la Piazza sorge in corrispondenza di un antico pozzo per l’approvvigionamento pubblico dell’acqua. L’intera opera viene commissionata tra il 1593 e il 1595 dal Consiglio con l’intento di abbellire il centro cittadino.
Otto colonelli in marmo delimitano il confine della vasca quadrilobata, mentre quattro cavalli marini alternati a delfini sorreggono un secondo bacino formato da quattro conchiglie su cui poggia il piedistallo che regge il gruppo scultoreo dell’Ercole che schiaccia l’Idra.
Nel fondo del bacino sono identificabili quattro scudi: due corrispondenti agli stemmi del Provveditore e del Podestà, uno del Comune e l’altro con un’iscrizione che ricorda alcuni lavori di restauro eseguiti nel 1826.Le ricerche attribuiscono il disegno dell’opera al pittore e architetto Pietro Maria Bagnadore (Orzinuovi 1550 ca. – post. 1627); attivo alla corte di Alfonso Gonzaga a Novellara. A contatto con il clima artistico reggiano egli si lega a Lelio Orsi e all’influsso manieristico romano nella continua ricerca di un virtuosismo stilistico e di un’eleganza formale lontana dall’arte rinascimentale. Per la realizzazione dell’opera si trova il nome dello scultore trentino G. A. Carra il Vecchio.
I due artisti li ritroviamo anche nella realizzazione della fontana della Torre della Pallata a Brescia. Nel 1946 alcuni giovani nel tentativo di girarla, poggiando essa su un perno, hanno portato alla sua quasi totale distruzione
La copia che orna attualmente la fontana viene eseguita pochi anni dopo da Mario Salazzari (1904-1993), ricordato come uno dei maggiori esponenti della vita artistica di Verona nel Novecento. Nel suo studio i frammenti dell’opera rimangono per quasi vent’anni fino al restauro curato dal marmista asolano Terreni Franco (1936-2011).
Informazioni sullo stato della conservazione
Presentava uno stato di deterioramento avanzato. Lavori conclusi
La prima fase dei lavori, iniziata nell’ottobre 2015 e terminata nel novembre dello stesso anno, è stata caratterizzata da un’indagine chimica, da una prima pulitura e dall’individuazione delle forme originarie alterate dalla presenza di diversi depositi.
La seconda, svoltasi tra aprile e luglio 2016, ha invece interessato tutti gli interventi volti alla ricostruzione della struttura e al miglioramento estetico.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Monumento all'aperto situato in Piazza XX Settembre