Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L'Area archeologica di Poggio del Molino si trova su un promontorio che separa la spiaggia di Rimigliano, a nord, e il Golfo di Baratti, a sud. Il sito è collocato su un terreno di proprietà dell’Amministrazione comunale di Piombino e sottoposto a vincolo archeologico ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
L'interesse storico-archeologico del sito – unico insediamento di epoca romana del territorio sistematicamente indagato - l'eccezionale cornice paesaggistica in cui è inserito e la collocazione a metà strada tra il Parco Costiero di Rimigliano e il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, ne fanno un sito di importanza strategica per i collegamenti tra i vari Parchi e Musei del territorio, sia dal punto di vista logistico, in quanto vera e propria cerniera tra il golfo di Baratti e la spiaggia di Rimigliano, sia storico-culturale, la cui unicità è dettata, oltre che dall'eccezionale stato di conservazione delle strutture archeologiche, dall'essere il principale sito a raccontare la storia di Populonia post-estrusca, dalla conquista Romana alla caduta dell'Impero.
La prima fase risale al II secolo a.C. quando, sul versante settentrionale del poggio, fu costruita una fortezza posta a difesa del territorio di Populonia contro gli attacchi dei pirati, che in quel periodo infestavano il Mediterraneo.
Alla fine del I secolo a.C., l’edificio fu trasformato in fattoria con annessa cetaria, uno stabilimento artigianale destinato alla produzione del garum (salsa di pesce), attrezzato con vasche per la macerazione e la salagione del pesce.
Verso la metà del II secolo d.C., dopo una profonda ristrutturazione, l’edificio fu trasformato in villa marittima: intorno ad un giardino porticato si aprivano i quartieri residenziali e termali, riccamente decorati con mosaici e affreschi, e il quartiere servile con la cucina e gli alloggi per i domestici.
Informazioni sullo stato della conservazione
Obiettivo del progetto è strutturare un Parco di archeologia condivisa presso l'area archeologica di Poggio del Molino.
Alla base della nostra proposta è la consapevolezza che il patrimonio culturale non rappresenta un valore in sé, ma un valore relazionale: un sito archeologico - costituito a volte da poco più di qualche muro diroccato - ha il valore che la società civile e la comunità di riferimento gli attribuiscono. E questo valore è direttamente proporzionale al coinvolgimento e alla partecipazione di ogni cittadino nel processo di definizione e di gestione della nostra eredità culturale.
Il Parco di archeologia condivisa di Poggio del Molino sarà un'area pubblica attrezzata accessibile a tutti, nata intorno ad un cantiere di scavo archeologico, dove i cittadini potranno trascorrere il loro tempo libero ed assistere alle operazioni di scavo e ricerca archeologica.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Dal 2008, l'area archeologica di Poggio del Molino si configura come un cantiere-scuola per studenti e volontari di tutto il mondo e pone al centro della propria esperienza il rapporto tra ricercatori e cittadini. Poggio del Molino è uno spazio di condivisione dell'archeologia, dove gli archeologi lavorano per conto della comunità e i cittadini di tutto il mondo contribuiscono alla ricerca scientifica con attività di assistenza allo scavo, consapevoli che il passato appartiene a tutti noi.
Da aprile a luglio, il sito si popola di studenti liceali e universitari, italiani e stranieri, desiderosi di conoscere i metodi della ricerca archeologica sul campo, per farne un mestiere o coltivare una passione.
Sebbene l'area di Poggio del Molino sia già uno spazio di condivisione dell'archeologia, il sito è frequentato da un gruppo ancora ristretto di persone e in periodi dell'anno piuttosto limitati. La realizzazione del Parco di archeologia condivisa permetterà di accrescere la capacità di accoglienza del sito, di creare spazi di condivisione per gli archeologi e la comunità, di migliorare l'offerta didattica e la comunicazione, ma soprattutto di restituire a tutti i cittadini una porzione di territorio unico e straordinario. L'accesso al Parco sarà libero e gratuito.
Il Parco, nell'area esterna al sito archeologico, sarà attrezzato con strutture per la sosta, il ristoro e lo svago dei cittadini, come un giardino pubblico urbano. Vi saranno spazi in cui passeggiare, fare attività fisica, giocare, fare un picnic o leggere un libro. Il Parco ospiterà cittadini del luogo e turisti, famiglie con bambini, ciclisti, sportivi, bagnanti e camminatori, giovani e anziani, persone con difficoltà motorie, oltre a studenti, volontari ed appassionati di archeologia, storia e natura.