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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Dal 26 novembre 2021 l'area del complesso monumentale del Lazzaretto è stata ripresa in consegna dal Comune di Verona.

Il Lazzaretto di Verona fu costruito a partire dal 1547 nella zona di S. Pancrazio, territorio isolato e stretto in una grande ansa dell’Adige che rispondeva pienamente alle esigenze sanitarie dell’epoca, sia per la sua posizione fuori delle mura, sia per la sua lontananza dalla città; la sua costruzione andò molto a rilento tanto che fu completata solamente nel 1628.

La paternità del Lazzaretto viene attribuita quasi unanimemente dagli storici a Michele Sanmicheli: la pianta è di forma rettangolare orientata da est a ovest e i lati misurano 238,68 x 117,11 metri.

Nel ‘700 la destinazione d'uso originaria cessò e il Lazzaretto venne destinato a deposito di polveri e munizioni. Riprese la sua funzione verso la fine del ‘700 per dare asilo ai soldati degli eserciti austriaci e francesi colpiti da malattie contagiose. Durante il periodo della dominazione Austriaca  fu nuovamente utilizzato dalle autorità militari come deposito di esplosivi e munizioni e tale destinazione persistette fino alla fine della Seconda guerra mondiale.

Il 20 maggio 1945 un tremendo scoppio distrusse la parte occidentale del Lazzaretto uccidendo una trentina di persone.  Dell’imponente costruzione del XVII secolo, rilevante esempio e testimonianza storica pressoché unica di architettura ospedaliera, rimasero solo tratti fatiscenti di mura e il tempietto in rovina al centro dell’area, parzialmente ricostruito nel 1960 in occasione delle celebrazioni Sanmicheliane.

Informazioni sullo stato della conservazione

Dal 26 novembre 2021 l'area del complesso monumentale del Lazzaretto è stata ripresa in consegna dal Comune di Verona.

L’area del Lazzaretto è stata concessa in uso al FAI - Fondo Ambiente Italiano a partire dal 2014 dal Comune di Verona con l’obiettivo di riqualificare e valorizzare una porzione ancora poco conosciuta del territorio del Parco Adige Sud.  Quasi totalmente distrutto durante la deflagrazione del 1945 il Lazzaretto, al momento della concessione, si presentava come un' area abbandonata e infestata dai rovi e dalle macerie in cui si intravedevano  i pochi lacerti delle antiche mura delle 152 celle che lo costituivano. Al centro, il tempietto Sanmicheliano, parzialmente ricostruito negli anni ’60, ricordava gli antichi fasti di una delle più importanti testimonianze di architettura ospedaliera seicentesca italiana.

 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Dal 26 novembre 2021 l'area del complesso monumentale del Lazzaretto è stata ripresa in consegna dal Comune di Verona.

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 390.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto intende ridare visibilità e vivibilità al sito, riportando alla luce le tracce presenti nel paesaggio e liberando la pianta architettonica del Lazzaretto, per mostrare il sistema delle celle e della divisione nello spazio in quattro corti separate. L’obiettivo è di rendere piacevole la sosta e comprensibile il racconto della sua storia, attraverso un insieme di interventi puntuali che hanno il comune scopo di riqualificare questa storica area veronese, facilitandone il raggiungimento attraverso una passerella ciclo-pedonale di collegamento con la riva opposta dell’Adige.

In questa prima fase dei lavori sono in corso di realizzazione le attività di pulizia ed eliminazione della vegetazione infestante in tutta l’area (con particolare attenzione al mantenimento delle specie arboree più pregiate e di dimensioni importanti), di completamento della bonifica bellica effettuata solo parzialmente in passato, di realizzazione di una nuova recinzione per delimitare l’area di cantiere e preservare la zona, e di rilievo planoltimetrico e materico, propedeutico al progetto di consolidamento e restauro conservativo delle mura perimetrali, degli alzati delle celle tornate alla luce e del Tempietto. Una collaborazione tra il FAI e l’Università di Verona - Dipartimento TeSIS permetterà di acquisire contributi scientifici finalizzati alla comprensione del Lazzaretto e del paesaggio limitrofo nei differenti periodi storici, dal punto di vista architettonico, storico e ambientale.

I lavori sono cominciati grazie ai generosi contributi da parte di Fondazione Cariverona e di Banca Popolare di Verona – Gruppo Banco Popolare.


NOTE Intervento archiviato