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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La fondazione della città fu voluta dal Duca Cosimo De’ Medici,al confine con lo Stato della Chiesa,a pochi chilometri da Forlì,in un luogo ostile per le frequenti esondazioni del fiume e di difficile gestione amministrativa per il fenomeno del banditismo,quale simbolo e luogo concreto della sovranità del “Principe” ed espressione della sua affermazione politica,e per il duplice ruolo di avamposto militare e di sede di mercato.La politica territoriale della Signoria di Firenze era il proseguimento di una linea,di estensione dei confini dello stato a tutta la Toscana,con particolare interesse alla valle del Montone–Acquacheta che costituiva il collegamento più breve tra il capoluogo e Ravenna. I territori transappeninici, passeranno in mano di Firenze con graduali acquisizioni.Terra del Sole, straordinaria ed ambiziosa città-fortezza, posta a capoluogo di una provincia di frontiera, fu pensata dal Duca Cosimo come un aggiornato esempio di struttura difensiva ma più di ogni altra cosa come significativa rappresentazione di quello Stato solido, ricco e moderno che egli stava tenacemente costruendo. L’inizio dell’edificazione della città-fortezza può datarsi all’estate del 1564, quando Cosimo ed il figlio Francesco effettuano un attento sopralluogo di queste terre per individuare il sito dove far sorgere la nuova città, di cui esisteva già un primo progetto depositato presso il Capitano di Castrocaro. L’8 dicembre 1564, giorno dell’Immacolata Concezione, si celebra con un importante rituale liturgico la fondazione della città. Durante il rito si manifesta un avvenimento meteorologico particolare: dopo giorni di nebbia fittissima, mentre si celebra la Santa Messa il cielo si apre ed il sole illumina il luogo in cui si sarebbe costruita la città, per poi richiudersi a cerimonia conclusa. Questo episodio fu interpretato come segno di augurio e contribuì grandemente ad avvolgere la nascita di Terra del Sole in una aura di leggenda ed a rafforzare l’identificazione tra la figura di Cosimo e la simbologia del sole, segno di quell’ordine e di quella razionalità che l’etimo del nome proprio del Duca intendeva celebrare.La costruzione della città-fortezza procedette secondo le direttive di un progetto unitario si fondarono i baluardi a monte e poi quelli a valle,finché nell’estate del 1568 il perimetro della fortezza, fino ad una certa altezza, poteva dirsi compiuto. Verso la fine del 1578,la città era quasi terminata nelle sue parti principali:nelle mura munite dei quattro baluardi,nei Castelli sopra le due porte,nel Palazzo Pretorio dei Commissari e nel Palazzo del Provveditore.Restavano ancora incomplete le schiere delle case, i cosiddetti Borghi, ed era da realizzare la nuova Chiesa che avrebbe dovuto occupare lo spazio riservatole nell’ampia Piazza d’Armi, di fronte al Palazzo Pretorio.Questo fabbricato nel mese di Giugno del 1579 accolse l’insediamento del primo Commissario Granducale.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il muro attuale, realizzato in sassi di fiume e bozze di spungone, intervallato da laterizi a più file, con presenza di lacerti di intonaco in tratti della muratura, è in grave dissesto statico per la parte sommitale dei parapetti, realizzati con pietrame misto e rivestiti con laterizi a taglio. Si rileva la presenza di malte disgregate che compromettono l’intera struttura muraria. Le infiltrazioni dell’acqua piovane provenienti dai terreni che conformano i terrapieni retrostanti hanno nel tempo compromesso la stabilità di queste murature, a gravità, di chiusura degli orti e dei giardini privati. L’area intorno è fortemente degradata.

Si accede al giardino comunale, di acquisizione tutto sommato recente, dal cancello del bastione di San Martino. Non esiste dalla strada la percezione dell’area intorno, essendo questa racchiusa dalla cinta muraria. Il giardino viene utilizzato anche durante le rievocazioni storiche.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Tutti i giorni dall'alba al tramonto

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Ci si propone di smontare il parapetto pericolante ed indagare sullo stato del muro/zoccolo a gravità, creando un drenaggio delle retrostanti acque piovane ed eventualmente irrobustire lo zoccolo, all’interno del terrapieno, sul quale porre una struttura intelaiata in ferro, infissa anche a terra, che consenta diversamente lo scarico dei pesi, del nuovo parapetto, realizzato in muratura piena a doppia testa, dello spessore della muratura in pietra esistente, o in muratura rivestita con pietra di recupero, a seconda delle indicazioni della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. L’esecuzione di tale intervento dovrà essere eseguito tramite l’utilizzo di mattoni fatti a mano di fornace appositamente realizzati con forma dimensione e colore uguale agli esistenti denominati, per la loro peculiarità, “Mattoni di Terra del Sole” aventi dimensioni paria cm. 29 x 14 x 4, se mantenuti a vista. La sommità muraria sarà in laterizio pieno a coppo o con una copertina lapidea, una spessa cimasa in arenaria, che darà omogeneità all’intervento.

Tutti gli interventi saranno realizzati compatibilmente con le caratteristiche fisico-chimiche dei manufatti esistenti da consolidare.

Le opere verranno eseguite da personale altamente qualificato e specializzato, con materiali e tecniche tali da assicurare un intervento, per quanto possibile reversibile.

Durante le lavorazioni saranno predisposte adeguate campionature delle metodologie di intervento, dei materiali e delle finiture da sottoporre per l'approvazione alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini


NOTE Intervento archiviato