Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il disegno, che versa in condizioni assai compromesse come si può notare dalla presenza di strappi di grande estensione, fa parte del lascito testamentario del pittore Modesto Faustini alla Città. Esecutore testamentario fu l’artista e amico Francesco Rovetta, che suddivise i cartoni in base ai progetti di riferimento. In nota al suo testamento, Faustini stesso volle rimarcare che non si trattava di disegni preparatori indipendenti e scollegati, ma che erano tutti collegati tra loro. Ordinato in fascicoli e rotoli, questo importante nucleo di disegni consente di ripercorrere le tappe più rilevanti della carriera dell’artista, che ebbe un momento di grande attività negli anni Ottanta del XIX secolo: all’opera nel 1882 nel Santuario delle Grazie a Brescia, nel 1889 lavorava alla decorazione della cappella degli Spagnoli del Santuario di Loreto, mentre nel 1890 si recava in Argentina per dipingere la Cappella Pacheco a Buenos Aires.
Faustini introdusse a Brescia il linguaggio preraffaellita e purista conosciuto negli anni romani: una forma di neoquattrocentismo caratterizzata dalla presenza di figure sottili contornate da un disegno netto, da colori distesi e delicati e dalla dolcezza dei movimenti. Non di meno, le sue opere rivelano un marcato interesse storico analitico per il paesaggio e per i costumi dei personaggi, insieme con il gusto per i particolari naturalistici. Per le sue invenzioni Faustini trae spunto da artisti del passato come Beato Angelico, dal quale ha mutuato il senso religioso e sacrale della vita familiare nonché l’attenzione per la quotidianità e gli affetti.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’attuale aspetto di questo grande foglio, che si presenta montato su tela e telaio, si venne definendo in occasione della sua esposizione in Pinacoteca, documentata nell’allestimento degli anni Venti del ‘900: tale soluzione, all’epoca accettabile, si mostra oggi inadeguata per una corretta conservazione dell’opera.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'oggetto è custodito nei depositi dei Musei Civici di Brescia a disposizione degli studiosi e potrà essere oggetto di mostre temporanee, prestiti e pubblicazioni.