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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il dipinto giunge al museo nel 1881 per legato del bresciano Pasquale Lorenzetti. Si tratta di un soggetto tipicamente settecentesco di veduta architettonica fantastica. In una città irreale, o quantomeno non identificabile, l’impianto prospettico mostra sulla sinistra un edificio al cui interno si trova, al piano terreno, la bottega di un pittore intento nell’esecuzione di un’Annunciazione, mentre al primo piano, dietro a due donne che conversano al balcone, si intravede un’impalcatura oltre la quale appare l’affresco del soffitto; più a destra scultori intenti nel loro lavoro, un architetto che mostra un progetto al di sotto di un fatiscente edificio all’antica, e due uomini, di cui uno vestito all’orientale, che conversano. Più a destra si scorgono delle lavandaie operose. Tutto a destra una cortina di edifici piuttosto compatti chiudono lo sfondo, mentre alcuni muratori sono al lavoro sulla strada e sui ponteggi.
L’opera è stata riferita a vari artisti: l’ipotesi attualmente vigente è che sia frutto della collaborazione tra Francesco Battaglioli, artista modenese specializzato in prospettive, e Francesco Fontebasso, che qui avrebbe eseguito le figure.
Di grande impatto scenografico, ricco di particolari minuti e freschi, il dipinto può essere letto come un’allegoria delle arti, che si rivelano nella porzione sinistra della tela.
Informazioni sullo stato della conservazione
La vernice completamente impoverita e i diffusissimi ritocchi alterati impediscono di apprezzarne le grandi qualità cromatiche e luminose.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'oggetto è custodito nei depositi dei Musei Civici di Brescia a disposizione degli studiosi e potrà essere oggetto di mostre temporanee, prestiti e pubblicazioni.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 9.699,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
OPERAZIONI DI RESTAURO DA ESEGUIRE SUL DIPINTO
- trasporto presso il laboratorio di restauro;
- documentazione fotografica in digitale del dipinto prima del restauro;
- rimozione del dipinto dalla cornice;
- primo fissaggio leggero e preventivo della superficie pittorica con colletta tradizionale (colla animale e melassa), addizionata con prodotto biocida (Preventol R80);
- aspirazione delle polveri presenti sul retro del dipinto;
- esecuzione di campionature di rimozione delle vernici dalla superficie dipinta, per valutare le condizioni del colore originale;
- rimozione totale delle vecchie vernici ossidate, delle ridipinture e dei vecchi ritocchi, utilizzando una “mista” leggera composta da alcool-acetone-trementina, miscelati in diverse percentuali in relazione alla tenacità delle vernici;
- previo controllo del colore, ulteriore micro-fissaggio capillare della superficie pittorica;
- rimozione a secco dei vecchi stucchi, debordanti e alterati;
- prima stuccatura con stucco strutturale per la reintegrazione della mancanza di preparazione nelle lacune più profonde;
- stuccatura a pennello delle lacune usando un mastice composto da gesso di Bologna e colla animale;
- rasatura e livellatura a secco degli stucchi precedentemente messi a pennello;
- prima verniciatura con mastice trasparente sopraffino;
- trattamento speciale e accurato delle lacune stuccate mediante stesura di tempera ricostruttiva necessaria per riprodurre i piccoli rilievi della superficie pittorica;
- seconda verniciatura con mastice trasparente sopraffino;
- reintegrazione pittorica delle lacune utilizzando colori per restauro a vernice, reversibili e a ossidazione immediata;
- dopo un periodo di riposo e stazionamento, controllo finale delle vernici e eventuali alterazioni cromatiche.
OPERAZIONI DI RESTAURO DA ESEGUIRE SULLA CORNICE
- Aspirazione delle polveri superficiali da tutta la superficie fronte e retro;
- la pulitura sarà condotta rimuovendo le finiture attuali procedendo sia chimicamente che meccanicamente con abrasivi (tamponi abrasivi) e bisturi mediante discialbo;
- Trattamento antitarlo con prodotto a base di permetrine;
- Consolidamento ligneo solo dove necessario, con resina acrilica (Paraloid B 72) in solvente organico, con concentrazioni variabili;
- Consolidamento strutturale con esecuzione di parti mancanti e controllo della struttura;
- Stuccatura dei fori di sfarfalleggio del tarlo limitatamente alle zone di maggior disturbo visivo, con stucco di tipo francese opportunamente colorato e stuccatura delle lacune di preparazione e doratura con impasto di gesso di Bologna e colla di coniglio;
- integrazione della doratura mediante applicazione di foglia oro;
- intervento di finitura con stesura di cera protettiva.
- Dopo tutte le fasi lavorative sopra descritte, si procederà con le seguenti:
- stesura relazione tecnica finale del restauro eseguito con annessa documentazione fotografica digitale delle diverse fasi del restauro;
- trasporto del dipinto e ricollocamento a parete.