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Attività principali dell'istituzione
La Basilica palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza. Rinomato per il loggiato a serliane, progettato dal grande architetto Andrea Palladio, l'edificio dal 1994 è stato inserito dall'Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’umanità e dal 2012 è tornato nuovamente fruibile dopo un lungo intervento di restauro.
Il primo nucleo della Basilica palladiana era costituito dal Palazzo della Ragione, sede delle magistrature pubbliche cittadine e di botteghe al piano terra. Venne realizzato tra il 1449 e il 1460 operando su alcuni edifici pubblici medievali preesistenti. La tradizione attribuisce all'ingegnere del Comune Domenico da Venezia la progettazione dell'ampio salone superiore. Questo, dotato di una mcopertura lignea a carena di nave rovesciata, rivestita da lastre di piombo trae ispirazione da quella trecentesca del Palazzo della Ragione di Padova. Nel 1481 iniziarono i lavori progettati dal maestro Tommaso Formenton per cingere tre fronti del palazzo con un duplice loggiato, escludendo il lato est dove già sorgeva la medievale Domus Comestabilis. Tra il 1495 e il 1496 venne realizzato da Pietro Lombardo lo scalone d’accesso al loggiato superiore. Nel 1496 il crollo dell’angolo sud-ovest delle logge diede vita ad un intenso dibattito sulla ricostruzione che coinvolse i più importanti architetti del tempo: Jacopo Sansovino, Sebastiano Serlio, Michele Sanmicheli e Giulio Romano. Solo nel 1546 il Consiglio cittadino diede il proprio assenso alla proposta di Giovanni da Pedemuro e di Andrea Palladio, allora trentottenne, grazie all'intervento del nobile umanista vicentino Giangiorgio Trissino e dai nobili Girolamo Chiericati e Gianalvise Valmarana. L’approvazione del progetto nel maggio del 1549 segnò la consacrazione artistica di Palladio.
Durante la seconda guerra mondiale, il 18 marzo 1945, la grande carena lignea di copertura del salone venne colpita da un bombardamento e crollò. Venne ricostruita in cemento armato e legno nel 1948.
Tra il 2007 al 2012 la Basilica è stata oggetto di un complesso ed articolato intervento di restauro architettonico, funzionale ed impiantistico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. È stata riaperta il 5 ottobre 2012 in concomitanza con l'inaugurazione della grande mostra "Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure".
Il 9 maggio 2014 la Basilica Palladiana è diventata Monumento Nazionale grazie al disegno di legge approvato in sede deliberante dalla commissione cultura del Senato il 27 marzo 2014. Il 5 maggio 2014 al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato a Vienna il “Premio dell'Unione Europea per il Patrimonio culturale - Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
IMPORTO 400.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Nell’ambito delle iniziative culturali di valorizzazione della Basilica Palladiana , il Comune di Vicenza intende promuovere il progetto espositivo “Tre capolavori a Vicenza” in programma da dicembre 2023 a febbraio 2024 nel salone del monumento palladiano. Il progetto porterà a Vicenza alcuni capolavori dell’arte moderna e contemporanea in un dialogo diacronico sul tema del tempo.
Tra metà dicembre e i primi di febbraio vedrà uno dei più suggestivi capolavori di Caravaggio dialogare con altre due importanti opere d’arte nello straordinario contesto della Basilica palladiana.
Si tratta di un’iniziativa unica per la città, attorno alla quale, durante le festività natalizie e per tutto il periodo dell’esposizione, ruoteranno incontri, performance, laboratori, visite guidate.
NOTE Intervento archiviato
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
IMPORTO 250.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Esporre l’arte è sempre una questione complessa.
Esporre l’arte all’interno dell’arte eleva esponenzialmente il grado di complessità. Garantire la piena fruizione delle opere esposte da parte del visitatore, rispettando gli stringenti livelli prestazionali di regolazione microclimatica, illuminotecnica e di sicurezza, senza compromettere l’eccezionalità architettonica della Basilica simbolo di Vicenza è l’obiettivo del lavoro.
Il progetto prende le mosse dalla lettura del monumento, in tutte le sue peculiarità, frutto sia di impianto originario che di interventi di restauro e recupero posteriori. L’analisi di potenzialità e dotazioni, di carenze e di problematiche è stato il punto di partenza principale per poter dare una risposta all’esigenza dell’amministrazione di far vivere la Basilica 365 giorni all’anno e non limitatamente a brevi periodi di tempo.
Creare una struttura mobile, altamente flessibile e integralmente riutilizzabile in grado di accogliere e sapersi adattare alle mostre di arte in programmazione nei prossimi anni è l’obiettivo del lavoro. Parallelamente a questo si è spontaneamente generato un secondo obiettivo, di pari rilievo: rispettare il “vuoto” architettonico della Basilica e la sua leggibilità. Un museo nel museo, in cui contenitore e contenuto non si rinnegano ma cercano di dialogare e trarne beneficio reciprocamente. L’allestimento di progetto ha lo scopo proprio di instaurare questo dialogo, attraverso una serie di espedienti semplici ma efficaci, senza voler stravolgere o imporsi con una propria immagine.