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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’icona della Madonna che nutre con il suo latte il Bambino ebbe grande diffusione dal XII a tutto il XVIII sec.. La più antica rappresentazione è in un affresco del III sec. nella catacomba di Priscilla a Roma, in cui una donna seduta tiene al petto un bimbo che sembra succhiare dal suo seno. E’ probabile che alla base di questa iconografia ci sia l’immagine della dea egizia Iside allattante il figlio Horus. La Vergine è qui rappresentata col seno scoperto nell’atto di nutrire il Bambino, ritratto in modo del tutto naturalistico mentre succhia il latte sulle ginocchia della Madre rivolgendo lo sguardo verso lo spettatore. La figura maschile barbuta alle spalle della Vergine è molto probabilmente San Giuseppe.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il dipinto su tavola si trova in un mediocre stato di conservazione.  I colori sono alterati dallo strato di vernice ossidata e sporco. Le cadute di colore sono presenti lungo il perimetro e al centro all’altezza del naso della Madonna, inoltre numerosi sono i sollevamenti della pellicola pittorica sul supporto ligneo. La cornice  si trova in un  buono stato di conservazione

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'opera è conservata nel Museo Civico Palazzo dei Consoli, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (da novembre a marzo dalle 14.30 alle 17.30)

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto concerne l'esecuzione degli interventi di seguito elencati. Ristabilimento della coesione e della adesione tra supporto, strati preparatori e pellicola pittorica mediante applicazione di adesivo sintetico o di origine animale, da dare a pennello o con siringa esercitando successiva pressione con termocauterio e pesi localizzati, per una diffusione del fenomeno entro il 30%. Rimozione chimica e/o meccanica di sostanze sovrammesse quali polveri grasse, oli ossidati, sporcizia e colle in strati sottili. Rimozione di depositi incoerenti come polveri e particellato atmosferico con pennellesse e piccoli aspiratori del recto Disinfestazione del supporto ligneo con sostanze biocide per la prevenzione e l’eliminazione di attacchi di microorganismi con applicazione di biocida a pennello. Stuccatura delle lacune degli strati pittorici e rasatura delle stuccature mediante applicazione a spatola e rasatura con bisturi e carte abrasive con eventuale lavorazione plastica della superficie per l’adeguamento dell’area circostante (Superficie interessata dal fenomeno entro il 15%). Reintegrazione pittorica delle lacune con tecnica mimetica, mediante applicazione di stesure successive di colore ad acquarello o a vernice, con finalità di ricostituzione del tessuto cromatico e di riduzione dell’interferenza visiva delle lacune (Superficie interessata dal fenomeno entro il 5%). Utilizzo di colori ad acquarello e/o a vernice. Verniciatura in corso d’opera e finale della pellicola pittorica mediante applicazione a pennello o per nebulizzazione di resine sintetiche in soluzione; con finalità di protezione e di ristabilimento del giusto indice di rifrazione del colore


NOTE Intervento archiviato