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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

1808 - 1997: Il Collegio Tolomei

Soppresso nel 1808 e adibito a caserma, il convento venne poi destinato a Liceo, per insediarvi il quale Agostino Fantastici e il più anziano Lorenzo Turillazzi furono incaricati di studiare un progetto di ristrutturazione; una nutrita serie di disegni redatti dal Fantastici, ed in particolare una tavola conservata all’Archivio di Stato di Siena, documentano questa lunga fase di trasformazione del convento, a Liceo (1809-1818) e poi a Collegio Tolomei.

Caduto infatti il governo francese nel 1814, e conseguentemente abbandonata l’idea di trasformare il Convento in Liceo, la storia del Complesso, si intreccia con quella del Collegio Tolomei: fondato da Celso Tolomei nel 1676, il prestigioso istituto ebbe la sua prima sede nel Palazzo Ragnoni fino al 1682, e venne trasferito in palazzo Piccolomini nel 1774; già nel 1795 il Rettore del Collegio aveva espresso interesse per adibire il Complesso agostiniano a sede del Collegio Tolomei.

A seguito del motu-propro del Granduca Ferdinando III , che decise il rilancio del Collegio, in crisi economica, e di concerto con il Governatore di Siena Giulio Bianchi Bandinelli, già allievo del Collegio, fu stabilito di incrementare il numero dei collegiali, destinando loro per nuova abitazione il convento dei Padri Agostiniani. Il complesso venne a tal fine acquistato nel 1816 dai Padri Scolopi per 4.651 scudi, ma fu effettivamente sborsata solo la cifra di 161 scudi a favore della “causa pia”.

Nel 1818 “fu ordinato al Fantastici un disegno per accomodare agli usi di un collegio il citato Convento di Sant’Agostino”: i lavori iniziarono il 28 settembre 1818, per concludersi con una solenne inaugurazione il 10 Novembre 1820: non tutto il progetto del Fantastici, venne realizzato, ma furono rinviati, su consiglio del Governatore Bianchi, la “cappella per gli esteri” ed il teatro; la spesa per la ristrutturazione ammontò a L. 86.653.

Al piano terreno il progetto del Fantastici prevedeva di utilizzare la ex-biblioteca degli Agostiniani come sala per le Accademie e per gli esami, e comprendeva i servizi e sale comuni, distribuite da corridoi ampi aperti sui tre grandi cortili; il secondo piano, accessibile dalla scala del Paccagnini, terminata nel 1819 con l’introduzione da parte del Fantastici di un ampio vano colonnato di ingresso al piano, era destinato alle camere dei convittori divisi in cinque classi di età, ricavate dalla trasformazione delle celle del convento; furono creati nuovi ambienti, come la sala della scherma, della musica e del ballo, l’abitazione del Rettore venne affrescata nei soffitti, e la libreria dei frati fu adattata a refettorio.

Dopo una lunga stagione di frequenza del Convitto, dal secondo dopoguerra le iscrizioni decrebbero rapidamente, finché dal 1 settembre 1997 ogni attività convittuale fu soppressa.

Informazioni sullo stato della conservazione

 A far data dal 2002, è stato avviato un importante intervento di restauro e riuso del Complesso Tolomei, a partire dal recupero dei piani superiori per il trasferimento dell’Istituto di Musica “R. Franci”.

Il complesso Tolomei, come detto, è il risultato di una lunga e complessa stratificazione, per cui il criterio progettuale è stato impostato sul massimo rispetto della struttura resistente e degli elementi tecno-morfologici, formali e tipologici caratterizzanti.

Con il primo stralcio sono stati realizzati i sistemi di distribuzione verticali (scale e ascensori), opportunamente compartimentati; la cappella è stata valorizzata con il suo uso ad Auditorium dell’Istituto; conservando i vani esistenti, è stata inoltre ricavata una sala professori, una biblioteca, n° 11 aule, la Direzione, la Segreteria e due gruppi di servizi igienici, oltre al servizio per disabili, ed un piccolo servizio separato per i docenti; è stato inoltre realizzato un altro Auditorium.

Gli orizzontamenti erano in cattivo stato di conservazione e sono stati sostituiti con solai in lamiera grecata. Sono stati realizzati i nuovi impianti idro-termo santitari, e l’impianto elettrico.

Il successivo secondo stralcio ha permesso la realizzazione di tutte le opere di finitura.

I pavimenti dei corridoi sono stati realizzati, in “cementine” secondo il disegno preesistente.

Tutte le aule sono state invece pavimentate in legno.

In seguito, negli anni 2006-2007, anche un’area del piano terreno del complesso, sempre destinata all’Istituto di musica R. Franci, è stata oggetto di lavori di ristrutturazione, nel corso dei quali sono state scoperte alcune pitture murali, il loro restauro, ha messo in luce un apparato decorativo.

E’ stato in seguito completato l’intervento sull’esterno dell’edificio, arricchito da un giardino estremamente raffinato.

Infine, fra il 2012 e il 2013, è stata restaurata la loggia monumentale di ingresso al complesso agostiniano. E’ stato consolidata la struttura della copertura, e realizzato un nuovo intervento illuminotecnico.   

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

 Attualmente il Complesso è interamente utilizzato ad uso scolastico: quasi tutto il piano terra è occupato dal Liceo classico, mentre il piano primo è occupato dal Liceo della formazione e dall’Istituto di Musica “R. Franci”. Il piano seminterrato è utilizzato come aula ginnica e come archivio a servizio del Liceo classico e del Liceo della formazione.