Attività principali dell'istituzione
Le due sedi museali promuovo attività di ricerca, conservazione, esposizione, educazione al patrimonio; propongo visite, conferenze, formazione permanente e specifica, mostre temporanee, percorsi tematici, visite teatralizzate, laboratori didattici, workshop, eventi.
In particolare il Capitolium si trova all'interno del Parco archeologico di Brescia romana, spazio urbano nel quale si legge senza soluzione di continuità una sequenza di edifici che si estende dal'età romana (santuario repubblicano del I secolo a. C.; Capitolium I secolo d. C.; teatro romano I-III secolo d. C.), a nobili palazzi rinascimentali. Negli edifici è visibile ancora buona parte degli apparati decorativi originali (affreschi, mosaici e pavimenti in lastre di marmo policromo) e sono esposti arredi originali (statue e altari), oltre alla celebre Vittoria Alata, bronzo romano del I secolo d. C., esposta unitamente alle numerose cornici in bronzo con le quali venne ritrovata nel 1826 proprio tra due muri del tempio. Il Capitolium, dopo la scoperta, venne parzialmente ricostruito e divenne la sede del Museo Patrio, inaugurato nel 1830.
Il Museo di Santa Giulia, allestito in un complesso monastico di origine longobarda, consente un viaggio attraverso la storia, l'arte e la spiritualità di Brescia dall'età preistorica ad oggi in un'area espositiva di circa 14.000 metri quadrati. Monastero femminile di regola benedettina, fatto erigere dall'ultimo re longobardo Desiderio e dalla moglie Ansa nel 753 d.C., San Salvatore - Santa Giulia ricoprì un ruolo di primo piano (religioso, politico ed economico) anche dopo la sconfitta inferta da Carlo Magno ai Longobardi. Luogo di memorie storiche stratificate nel corso dei secoli e fonte continua di sorprendenti scoperte, il complesso monastico è un intreccio visibile di epoche. Edificato su un'area già occupata in età romana da importanti Domus, comprende la basilica longobarda di San Salvatore e la sua cripta, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle Monache, la cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e i chiostri. Un'area destinata, dunque, quasi per vocazione, ad accogliere il Museo della città, che a buon diritto si propone ormai come il fulcro dell'itinerario di visita a Brescia. L'elemento che caratterizza e rende così particolare il museo è lo strettissimo legame tra "contenitore" ed oggetti esposti. Attualmente lo "scrigno" di Santa Giulia consta di circa 11.000 pezzi: reperti celtici come elmi e falere, ritratti e bronzi romani, testimonianze longobarde, corredi funerari, mosaici e affreschi.
Entrambe le sedi museali dal 2011 sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, con il siuto seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)"