I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Il Comune di Cremona è proprietario della collezioni denominate precedentemente "Gli archi di Palazzo Comunale" e "Museo Stradivariano", conservate fino al 2013 in Palazzo Comunale e in Palazzo Affaitati - Museo Civico "Ala Ponzone" , ora presenti nella nuova sede di Palazzo dell'Arte - Museo del Violino con contratto di comodato gratuito tra il Comune di Cremona e la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari Cremona (affidatario e gestore di tale patrimonio). Nella Sala 5 del Museo del Violino, denominata "Lo Scrigno dei tesori", è dunque esposta la più alta e completa testimonianza europea di strumenti ad arco di scuola cremonese, dalla prima metà del XVI secolo alla prima metà del XVIII secolo. Ne fanno parte celebri strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino “Il Cremonese” (1715), di vari esponenti delle famiglie Amati e Guarneri. Lo strumento più antico è il Carlo IX di Andrea Amati del 1566 circa, il più recente è il violino di Simone Fernando Sacconi del 1941.

I Reperti Stradivariani sono oggetti di lavoro, forme in legno, modelli cartacei per viole, violini, violoncelli, arpe, liuti e strumenti a corda che Antonio Stradivari comunemente usava per realizzare gli strumenti nella sua bottega,: una raccolta unica al mondo attraverso la quale è possibile ricostruire i dettagli tecnici della costruzione degli strumenti ad arco secondo il genio del grande maestro. Dopo la sua morte, tutto il materiale – oltre 1.300 pezzi – fu ceduto dal figlio Paolo al conte Ignazio Cozio da Salabue dagli eredi del nobile piemontese oltre un secolo dopo fu venduto al liutaio bolognese Giuseppe Fiorini, il quale cedette nel 1930 l’intera collezione alla città di Cremona, con il vincolo che i reperti fossero esposti e che la città istituisse una scuola di liuteria. La collezione comprende allo stesso tempo il materiale proveniente dalla bottega dei liutai Ceruti attivi dalla fine del Settecento per oltre un secolo a Cremona, donato nel 1893 alla Museo Civico dal violinista Giovanni Battista Cerani.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 50.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il “Saper fare liutario di Cremona” rientra a pieno titolo nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO e le Collezioni Civiche Liutarie ne vanno considerate parte integrante e espressione prima. Nell'ambito dei progetti UNESCO, il Comune di Cremona intende incrementare il patrimonio delle Collezioni Civiche Liutarie attraverso l’acquisizione di strumenti ad arco di fattura contemporanea. Questi strumenti arricchiranno le Collezioni della città dove grandi famiglie liutarie come gli Amati, gli Stradivari e i Guarnieri hanno lavorato nei secoli e che negli ultimi anni ha fatto della liuteria contemporanea una chiave per la reinterpretazione della tradizione.

I violini, le viole e i violoncelli che incrementeranno le Collezioni saranno dati in comodato d’uso all’Istituto Superiore di Studi Superiori Claudio Monteverdi perché gli studenti possano approfondire lo studio degli archi e esibirsi in concerto con strumenti di prestigio. Questa azione si configura così anche come un’operazione di salvaguardia di un patrimonio immateriale che è espressione dei liutai che oggi operano in Città e che avrà nuova vita grazie anche agli studenti del Conservatorio. 

Il Comune inviterà i liutai cremonesi a realizzare gli strumenti e gli stessi saranno selezionati da un’apposita commissione che vedrà partecipi i docenti del Conservatorio.

L'inserimento all'interno della civica collezione di nuovi strumenti ad arco costituirebbe un arricchimento importante per documentare la tradizione liutaria della Città. L'acquisto si inserisce in un più ampio progetto che negli anni ha fatto di Cremona il centro internazionalmente riconosciuto della liuteria, anche contemporanea.

Il progetto sarà un’occasione preziosissima per gli studenti del Conservatorio che ospita diversi corsi e laboratori di archi e che sarà così dotato di strumenti di assoluto prestigio che potranno essere un primo nucleo di una collezione propria e che nelle mani dei ragazzi saranno protagonisti di concerti e progetti a beneficio anche della città.  


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 90.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Nell'ambito del progetto del Distretto culturale della liuteria, il Comune di Cremona intende incrementare il patrimonio delle Collezioni Civiche Liutarie attraverso l’acquisizione del violino “Piccolo” di Lorenzo Storioni 1793 . Si tratta di un violino antico di misura piccola, opera autentica in tutte le sue parti del liutaio cremonese Lorenzo Storioni (1744-1816). Esso rappresenta un mirabile esempio di liuteria della fine del ‘700, immediatamente successiva dal punto di vista cronologico alla fine della liuteria 'Classica' cremonese, ma ancora fortemente legata ad essa. Lo strumento ha un grande valore come oggetto di studio ed esemplare tipico dell'opera di Storioni, autore del quale Cremona non possiede esemplari. L'inserimento all'interno della civica collezione di strumenti ad arco custodita presso il Museo del Violino costituirebbe un completamento importante per documentare la storia della tradizione liutaria di Cremona.

L'acquisto è parte di un più ampio progetto che prevede lo studio storico, organologico, filologico e delle caratteristiche tecniche dello strumento, affiancato da una campagna diagnostica per lo studio dei materiali e l'elaborazione del progetto di restauro e la realizzazione del restauro dello strumento, ad opera di maestri liutai restauratori di chiara fama. Il progetto e la realizzazione del restauro potranno essere occasione preziosissima di studio per gli studenti del corso di Conservazione e Restauro degli strumenti musicali, i cui laboratori avranno sede, a partire dal 2018, nella prestigiosa cornice di Palazzo Fodri in Cremona. Il progetto prevede, a conclusione degli interventi, l’inserimento del violino all’interno della collezione storica del Museo del Violino.