Per le generazioni più giovani è fondamentale la conoscenza del patrimonio culturale in un’ottica di partecipazione e condivisione, nonché la consapevolezza di quanto le opere d’arte siano elementi imprescindibili per la costruzione (e la salvaguardia) dell’identità di ogni luogo. Se poi ciò avviene in un luogo come Amatrice, il cui patrimonio culturale è stato gravemente danneggiato dal sisma del 2016, l'esperienza didattica assume una valenza ancora più profonda dal punto di vista culturale ed umano.
Il progetto didattico “Cantiere aperto – Dal restauro di un’opera al recupero dell’identità di luogo” è stato promosso dalla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti e dal Comune di Amatrice, in collaborazione con l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e lo studio di restauro Studio TRe.
Il progetto ha coinvolto l’Istituto Omnicomprensivo “Sergio Marchionne” di Amatrice con l’obiettivo di rendere i giovani studenti partecipi delle azioni di intervento sul patrimonio culturale ferito del proprio territorio.
L’opera scelta per il progetto è la Crocifissione con santi francescani, una grande tela del XVII secolo dell’artista abruzzese Giulio Cesare Bedeschini, proveniente dalla chiesa di San Francesco di Amatrice, conservata, al momento del sisma, nel Museo civico “Cola Filotesio” ed ora esposta al Museo “Floriana Svizzeretto”. L’opera di Bedeschini rientra in un gruppo di nove dipinti recuperati dalle zone di Accumoli ed Amatrice, il cui restauro è stato possibile grazie allo strumento dell’Art Bonus, messo a disposizione della cittadinanza attraverso l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Il progetto didattico ha coinvolto tutto l’Istituto Omnicomprensivo: vari incontri hanno visto la partecipazione degli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado e degli studenti del Liceo Scientifico, mentre una classe terza del Liceo Scientifico Sportivo ha potuto inserire il progetto nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), che ha permesso loro di seguire il restauro nella sua interezza.
Nel corso di sei incontri, a partire da novembre 2024, i ragazzi hanno avuto modo di conoscere e sperimentare tutte le fasi dell’intervento di restauro: dallo studio preliminare e le analisi diagnostiche ai vari interventi conservativi ed estetici previsti, fino alla comunicazione dei risultati dei lavori svolti e la valorizzazione dell’opera attraverso la sua presentazione alla comunità.
Gli studenti hanno partecipato anche all’organizzazione della giornata conclusiva del 21 maggio 2025, che si è svolta presso l’Auditorium della Laga di Amatrice, dove hanno condiviso i risultati di questa esperienza. Presenti all’evento rappresentanti del Comune di Amatrice e del Ministero della cultura, la Dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo e i restauratori di Studio TRe e Laboratorio di Rinascita di Amatrice, che hanno accompagnato i ragazzi nello svolgimento del progetto. L’occasione ha rappresentato un prezioso momento di riflessione sull’importanza di simili collaborazioni, soprattutto per le generazioni più giovani, per le quali è fondamentale la conoscenza del patrimonio culturale in un’ottica di partecipazione e condivisione, nonché la consapevolezza di quanto le opere d’arte siano elementi imprescindibili per la costruzione (e la salvaguardia) dell’identità di ogni luogo.
Scarica la brochure del progetto realizzata dagli studenti.
Credits galleria fotografica: Andrea De Bellis e Fabiola Di Fabio