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Attività principali dell'istituzione

Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.

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Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.

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Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.


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Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.


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Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.


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Il Ravenna Festival, fondato nel 1990, Festival multidisciplinare di musica classica, sinfonica, d'opera, danza. E' da allora riuscito ad imporsi nel novero delle più affermate e prestigiose manifestazioni europee ospitando le più alte espressioni della vita artistica del nostro tempo. Una manifestazione con una forte connotazione multidisciplinare, che coinvolge tutte le forme dello spettacolo antico, classico e contemporaneo, quali opera lirica, danza, teatro e cinema, oltre naturalmente tutti i linguaggi musicali, classica in primis ma con grande spazio dedicato al jazz, etnica, canzone d'autore e rock. Una rassegna unica ed originale, particolarmente articolata e rivolta ad ogni tipo di pubblico. Il Ravenna Festival esprime anche un legame inscindibile con la città ed il suo straordinario patrimonio monumentale: non solo i teatri, ma anche le millenarie basiliche bizantine, i chiostri, le piazze si trasformano in altrettanti palcoscenici dove il connubio tra beni ed attività culturali viene esaltato al massimo delle proprie potenzialità.


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PER L’ALTO MARE APERTO. TRENT’ANNI DI FESTIVAL

Alle radici della civiltà occidentale: la GreciaÈ Atene, la Grecia, meta del XXIII Viaggio dell’Amicizia. Riccardo Muti, nell’Odeon di Erode Attico, dirigerà una grande compagine di orchestrali e coristi italiani e greci nell’esecuzione della Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven. Troviamo la grande lezione del pensiero greco, in Quando la vita ti viene a trovare, un dialogo immaginario tra Lucrezio e Seneca di Vetrano e Randisi. Suadente eco dal mondo greco-bizantino, giunge la voce di Nektaria Karantzi, accompagnata da Vassilis Tsabropoulos. Inoltre il violinista e direttore d’orchestra Leonidas Kavakos, Nella lingua e nella spada di Elena Bucci, dedicato a A. Panagoulis e l’omaggio a Mikis Theodorakis con  Zorba il greco.

Orizzonti marini“Attraverso l’acqua è un concerto dedicato a tutti quelli che arrivano attraverso l’acqua…” così Enzo Avitabile per il suo concerto che avrà ospiti F. De Gregori, T. Esposito e i Bottari di Portico. Due omaggi a De Andrè nei vent’anni dalla scomparsa: Nicola Piovani e Neri Marcorè. Con Le parole e il mare, Alessandro Vanoli e Lino Guanciale raccontano all’antico Porto di Classe un viaggio dentro un Mediterraneo.

Altri viaggi. Il pellegrinaggio del giovane Aroldo interpretato da E. Krivine con l’Orchestre National de France, con il violista Tamestit. La liturgia delle ore messa in atto dai Tallis Scholars: sette concerti scandiranno un’intera giornata in altrettante chiese, basiliche e battisteri.

Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini con Katia e Marielle Labèque. Il Purgatorio di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, musica di Luigi Ceccarelli, un’opera contemporanea con attori e musicisti, nonché cittadini-coristi. Messiah di Händel sotto la volta absidale dorata di Sant’Apollinare in Classe, il Kanon Pokajanen di Arvo Pärt sarà cantato dall’Estonian Philharmonic Chamber Choir. Per arrivare ai Pink Floyd a cui il Festival dedica un duplice omaggio: Shine!, coreografia M. van Hoecke su musiche live eseguite dai Pink Floyd Legend e il concerto di Nick Mason.

Il ritmo della vita: le 100 percussioni. Dopo i 100 Cellos e le 100 chitarre elettriche, Ravenna risuonerà di tamburi, metallofoni e xilofoni, djembe, mbire e kalimbe per un’intera settimana fino al concerto finale Tamburi nella notte, composizione per un’orchestra di sole percussioni commissionata a M. Tadini. L’impetuoso drive della rivoluzione rock sarà rappresentato Stewart Copeland, con un progetto con l’Orchestra Cherubini e Nick Mason, co-fondatore dei Pink Floyd. Goran Bregovic´: From Sarajevo è un progetto scritto per orchestra con tre violini solisti. A Ravenna debutta il nuovo tour di Ben Harper.

Corpi in viaggio: la danza Martha Graham Dance Company ci accompagna nel labirinto del Minotauro con Errand into the Maze. L’HamburgBallett ha scelto Ravenna come sola tappa italiana con tre coreografie mai viste prima in Italia.  A Miles Davis è dedicato il nuovo spettacolo del Gruppo Nanou. Il galà Les étoiles, progetto di Daniele Cipriani, chiuderà il festival il 16 luglio.


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I have a dream Io ho un sogno è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto 1963 simbolo della lotta contro il razzismo in tutto il mondo.

We Have a Dream - A j ò fat un sogn prosegue il percorso iniziato dal Festival nel 2014, dedicata alla scoppio della Grande Guerra, con il quale si esplorano eventi cruciali e icone del secolo scorso nell’intento di comprendere meglio chi siamo e perché siamo diventati così. Grandi uomini come M.L. King possono rappresentare guide e punti di riferimento, per non dimenticare errori e orrori passati, né lo spirito dell’Utopia, la forza del Sogno condiviso capace di sottrarci a visioni apocalittiche e distopiche.

Le vie dell’amicizia raggiunge quest’anno Kiev: Riccardo Muti sarà sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina e dell’Orchestra Cherubini per il doppio concerto che unirà Ravenna a una delle più antiche città dell’Est Europa. Un viaggio già illuminato dall’oro dei mosaici: simbolo di Kiev è infatti ancora oggi la Cattedrale di Santa Sofia, modellata sull’Hagia Sophia di Costantinopoli le cui suggestioni si ritrovano anche nella ravennate San Vitale.

Inoltrre Riccardo Muti dirigerà nella “sua” Ravenna, a 50 anni dal proprio debutto fiorentino, l’Orchestra del Maggio Musicale e un prestigioso cast vocale (L. Salsi, V. Yeo, F. Meli, R. Zanellato) nel Macbeth di Verdi in forma di concerto. Il programma sinfonico si completerà con grandi orchestre e direttori: alla guida dell’Orchestra Cherubini si alterneranno W. Marshall, D.R. Davies e D. Fray; V. Gergiev e J. Conlon guideranno rispettivamente l’Orchestra del Teatro Marinskij e l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai; a L’arte della fuga di J. S. Bach sarà invece dedicato il concerto di Accademia Bizantina diretta da O. Dantone. Per la danza, tornano al Festival Bill T. Jones ed Emio Greco con il nuovo lavoro Apparizione, incentrato sui Kindertotenlieder di Gustav Mahler. A chiudere la XXIX edizione una vera e propria festa della danza, guidata dall’étoile Roberto Bolle: l’acclamatissimo “Bolle & Friends”. Eventi quotidiani saranno Giovani artisti per Dante, che celebrano il Poeta nei Chiostri accanto alla sua Tomba, e Vespri a San Vitale.

Nelle vene dell’America Kiss Me, Kate, composta da Cole Porter e portata sulle scene a Broadway 70 anni, sarà splendidamente celebrato dalla produzione dell’inglese Opera North. Il centenario della nascita di Leonard Bernstein, sarà ricordato con l’esecuzione, tra le altre cose, della Seconda Sinfonia, The Age of Anxiety. Tra echi del minimalismo - altra invenzione totalmente americana - nelle musiche seminali dei tre padri fondatori (T. Riley, P.Glass, S. Reich), figure di enorme influenza quali Keith Jarrett, di cui sarà eseguita per la prima volta in Italia la composizione Ritual del 1977, e il raffinato e poliedrico rocker d’avanguardia David Byrne, fondatore dei Talking Heads, non manca un omaggio alla chitarra elettrica, strumento principe e icona della popular music.