Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
- Palazzo Carignano, capolavoro barocco giocato sull’alternanza di forme concave e convesse, iniziato nel 1679, fu commissionato da Emanuele Filiberto Savoia Carignano a Guarino Guarini. Morto Carlo Felice ed estintasi la dinastia principale, nel 1831 Carlo Alberto Savoia Carignano, divenuto re, si trasferì a Palazzo Reale cedendo il Palazzo al Demanio per le istituzioni del nuovo stato. Il salone delle feste ospitò il Consiglio di Stato e dal 1848 il Parlamento Subalpino. Dopo la II guerra d’Indipendenza (1859) si decise di ampliare il Palazzo per ospitare il parlamento del nuovo stato. Iniziato a fine 1863, su progetto di Domenico Ferri che prevedeva il raddoppio del palazzo, mantenendo i prospetti in cotto, a cui fu aggiunta una grande facciata neoclassica, fu realizzato in gran fretta, ragione probabile della sua fragilità. Durante la costruzione, nel settembre 1864, fu deciso il trasferimento della capitale.
- Villa della Regina, con il suo giardino all’italiana ispirato ai modelli di primo Seicento delle ville romane ove domina l’acqua, posta in una conca panoramica, sfrutta l’esistenza di sorgenti utili al sistema idraulico delle fontane. A monte della Villa, al centro del Giardino ad anfiteatro nel complesso del Belvedere l’acqua scorre dalle sorgenti alle fontane, dal Ninfeo del Mascherone attraverso la cascatella della Naiade, su una larga scalinata fino alla “Grotta del Re Selvaggio”. Poi riprende con la Fontana della Sirena e si ferma nel Grand Rondeau. Questa linea compositiva articolata, costruita ad arte, con mascheroni, cascatelle, bacini e statue, costituisce il Teatro d’Acque seicentesco di Villa della Regina di cui si propone la conservazione programmata dell’impianto idraulico.
- Il parco del Castello di Racconigi fu progettato per Carlo Alberto dal 1820 dal giardiniere tedesco Xavier Kurten mentre Pelagio Palagi riallestiva gli interni del castello. Kurten sfrutta l’acqua che da una bealera entrava da sud ovest nel muro di cinta creando, con un grande movimento di terra, un sistema di acque di 12 ettari con un grande lago, il sistema dei navigli intorno e due isole, ponti, dighe, cascate, una darsena e il molo. L’acqua circolava risalendo dal fondo del lago alla presa del canale fugatore nel cuore del parco, formando la terza isola “della Torre”, creando scorci pittoreschi dovuti al suo scorrere in canali e specchi sinuosi; intorno disegna praterie alternate a boschetti di arbusti, a boschi con alti fusti dall’andamento curvilineo. Al confine nord ovest è costruita dal 1834 la cascina neogotica della Margaria e poi le serre per innovativi progetti di allevamento e agricoltura, e intorno frutteti con pomi, peri, albicocchi. Per l’irrigazione si realizzano diversi acquedotti con paratie e chiuse metalliche in diverse posizioni.
Informazioni sullo stato della conservazione
- Ai restauri delle facciate di Palazzo Carignano (2005-2006) sono seguite varie cadute di materiale. Nel 2011: cantiere somma urgenza su prospetti laterali esterni e facciata dell’800; 2017: cantiere urgente lati del cortile; febbraio 2021: intervento urgente sul lato cortile sud; agosto 2021: caduta di frammento lapideo, sfiorata una passante. Segue altro cantiere di somma urgenza con cestello e verifica e rimozione parti pericolanti. Gli interventi del 2021 forniscono primi dati sul legame fra lo stato di conservazione di tetti e lattoneria e quello delle facciate, interessate e danneggiate dal percolare irregolare delle acque piovane. Vulnerabilità dovute specie a limiti tecnici dell’apparato decorativo ottocentesco. Urge mappare le vulnerabilità e costruire un piano di conservazione che preveda manutenzione annuale per prevenire danni e pericolo.
- A Villa della Regina nel 1986 fontane e zampilli erano non funzionanti. I 4 secoli di utilizzo di Villa della Regina hanno causato diverse trasformazioni alla morfologia del sito, fabbricati e al sistema idrico e delle fontane. Dopo i restauri filologici delle componenti originarie e degli elementi lapidei (non metallici) del 2003-2004, tra 2005 e 2010 l’asse del belvedere si è conservato con manutenzioni impiantistiche continuative e controlli annuali. Dal 2012 al 2022: interventi sporadici di manutenzione ordinaria A fine 2022 è stato dato l’incarico per una ricerca documentaria sull’evoluzione storico-compositiva del sistema delle acque e sull’attuale stato di consistenza
- Il sistema delle acque del castello di Racconigi nel 1980 era in totale degrado: profili alterati di lago e canali, fondali rialzati per accumulo materiale decomposto, atrofizzazione acque. Si erano accumulati 80 cm di limo sul fondo, le acque stagnanti avevano favorito le infestanti. Il progetto di ripristino del sistema si è valso della consulenza del Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’Ambiente del Poli di Torino e del Dipartimento di idraulica di Mondovì. I restauri, dopo 17 anni, necessitano della manutenzione programmata al canale immissario, un articolato manufatto ipogeo in laterizio con salti di quota e vasche di sedimentazione utili a garantire portata e qualità dell’acqua e alimentare correttamente lago e navigli. I recenti deficit idrici, sempre più siccitosi, minano la conservazione dell’intero parco, che ha nel lago una riserva idrica di vitale importanza. Il canale, colmo di limi e rifiuti, è in stato di vulnerabilità e fragilità. Urge un metodo di intervento con indagini diagnostiche e da reiterare su ulteriori elementi del sistema idraulico del parco, come il canale fugatore, indispensabile per l’ottimale funzionamento del sistema e per salvaguardare il parco con una gestione sostenibile delle scarse risorse idriche. A febbraio 2023, avvio collaborazione col Politecnico per studiare lo stato di consistenza del sistema.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
- Palazzo Carignano, apertura lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00); martedì chiuso.Visite accompagnate in gruppo, max 25 persone. Prenotazione obbligatoria per i giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì. Prenotazione consigliata per sabato e domenica.
- Villa della Regina, apertura mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.00) e dalle 14.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00); lunedì, martedì chiuso.Prenotazione obbligatoria per visitatori singoli (fino a 10 persone) solo in giornate festive e domeniche, incluse le prime domeniche del mese e i festivi a ingresso gratuito.
- Castello e parco di Racconigi, apertura giovedì dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00) con visite accompagnate, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.00) e dalle 14.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00) con visita libera a ingresso contingentato. Da lunedì a mercoledì chiuso. Orari di apertura del parco (primo anello) da giovedì a domenica dalle 9.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30), da lunedì a mercoledì chiuso.Prenotazione non necessaria