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Attività principali dell'istituzione

Il Teatro Comunale Pavarotti-Freni presenta tradizionalmente un’attività musicale con stagioni annuali di opera, concerti e danza oltre a rassegne di musica contemporanea, per le scuole e di teatro musicale. Una parte consistente dell’attività del Teatro è dedicata alla produzione, in particolare di allestimenti lirici, e alla costruzione di scenografie che, oltre che per il palcoscenico modenese, vengono realizzati su commissione per teatri italiani e stranieri.

Il Teatro Comunale di Modena fu inaugurato nel 1841 e realizzato, su commissione della comunità cittadina, da Francesco Vandelli, architetto di corte al servizio del duca Francesco IV d'Austria-Este. Da gennaio 2002 la gestione del Teatro è affidata alla Fondazione Teatro Comunale di Modena. Nel dicembre 2007 l’edificio è stato intitolato “Teatro Comunale Luciano Pavarotti”, in memoria del grande tenore modenese. Da ottobre 2021 il Teatro, dopo la scomparsa del soprano modenese Mirella Freni, è stato intitolato “Teatro Comunale  Pavarotti-Freni”.

Per informazioni visita il sito www.teatrocomunalemodena.it

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IMPORTO 5.000.000,00 €

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La Fondazione Teatro Comunale di Modena è fra i primi Teatri di Tradizione in Italia. La sua attività principale è costituita da tre Stagioni annuali di Opera, Concerti e Balletto, oltre a spettacoli di musica contemporanea e a programmi educativi per i giovani e per le scuole. La sua Stagione Lirica presenta circa sette nuove opere all’anno e produce nuovi spettacoli con titoli dal contemporaneo al grande repertorio.

Il laboratorio di scenografia del Teatro è uno dei più antichi in Italia e l’unico ad essere conservato nella sua sede storica. Qui si dipingono e si costruiscono scene che vengono esportate in tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, la Spagna, la Corea, la Francia e il Giappone. 

Fortemente aperto al dialogo interculturale e alle collaborazioni internazionali, il Teatro vanta una regolare attività operistica in coproduzione con i più grandi teatri nel mondo.

Dal 2019 il Teatro si pone a livello dei più famosi teatri internazionali nella diffusione della sua tradizione musicale in tutto il mondo attraverso la trasmissione della ripresa televisiva in diretta streaming delle sue produzioni liriche attraverso il canale YouTube e il progetto OperaStreaming, una piattaforma che consente la visione delle sue prestigiose opere insieme a quelle degli altri teatri della regione.

Il Teatro costituisce la principale istituzione musicale della città di Modena, famosa nel mondo per la sua tradizione lirica. È la città natale e patria adottiva di alcuni dei più grandi cantanti, quali Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e Raina Kabaivanska.

Dal 2016, grazie al progetto Modena Città del Belcanto, la città è un luogo di formazione per centinaia di cantanti provenienti da tutto il mondo, che hanno l’opportunità di coltivare le proprie attitudini con maestri d’eccezione prima di accedere al palcoscenico dei teatri più prestigiosi. Modena e il Teatro Comunale sono sede di corsi di alto perfezionamento che permettono ai cantanti di unire alla formazione l’opportunità di partecipare a prestigiose produzioni liriche e concerti.

Il Teatro Comunale fu inaugurato nel 1841 con la denominazione Teatro dell’Illustrissima Comunità. Nel corso della sua storia ha conservato intatta la sua bellezza e non ha subito alcuna trasformazione strutturale significativa. Nella sua veste attuale, il Teatro, è frutto di un accurato restauro storico-conservativo che lo ha riportato allo splendore originale e adeguato a tutte le moderne norme di sicurezza.

Nell’ottobre 2007 l’edificio è stato intitolato “Teatro Comunale Luciano Pavarotti”, in memoria del grande tenore modenese a un mese dalla sua scomparsa. Nel febbraio 2021 l’edificio ha cambiato intestazione in memoria del soprano lirico modenese Mirella Freni e da allora si chiama “Teatro Comunale di Modena Pavarotti-Freni”.

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L’attività della Fondazione Teatro Comunale di Modena è costituita da tre Stagioni annuali di Opera, Concerti e Balletto, oltre a spettacoli di musica contemporanea e a programmi educativi per i giovani e per le scuole. 

Stagione Lirica
Il cartellone operistico ha unito grande repertorio e nuove produzioni. La stagione si è aperta con Otello per poi proseguire con l’opera contemporanea Voci da Hebron, ispirata al conflitto israelo-palestinese. È tornata sulle scene Anna Bolena, assente da quasi trent’anni. In primavera, il pubblico ha rivisto la Turandot, e a seguire Orlando Furioso di Vivaldi, realizzato in collaborazione con importanti festival barocchi. L’autunno ha visto protagonisti Mosè in Egitto, Così fan tutte con scene disegnate da Milo Manara, e, fuori abbonamento, Gianni Schicchi, messo in scena dai talenti del corso di perfezionamento del Teatro.

Musical
Il teatro ha proposto grandi successi e novità. Dal campione d’incassi Sister Act alla fiaba originale La Leggenda di Belle e la Bestia, fino al gotico e immersivo Vlad Dracula. Ha chiuso la stagione Mare Fuori - Il Musical, tratto dalla celebre serie TV.

Concerti
La stagione concertistica ha ospitato alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama musicale internazionale. A inizio anno, la pianista Yuja Wang si è esibita con la Mahler Chamber Orchestra, seguita da artisti quali Arcadi Volodos, Anna Caterina Antonacci, Giovanni Sollima, e da orchestre come la Freiburger Barockorchester e la Chamber Orchestra of Europe diretta da Antonio Pappano. A chiudere la stagione, la Filarmonica di Modena e la solista Lera Auerbach.

L’Altro Suono Festival
Il festival ha avuto per tema “Voci dal Sud”, celebrando la diversità delle musiche vocali del mondo. Tra gli appuntamenti: il concerto blues di Irene Grandi, l’elettronica d’autore di Hatis Noit e Marina Herlop, e i progetti multiculturali di AYOM e Atse Tewodros Project. Chiusura con la Bach Academy, con giovani musicisti europei.

Danza
La rassegna ha proposto spettacoli dal classico al contemporaneo. In apertura, Cultus di Roberto Zappalà, quindi la storica Paul Taylor Dance Company, e il Lago dei cigni del Balletto dell’Opera di Tbilisi. Tra primavera e autunno si sono distinti gli spettacoli di Natalia Osipova, Wayne McGregor con lo sperimentale Deepstaria, e il Ballet Preljocaj con  REQUIEM(S).

Modena Belcanto Festival
Alla sua prima edizione, il festival ha consolidato l’identità di Modena come capitale lirica. Ha coinvolto oltre 5000 spettatori e grandi interpreti come Gregory Kunde, Fabio Sartori e Maria Teresa Leva.

Formazione e Scuole
Numerose le attività didattiche: per i più piccoli, spettacoli come Le quattro stagioni e Pierino e il lupo vegetariano, fino a Il piccolo spazzacamino. Modena Belcanto Masterclass, ha rappresentato una delle più importanti iniziative formative regionali.

Progetti Europei
Il Teatro ha guidato BUTTERFLY progetto internazionale sull’opera e la sostenibilità, e ha chiuso con successo European Music Trails, percorso triennale per rendere la musica classica più accessibile.

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OPERA LIRICA
Il cartellone 2023 ha confermato l’impegno del Teatro verso il grande repertorio e la sua rilettura. Tra i titoli verdiani più acclamati, Un ballo in maschera nell’allestimento del Teatro Regio di Parma, Il trovatore con teatro d’ombre di Gioco Vita, e Don Carlo, già trasmesso in streaming nel 2021 e messo in scena nella versione completa. Il cartellone ha valorizzato anche opere rare come Pelléas et Mélisande di Debussy e Fedora di Giordano. Inoltre, Tamerlano di Vivaldi, mai rappresentato prima, è stato riscoperto in una produzione innovativa. La produzione contemporanea ha incluso due nuovi titoli commissionati dal Teatro: Viaggi siderali… con wiki, frutto della creatività giovanile, e I salvatori della mezzanotte di Furlati.

MUSICAL
La stagione ha offerto titoli di grande richiamo come Notre Dame, Il Mistero della Cattedrale, Pretty Woman e Lazarus, quest’ultimo firmato da David Bowie ed Enda Walsh in una grande coproduzione nazionale.

CONCERTI
La stagione concertistica ha visto protagonisti Grigory Sokolov, la Camerata Salzburg con Janine Jansen, la Dresden Philharmonic e la Filarmonica Arturo Toscanini. Emozionanti anche il Concerto della Memoria e il Concerto dedicato ad Arvo Pärt. Esemplare la partecipazione della Female Symphonic Orchestra e la Passione secondo Matteo di Bach eseguita dalla Stuttgart Barockorchester.

L’ALTRO SUONO FESTIVAL
Sotto il titolo Sulle ali della preghiera, il festival ha proposto musiche sacre da varie tradizioni. Spiccano Da Oriente a Occidente con Tan Dun, About Birds di Yuval Avital e Kavanàh di Moni Ovadia. In estate, Ana Alcaide ha animato il Cortile del Melograno, mentre in autunno è tornato John Zorn, figura leggendaria della musica d’avanguardia.

DANZA
Il cartellone ha ospitato compagnie di rilievo nazionale e internazionale. Tra gli appuntamenti: Shine, Pink Floyd Moon con Raffaele Paganini, La Sagra della Primavera del Malandain Ballet, Giulietta con Eleonora Abbagnato e Rodin della Sergio Bernal Dance Company. In estate, il festival Teatri del Cimone ha portato la danza nei borghi montani, e l’autunno si è chiuso con Giulietta e Romeo del Balletto di Roma.

FORMAZIONE E GIOVANI
Il Teatro ha continuato l’attività formativa con i corsi per cantanti lirici e un percorso sulla produzione video in collaborazione con EDUNOVA. Il programma Modena Città del Belcanto ha valorizzato giovani talenti, culminando nel concerto finale della Masterclass di Raina Kabaivanska.

ATTIVITÀ PER FAMIGLIE E SCUOLE
Numerose iniziative sono state dedicate al pubblico giovane: Il gioco dei quattro cantoni si fa in 5?, Ri[E]voluzioni Novecento e la riduzione del Don Pasquale hanno coinvolto scuole e bambini in esperienze formative e spettacolari.

PROGETTI INTERNAZIONALI
Il Teatro è partner di BUTTERFLY, progetto europeo per un’opera lirica sostenibile, e European Music Trails, che mira a rendere la musica classica più interattiva e accessibile. Entrambi i progetti coinvolgono prestigiosi partner da tutta Europa e pongono Modena al centro della cooperazione culturale internazionale.

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Il 2022 ha segnato il ritorno pieno all’attività teatrale, tra grandi opere, concerti prestigiosi, danza d’autore, nuove produzioni contemporanee e un’intensa attività formativa. Il Teatro ha rinnovato il suo impegno nella valorizzazione della tradizione e nella promozione dell’innovazione, anche attraverso progetti internazionali.

Opera
Il cartellone ha celebrato Puccini, Verdi e Rossini: da Manon Lescaut e Madama Butterfly a Il barbiere di Siviglia, proposto in una sorprendente versione contemporanea. Tra le rarità, Aroldo di Verdi e Adriana Lecouvreur dopo trent’anni di assenza. L’autunno ha visto un nuovo Mefistofele e l’imponente Tannhäuser di Wagner. Due le opere contemporanee: Profezia, dedicata a Pasolini, e Il libro della giungla, per il pubblico giovane.

Concerti
Il programma ha incluso grandi interpreti come Hélène Grimaud, Viktoria Mullova, Fabio Luisi e Daniele Gatti. Tra gli appuntamenti più significativi: la Mahler Chamber Orchestra, la Camerata Salzburg, i Solisti Veneti e l’orchestra della RAI. In autunno, protagonista la Filarmonica del Teatro Comunale e il Quartetto Prometeo con un omaggio a Salvatore Sciarrino.

L’Altro Suono Festival
Intitolato “Musiche migranti”, il festival ha offerto un ricco programma multiculturale: dal Trio di Jordi Savall al progetto gipsy di Danilo Rossi, fino alle sonorità armene del Trio Dabaghyan. Concerti all’aperto e contaminazioni sonore hanno caratterizzato questa edizione aperta al dialogo tra le culture.

Danza
Il cartellone ha unito balletto classico e coreografia contemporanea: da Les Italiens de l’Opéra a Preljocaj, da Les Ballets Jazz de Montreal a Hervé Koubi e Hofesh Shechter. Tra le produzioni italiane, spiccano People della compagnia DaCru e Ballade, omaggio a Vittorio Tondelli, creato con MM Contemporary Dance Company.

Formazione e Territorio
Il Teatro ha potenziato i corsi professionali, tra cui quello per cantanti lirici e quello sulla produzione video in collaborazione con EDUNOVA. Proseguiva anche Modena Città del Belcanto, con spettacoli, seminari, masterclass e celebrazioni per Mirella Freni e Luciano Pavarotti.

Internazionalizzazione
È partito il progetto europeo European Music Trails, dopo il successo di CrossOpera, per rendere la musica classica più accessibile e interattiva. Il progetto include workshop, concerti e spettacoli che uniscono musica barocca, danza urbana e poesia di strada.

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Il 2021 è stato ancora segnato dalla pandemia e dalla chiusura del Teatro per lavori straordinari. Tuttavia, grazie alla flessibilità operativa e alla programmazione all’aperto, si è riusciti a proporre un’offerta culturale significativa. La riapertura ufficiale del Teatro in autunno è coincisa con la dedica ufficiale a Pavarotti-Freni, omaggio ai due grandi artisti modenesi.

Opera
Nel primo semestre si sono svolti spettacoli in streaming, tra cui Don Carlo in forma di concerto e il lavoro finale del corso cantanti DolceAmaro. In estate, nel Cortile del Palazzo Ducale, è andata in scena una potente produzione di Rigoletto nell’ambito delle celebrazioni per Pavarotti. In autunno, con la riapertura, si sono susseguite produzioni come Lucia di Lammermoor, Norma, Giovanna d’Arco e CrossOpera, nuova opera dedicata all’integrazione transculturale e frutto di un progetto europeo.

Danza
La stagione ha visto una forte attenzione alla danza italiana. Dall’inedita versione di Carmen firmata da Mauro Bigonzetti, al recupero di Powder#2, fino ai tributi a Fellini e ai Balletti Russi. Tra le produzioni più acclamate: Dreamparade, Rifare Bach e L’Idiota, che ha segnato il ritorno di una grande compagnia lituana sulla scena modenese.

Musica Sinfonica
A partire dall’autunno, sono ripresi i concerti in presenza con orchestre di grande prestigio: dalla Nordwestdeutsche Philharmonie alla Kharkiv Symphony Orchestra, passando per Les Musiciens du Louvre e Akademie für Alte Musik Berlin. Virtuose come Anna Tifu hanno brillato in un repertorio ricco e coinvolgente.

Formazione e Scuole
Durante le chiusure, il Teatro ha proposto il progetto video Musiche da Favola, una serie di letture musicali per l’infanzia trasmesse online. A dicembre è tornato in presenza Il piccolo spazzacamino, coinvolgendo allievi del corso cantanti, voci bianche e orchestra giovanile.

L’Altro Suono Festival
Dopo una lunga pausa, il festival è tornato con una programmazione estiva ricca: dal jazz afro-cubano di Yilian Cañizares, al tango argentino di Siglo Piazzolla, fino ai racconti musicali di Petra Magoni. Nel Cortile del Melograno, spiccano L’Histoire du Soldat con Peppe Servillo e il concerto multimediale Preghiera in mare con Stefania Rocca.

Celebrazioni per Pavarotti
Le iniziative hanno incluso l’esecuzione della Petite Messe Solennelle di Rossini in piazza, seminari internazionali in collaborazione con l’Università di Angers e il tradizionale concerto con i giovani allievi del belcanto modenese.

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Il 2020 è stato profondamente segnato dalla pandemia da Covid-19, che ha imposto lunghe chiusure. Solo in due brevi periodi si sono potuti realizzare spettacoli dal vivo, mentre per il resto l’attività si è spostata online, segnando un’accelerazione sulla produzione video e lo streaming.

Opera e Lirica
La stagione lirica si è aperta con il ritorno di Falstaff, capolavoro comico di Verdi, e ha proseguito con La Traviata, ambientata in un originale spazio scenico all’interno della platea. Entrambe le opere si sono distinte per regie innovative e cast di livello. Nei mesi successivi, grazie al progetto OperaStreaming, sono state trasmesse in rete Dido and Aeneas, Werther e La Cenerentola, rendendo accessibile la lirica anche durante i lockdown.

Danza
Prima della chiusura, si sono visti spettacoli di qualità come The Lamb della compagnia KOR’SIA, il classico Giselle, il passionale Tango Revelación e Gravité di Angelin Preljocaj. Nei mesi di chiusura, due produzioni di danza — Love Poems e Duets and Solos — sono state trasmesse in streaming.

Musica Sinfonica e da Camera
Il programma ha visto protagonisti artisti di livello internazionale. Tra i momenti più intensi, il concerto dedicato a Primo Levi per il Giorno della Memoria e un omaggio collettivo a Liszt con quattro pianisti italiani. Philippe Herreweghe ha diretto una memorabile esecuzione de La Creazione di Haydn, e la Camerata Salzburg ha presentato un raffinato programma viennese.

Musical e Operetta
La rassegna ha proposto titoli amatissimi e produzioni recenti: Aggiungi un posto a tavola con Gianluca Guidi, una nuova versione di Sweeney Todd, e l’operetta Una notte a Venezia, in un’edizione moderna e frizzante.

L’Altro Suono Festival
Prima dell’interruzione si è tenuto il concerto della Barcelona Gipsy balKan Orchestra, mentre in estate sono stati recuperati spettacoli come Rock all’Opera con Gaia Bedini e il concerto di Maarja Nuut & Ruum, in luoghi all’aperto come i Giardini Ducali.

Omaggi a Luciano Pavarotti
Le celebrazioni per il grande tenore hanno incluso la Messa di Requiem di Donizetti e il Concerto per Luciano con giovani allievi delle scuole di perfezionamento, confermando l’impegno verso la formazione e la memoria artistica modenese.

Formazione e Innovazione
Durante le chiusure, il Teatro ha rafforzato la produzione video, coinvolgendo anche i giovani corsisti nei progetti di streaming. La collaborazione con OperaStreaming ha permesso di ampliare la visibilità internazionale dell’attività teatrale, in particolare per l’opera lirica.

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Opera
La stagione ha unito tradizione, riscoperta e novità. Tra le opere di repertorio, La Forza del destino, Rigoletto, Tosca e La Bohème, quest’ultima dedicata a Luciano Pavarotti e interpretata da allievi delle masterclass. Accanto a esse, il ritorno di Andrea Chénier e il barocco Serse con Accademia Bizantina. Innovazione e giovani talenti sono stati protagonisti di La notte di Natale, opera commissionata ad Alberto Cara, e del musical Johnny Johnson di Kurt Weill. Per i più giovani, spiccano L’Elisir d’Amore in versione scolastica e il progetto corale Le Rane che chiedevano un re.

Concerti
Il cartellone sinfonico ha ospitato grandi interpreti internazionali come la Filarmonica della Scala con Riccardo Chailly, i Virtuosi dei Berliner Philharmoniker, Chamber Orchestra of Europe, Orchestra Nazionale Rai e Orchestra Sinfonica di Lubiana. Protagonisti anche il violinista Stefan Milenkovich e il pianista Stefano Bollani. L’alta qualità esecutiva ha confermato il Teatro come centro musicale di riferimento.

L’Altro Suono Festival
Nel segno del dialogo fra culture musicali, il festival ha proposto l’inedito Extraliscio, omaggio alla tradizione popolare emiliana, e i concerti di Teresa Salgueiro, Hevia, e Tacuma Jamaaladeen con studenti del Vecchi-Tonelli in una produzione dedicata a Ornette Coleman. Musiche folk, jazz, world e sperimentazione si sono fuse in una proposta aperta e trasversale.

Danza
ModenaDanza ha alternato classico e contemporaneo. Spettacoli come Don Chisciotte del Balletto Yacobson, la presenza di Svetlana Zakharova e Bejart Ballet Lausanne hanno rappresentato l’eccellenza del balletto. Sul fronte innovativo, si sono distinti Dada Masilo con la sua Giselle in chiave africana, Ensemble Batsheva, Sharon Eyal e lo storico Tango Glaciale di Mario Martone. Tra le compagnie italiane emergenti, in autunno si sono viste proposte originali come Peggy Untitled, Juliette, Nijinsky e The Art of Life, con l’obiettivo di sostenere la giovane danza nazionale.

Progetti digitali e internazionali
Con OperaStreaming, progetto coordinato con EDUNOVA/UniMoRe, il Teatro ha guidato la creazione del primo portale regionale italiano per la lirica in video, coinvolgendo altri teatri dell’Emilia-Romagna. Il programma ha incluso trasmissioni live, contenuti educativi e proposte innovative anche in collaborazione con partner europei.

Formazione e Scuole
Il corso per cantanti lirici, avviato in memoria di Mirella Freni, si è consolidato come polo d’eccellenza. Altri corsi professionali hanno riguardato la produzione video e l’organizzazione di eventi. Il programma Modena Città del Belcanto ha collegato formazione e produzione con eventi di forte impatto come il Requiem di Leoncavallo. Per le scuole, il progetto MusicaSuMisura ha coinvolto oltre 400 bambini in produzioni partecipate come L’Elisir d’Amore, portando i giovani sul palco e in platea.

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La stagione 2018 del Teatro Comunale di Modena ha offerto un ampio ventaglio artistico che abbraccia concertistica, lirica, danza e formazione. Tra i concerti spicca la presenza di Pinchas Zukerman con la Royal Philharmonic Orchestra, accanto a Martha Argerich con la Franz Liszt Chamber Orchestra.

La stagione lirica ha incluso il dittico di Menotti “The Telephone” e “The Medium” con allievi del Vecchi-Tonelli, il “Satyricon” di Maderna, e una produzione condivisa con Salisburgo e Dresda.

Il festival L’Altro Suono ha ospitato Mike Patton e Uri Caine con “Forgotten Songs”, inedito crossover commissionato insieme ad AngelicA.

La rassegna ModenaDanza ha accolto Mourad Merzouki con la compagnia Käfig, Sergei Polunin e Eleonora Abbagnato con “Puccini”.

Le attività collaterali hanno incluso il corso per cantanti lirici con Mirella Freni e un corso in comunicazione video per operatori dello spettacolo. Il concorso Opera Rock ha coinvolto band giovanili locali. Il progetto “Modena Città del Belcanto” ha visto protagonisti giovani cantanti in collaborazione con Kabaivanska e l’Orchestra dei Conservatori.

La Scuola Voci Bianche ha proseguito la sua attività con opere dedicate come “Il piccolo spazzacamino” e “La Melissiade”. Iniziative educative come “I mestieri della lirica”, “Ora d’opera” e “Lirica a strisce” hanno portato il melodramma nelle scuole in modi innovativi.

Il progetto “Appennino InCanto” ha coinvolto centinaia di bambini in produzioni partecipate come “La Cenerentola”. Con “Musica su misura” sono stati proposti spettacoli per famiglie, tra cui “Al’s Adventures in Wasteland”, musical interattivo in inglese sui temi dell’ecologia.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                  


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Il Teatro Comunale ha proposto nel 2017 una ricca stagione operistica, concertistica e coreutica. La lirica ha incluso produzioni di “Gianni Schicchi” con allievi di Mirella Freni, “Attila” e “Il Trovatore” di Verdi, “La Wally” di Catalani e “I Puritani” di Bellini, oltre al nuovo allestimento di “Faust” affidato al collettivo Anagoor. In ambito contemporaneo sono state rappresentate “Il colore del sole” da Camilleri, “Melissiade” di Gattolin e “Childhood Dream”, opera rock.

Tra i concerti si sono distinti Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala, Marcus Bosch, Donato Renzetti e Kristian Zimerman.

La rassegna wikiclassica.mo ha offerto incontri divulgativi con artisti come Olaf John Laneri e Enrico Bronzi.

La danza ha proposto “Passioni d’Autunno” e la rassegna ModenaDanza, che ha visto in scena Alain Platel, Aterballetto, il Ballet Preljocaj e il Ballet du Grand Théâtre de Genève.

Il festival L’Altro Suono ha spaziato dalla world music alla sperimentazione, con Violons Barbares, Karine Aguiar e Annette Peacock. L’opera vincitrice di Rock all’Opera, “Giack” di Federico Giacobazzi, ha raccontato una storia di disagio giovanile attraverso parole, musica e danza. Ute Lemper ha chiuso il festival con “Songs for Eternity”, in memoria dell’Olocausto.

L’impegno nella formazione ha proseguito con iniziative come “Modena Città del Belcanto” e corsi per giovani cantanti.


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Il 2016 ha visto un’offerta artistica equilibrata tra tradizione e innovazione. L’opera ha incluso “Lucia di Lammermoor”, “Madama Butterfly”, “La Traviata”, “Il Turco in Italia” e “L’Amico Fritz”, con attenzione a regie contemporanee e alla formazione di giovani talenti. Tra le novità, “Notte per me luminosa” di Marco Betta e “Mimì è una civetta”, musical ispirato a Puccini. Il progetto “Rock all’Opera” ha lanciato nuove forme di lirica giovanile.

In campo concertistico, si sono esibite orchestre internazionali come la Hangzhou Philharmonic e la Nordwestdeutsche Philharmonie, oltre a solisti come Krystian Zimerman e Alessandro Carbonare.

L’Altro Suono ha proposto “Fuga perpetua” di Yuval Avital, concerti per Steve Reich e spettacoli con Stefano Bollani, l’Orchestra di Piazza Vittorio e Fred Frith.

La rassegna wikiclassica.mo ha visto protagonisti Piero Rattalino e Michele Mirabella.

La danza ha brillato con ModenaDanza, ospitando étoile come Svetlana Zakharova e Eleonora Abbagnato, oltre a spettacoli di Aterballetto, Balletto dell’Opera di Kiev e Wiener Staatsballett.

Il progetto “Modena Città del Belcanto” è stato rafforzato da un nuovo protocollo e da corsi con Mirella Freni.

L’educazione musicale si è sviluppata con “Musica e società”, “Dentro le note” e “Musica su misura”, con laboratori, spettacoli per bambini e prove aperte. Il teatro ha avvicinato giovani e scuole alla lirica tramite “Invito all’Opera” e progetti didattici innovativi.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                    


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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Teatro Comunale di Modena è fra i primi Teatri di Tradizione in Italia. La sua attività principale è costituita da tre Stagioni annuali di Opera, Concerti e Balletto, oltre a spettacoli di musica contemporanea e a programmi educativi per i giovani e per le scuole. La sua Stagione Lirica presenta circa sette nuove opere all’anno e produce nuovi spettacoli con titoli dal contemporaneo al grande repertorio.

Il laboratorio di scenografia del Teatro è uno dei più antichi in Italia e l’unico ad essere conservato nella sua sede storica. Qui si dipingono e si costruiscono scene che vengono esportate in tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, la Spagna, la Corea, la Francia e il Giappone. 

Fortemente aperto al dialogo interculturale e alle collaborazioni internazionali, il Teatro vanta una regolare attività operistica in coproduzione con i più grandi teatri nel mondo.

Il Teatro costituisce la principale istituzione musicale della città di Modena, famosa nel mondo per la sua tradizione lirica. È la città natale e patria adottiva di alcuni dei più grandi cantanti, quali Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e Raina Kabaivanska.

Il Teatro Comunale fu inaugurato nel 1841 con la denominazione Teatro dell’Illustrissima Comunità. Nel corso della sua storia ha conservato intatta la sua bellezza e non ha subito alcuna trasformazione strutturale significativa. Nella sua veste attuale, il Teatro, è frutto di un accurato restauro storico-conservativo che lo ha riportato allo splendore originale e adeguato a tutte le moderne norme di sicurezza.

Nell’ottobre 2007 l’edificio è stato intitolato “Teatro Comunale Luciano Pavarotti”, in memoria del grande tenore modenese a un mese dalla sua scomparsa. Nel febbraio 2021 l’edificio ha cambiato intestazione in memoria del soprano lirico modenese Mirella Freni e da allora si chiama “Teatro Comunale di Modena Pavarotti-Freni”.