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Raccolta realizzata a seguito della Risoluzione n. 136/2017 dell'Agenzia delle Entrate

Attività principali dell'istituzione

La Fondazione Oderzo Cultura onlus è un ente senza scopo di lucro, una fondazione di partecipazione: il Comune di Oderzo, socio fondatore, si unisce ad altri soggetti pubblici e privati allo scopo di perseguire esclusivamente finalità di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale del territorio opitergino, promuovendo la partecipazione dei cittadini e l’acquisizione di una consapevolezza del valore della cultura.
La Fondazione ha come obiettivo quello di riuscire a essere punto d’incontro per il cittadino e le associazioni, per le istituzioni, per il mondo della ricerca universitaria, per le imprese e le categorie professionali: ospitare soggetti diversi e creare delle sinergie preziose diviene fondamentale per promuovere la cultura e renderla un bene condivisibile e fruibile da tutti.
La Fondazione si propone quindi come laboratorio attivo di produzione culturale, partecipe di una comunità che ha scelto strategicamente la cultura come valore portante del proprio sviluppo.

Alla Fondazione è stato affidato un patrimonio culturale particolarmente ricco, conta su un consistente fondo librario conservato presso la Biblioteca Civica, sede anche della Collezione Tullio Vietri, sulla collezione archeologica, conservata al Museo archeologico "Eno Bellis", sito nella barchessa di Palazzo Foscolo; sulle collezioni artistiche presso lo stesso Palazzo, dove si trova allestita la Pinacoteca Alberto Martini, la GAMCO (Galleria Arte Moderna e Contemporanea Oderzo) e la Collezione Attilia Zava Museo del Vetro d'artista.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.200,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Fondazione Oderzo Cultura Onlus nasce con la precisa finalità di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale del territorio opitergino ed è proprio in questo contesto che è stato avviato per il 2024 un complesso di iniziative tra cui mostre, conferenze e appuntamenti tematici volti a celebrare la memoria dell’artista opitergino Alberto Martini proprio in occasione del 70° anniversario della sua morte

Un’importante programma di Celebrazioni che mira a onorare e diffondere la conoscenza dell’artista Alberto Martini (Oderzo, 1876 – Milano, 1954), una figura di fondamentale importanza nella storia dell’arte italiana del primo Novecento, per tutta la Regione del Veneto e in particolare per la città di Oderzo che gli diede i natali.

Il progetto celebrativo prevede inoltre il restauro e il rispristino di alcune importanti opere parte di sezioni museali che costituiscono la Pinacoteca dell’artista, che potranno essere visibili al pubblico in una nuova e rinnovata veste in occasione delle celebrazioni.

Le opere appartenenti alla sezione espositiva della Pinacoteca Alberto Martini denominata “il Tetiteatro” oggetto dell’intervento, sono state donate dal “Museo teatrale alla Scala” di Milano al termine della mostra “Disciplina e Trasfigurazione. Alberto Martini e il Teatro” curata da Marco Lorandi del 1992.

PLASTICO da “Apparato tetiscenografico fosforescente. Orchestra e coro invisibili. Rabesco fosforescente mutabile (disegno su carta di A. Martini del 1923), realizzato in scala 1:10 dalla scenografa Virginia Santini con materiali misti (legno, tulle colorati, tarlatane, velatini, reti metalliche, etc), 1992.

COSTUME-SCULTURA “Danza guerresca – VII danza” (bozzetto tratto dal volume “Cuore di cera” capitolo “Suicidio dell’eroe – danza guerresca”, “VII danza – Fendente a due mani” di A. Martini del 1919-1920) realizzato in scala reale da Antonio Fiore in gesso e cartapesta, 1992.

COSTUME-SCULTURA “Gelosia – X danza” (bozzetto tratto dal volume “Cuore di cera” capitolo “Gelosia”, “X Danza – Il cuore di cera”, “XI Danza – La gelosia – Danza della Gelosia col cuore di cera in bocca. Le campanare danzano campana a martello” di A. Martini del 1919-1920) realizzato in scala reale da Antonio Fiore in gesso e cartapesta, 1992.

Gli interventi di restauro e di rispristino hanno lo scopo restituire la leggibilità delle superfici scultoree e scenografiche, rispristinare parti ammalorate e in deterioramento o totalmente mancanti, assicurare la buona conservazione dei materiali costitutivi; in particolare sono state svolte operazioni conservative e di consolidamento sulle superfici pittoriche delle costumi-sculture, ricostruzioni parziali o riproduzioni ex-novo di parti delle costumi-sculture, consolidamento e rispristino pittorico dei parti decorative del plastico e della struttura complessiva di alloggiamento, revisione del sistema illuminotecnico.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 3.900,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Fondazione Oderzo Cultura Onlus nasce con la precisa finalità di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale del territorio opitergino ed è proprio in questo contesto che è stato avviato per il 2024 un complesso di iniziative tra cui mostre, conferenze e appuntamenti tematici volti a celebrare la memoria dell’artista opitergino Alberto Martini proprio in occasione del 70° anniversario della sua morte

Un importante programma di Celebrazioni che mira a onorare e diffondere la conoscenza dell’artista Alberto Martini (Oderzo, 1876 – Milano, 1954), una figura di fondamentale importanza nella storia dell’arte italiana del primo Novecento, per tutta la Regione del Veneto e in particolare per la città di Oderzo che gli diede i natali.

Il progetto celebrativo prevede inoltre il restauro di alcune importanti opere di Martini presenti nei depositi di Fondazione e che grazie al restauro tornerebbero finalmente visibili al pubblico permettendo quindi la sua esposizione a beneficio della collettività in occasione delle celebrazioni.

Dipinto “Signora in crinolino”, datato 1927, pastello cm 122 x 88.

L’intervento di restauro ha come scopo restituire la leggibilità alla superficie pittorica e assicurare la buona conservazione dei materiali costitutivi; in particolare verranno svolte operazioni conservative sul dipinto e verrà dotato di nuova cornice, completa di passe-partout, con schiena, stabilizzazione di umidità e lastra di protezione in acrilico museale Eot.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 3.500,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Fondazione Oderzo Cultura Onlus nasce con la precisa finalità di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale del territorio opitergino ed è proprio in questo contesto che è stato avviato per il 2024 un complesso di iniziative tra cui mostre, conferenze e appuntamenti tematici volti a celebrare la memoria dell’artista opitergino Alberto Martini proprio in occasione del 70° anniversario della sua morte.

Un importante programma di Celebrazioni che mira a onorare e diffondere la conoscenza dell’artista Alberto Martini (Oderzo, 1876 – Milano, 1954), una figura di fondamentale importanza nella storia dell’arte italiana del primo Novecento, per tutta la Regione del Veneto e in particolare per la città di Oderzo che gli diede i natali.

Il progetto celebrativo prevede inoltre il restauro di alcune importanti opere di Martini presenti nei depositi di Fondazione e che grazie al restauro tornerebbero finalmente visibili al pubblico permettendo quindi la sua esposizione a beneficio della collettività in occasione delle celebrazioni.

Dipinto “Parrucca bionda”, datato 1927, pastello cm 100 x 65.

L’intervento di restauro ha come scopo restituire la leggibilità alla superficie pittorica e assicurare la buona conservazione dei materiali costitutivi; in particolare verranno svolte operazioni conservative sul dipinto e verrà dotato di nuova cornice, completa di passe-partout, con schiena, stabilizzazione di umidità e lastra di protezione in acrilico museale Eot.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 75.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Interventi di razionalizzazione area esterna a servizio delle previsioni tecniche dell'impianto antincendio per il complesso di Palazzo Foscolo (Palazzo e barchessa), bene pubblico in concessione alla Fondazione Oderzo Cultura.

Le scelte progettuali adottate si generano nell'obiettivo di prefigurare soluzioni architettoniche adeguate all’inserimento dell'apparecchiatura tecnica necessaria al funzionamento dell'impianto antincendio, nel massimo rispetto dell'edificio storico e delle sue adiacenze; il progetto prevede la costruzione di un locale "su misura" concepito secondo tracciamento, forma e materiali adatti all'ambiente, nell'intenzione di sfruttamento dell'occasione progettuale come motivo di trasformazione positiva dei luoghi evitandone il depauperamento e danneggiamento estetico.

L'adiacenza del giardino storico del Foscolo, caratterizzato dalla predominanza dello stile del periodo Romantico, ha determinato il disegno di un paramento murario ad andamento circolare, ad individuazione di un locale chiuso con pianta a "quarto di cerchio"; una figura geometrica "morbida" funzionale a garantire un corretto inserimento dell'impianto nel contesto naturale adiacente, smaterializzandone le dimensioni effettive. La piantumazione di una siepe sempreverde nell'estremità rivolta al parco viene intesa come prolungamento leggero del tracciamento architettonico, segno di ricongiungimento alle architetture verdi presenti senza produzione di nuovo volume. Il portamento compatto dell'arbusto individuato, unitamente alla collocazione di ulteriori esemplari di verde naturale sulla sommità della muratura perimetrale del manufatto, risultano fattori atti a favorire la mitigazione del nuovo volume per il contesto storico di inserimento.

La seconda scelta progettuale volta al raggiungimento del miglior adattamento del nuovo organismo edilizio si concretizza nella proposta di recupero di alcuni reperti lapidei di indubbio valore archeologico provenienti da attività di scavo effettuate in città e nel territorio opitergino e facenti parte delle collezioni del museo. Il progetto prevede il recupero e l'inserimento ragionato degli elementi sul lato esterno del muro, in modalità incassata o in appoggio attraverso l'impiego di elementi metallici di sostegno, seguendo un programma di accostamento degli elementi concordato con la Soprintendenza di competenza. Il nuovo manufatto diventerà quindi spazio di accoglimento delle previsioni tecniche per l'adeguamento dell'impianto antincendio del complesso architettonico del Foscolo e contemporaneamente supporto espositivo. La giustapposizione dei reperti archeologici in abbinamento al verde naturale conferisce alla nuova installazione il carattere di architettura mutevole, cangiante al passare del tempo e delle stagioni, nella finalità di un suo alleggerimento formale secondo un approccio progettuale di "Piranesiana memoria".

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 2.600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

 L'intervento si colloca in continuità con gli eventi già inseriti nel progetto art bonus del 2018, che hanno previsto lo studio, il restauro e il riallestimento della vetrina che accoglie la bardatura in ferro e bronzo ritrovata negli scavi della necropoli preromana dell'Opera Pia Moro di Oderzo (TV). Il progetto intende proseguire l'attività di valorizzazione delle ricerche effettuate, assicurando la pubblicazione degli atti della giornata di studi del 23 novembre 2018. Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso della giornata di studi ed è pubblicato da Edizioni Ca’ Foscari, Venezia, nella collana Antichistica, a cura di Giovanna Gambacurta, Università degli Studi di Venezia, Maria Cristina Vallicelli, Soprintendenza ABAP-VE-MET e Marta Mascardi, Fondazione Oderzo Cultura onlus.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 7.503,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Bardatura equina  in ferro e bronzo (inv. n° 327358) di un cavallo maschio di circa 12-15 anni, sepolto nella necropoli preromana dell'Opera Pia Moro di Oderzo (TV). La tomba 49 accoglieva, oltre allo scheletro del cavallo, deposto in perfetta connessione anatomica, i finimenti, ovvero il morso e le componenti esterne della testiera. La bardatura, per la complessità e la singolarità degli elementi che compongono la sua bardatura, costitusice un esemplare unico. La sepoltura si colloca, sulla base degli elementi del corredo associati alla bardatura( alcuni frammenti fittili e una fibula) alla seconda metà del V secolo a.C.