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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il progetto “Alla riscoperta della pittura tardo cinquecentesca” nasce per valorizzare le opere meno note delle Gallerie d’Arte Antica dei Civici Musei di Udine, già in deposito presso uffici di rappresentanza della città, che in anni recenti sono state recuperate per ricostituire l’unitarietà delle collezioni. I due dipinti, acquisiti nel 1919, grazie al lascito testamentario del medico friulano Giuliano Mauroner appartengono al genere delle “scene campestri” ideate da Jacopo da Bassano (Bassano 1510/15 – 1592), replicate con grande profusione dai suoi figli e dalla sua bottega a partire dal 1560 – 1570, per soddisfare le richieste di un collezionismo privato appassionato. Il dipinto “Scena rustica”, olio su tela, cm. 51 x 64, inv. 133 mostra una tipica scena di carattere agreste, proponendo due ragazze e due contadini, raccolti intorno alla polenta appena scodellata sul tagliere; a terra una tovaglia e dei coltelli e sulla sinistra dei buoi e un cane. Il gruppo dei quattro personaggi e del cane sono tratti, con lievi varianti nella disposizione, da un dipinto di Jacopo da Bassano “L’incontro di Ruth e Booz” nella Nàrodni Galerie di Praga del 1572. Il dipinto “Animali”, olio su tela, cm. 51 x 64, inv. 132 rappresenta una scena ambientata in aperta campagna, con un piccolo gruppo di animali, composto da pecore, capre, buoi e un cane; in basso a destra trovano posto una cesta, un paiolo e altre stoviglie. Anche in quest’opera le stoviglie riprodotte sono tratte dall’ “L’incontro di Ruth e Booz”. La presenza di tali oggetti era una consuetudine dei quadri del Bassano, il quale inseriva simili “nature morte” per sfruttare i riflessi di luce prodotti dal rame e da altri materiali, ottenendo così effetti di notevole suggestione pittorica. Accanto al restauro delle due tele il progetto prevede anche il recupero di una preziosa cornice tardo cinquecentesca di manifattura centro italiana, appartenente ad un quadro molto interessante, “San Francesco che riceve le stimmate”, olio su tela, cm. 93 x 129, inv. n. 45, di proprietà della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fagagna (UD), originariamente esposto nella Chiesa di San Giacomo, in deposito presso le Gallerie d’Arte Antica dei Civici Musei dal 1911. Il dipinto, in virtù di un restauro attualmente in corso, è nuovamente al centro di un appassionante dibattito critico circa la sua attribuzione a Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (Milano 1573 – Porto Ercole 1610). Un saggio di pulitura ha rivelato che sotto uno strato di porporina si nasconde una preziosa decorazione a motivi fitomorfici realizzata in foglia d’oro, applicata su un fondo ocra brunito, che produce un raffinato gioco di opaco e lucido. Dal confronto con cornici di opere coeve è possibile affermare che la cornice è ascrivibile a bottega centro italiana ed è collocabile tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, un dato che aggiunge un ulteriore elemento di conoscenza e di completamento del dipinto.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Imitatore di Jacopo da Bassano:

1) “Scena rustica”, ultimi decenni sec. XVI, dipinto ad olio su tela, cm. 51x64, inv. 133

2)“Animali”, ultimi decenni sec. XVI, dipinto ad olio su tela, cm. 51x64, inv. 132

I due dipinti in mediocre stato di conservazione sono stato oggetto di un intervento di restauro documentato nel 1970 e successivamente depositati presso gli Uffici della Questura di Udine. Ad un primo esame autoptico la rintelatura a colla di pasta ed il montaggio su telaio ligneo mobile con cunei del 1970 di entrambi, appaiono ancora efficienti. La pellicola pittorica dei due quadri si presenta offuscata da sporco ambientale depositato, da spesse vernici ingiallite ed ossidate con opacità localizzate, sotto le quali si nota aridità e consunzione del colore nell’opera inv. 133, molte abrasioni con diffuse consunzioni del colore in corrispondenza del rilievo della trama della tela di supporto nell’opera inv. 132. La tela inv. 133 si rivela sofferente, presentando minuti sollevamenti della pellicola pittorica lungo il lato sinistro ed il bordo inferiore e cadute di colore già avvenute che lasciano a vista la preparazione sottostante. Nel dipinto inv. 132 si intravedono integrazioni di colore lungo i margini del dipinto.

 

3) Manifattura centro italiana, Cornice dorata, legno intagliato e dipinto, luce cm. 102,5 x 136,5 , ingombro cm. 112 x 146 x 6, sagoma a cassetta, battuta a gola liscia, profilo liscio aggettante rilevato, gole lisce che scendono su fascia piatta risalente ad profilo liscio aggettante, gole lisce che scendono a muro. La cornice è pertinente al dipinto su tela raff. : “San Francesco che riceve le stigmate” , attr. a Caravaggio, Michelangelo Merisi detto il (Milano 1573 – Porto Ercole 1610), fine sec. XVI – inizi sec. XVII , olio su tela, inv. 45, di proprietà della Parrocchia di San Giacomo di Fagagna (Udine), in deposito dal 1911 presso i Civici Musei, Castello di Udine.

Stato di conservazione mediocre. La struttura della cornice, in legno di conifera, presenta agli angoli degli elementi di unione a “farfalla” in legno e delle staffe angolari di metallo; questi accorgimenti di rinforzo alle giunzioni angolari risalgono probabilmente ad interventi di manutenzione, ancora efficienti in rapporto alla stabilità dell’insieme. Sono presenti fessurazioni e rotture localizzate nei profili più sottili della battuta dove si rilevano maggiormente i danni di un attacco xilofago pregresso, generalmente limitato nel resto della struttura. La cornice è attualmente ricoperta da uno spesso strato di doratura non originaria, eseguito con porporina liquida, alterata dall’ ossidazione del metallo e da una “patinatura” scurita.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

I due dipinti di scuola bassanesca "Scena rustica" inv. 133 e "Animali" inv. 132 sono attualmente conservati presso i depositi delle Gallerie d'Arte Antica del Castello di Udine. I due quadri, già in deposito presso alcuni uffici di rappresentanza della città, sono stati per parecchi anni indisponibili al grande pubblico e in anni recenti sono stati riportati presso il Castello di Udine, sede delle Gallerie, per ricostituire l’unitarietà delle collezioni.

I due dipinti, furono acquisiti nel 1919, grazie al lascito testamentario del medico friulano Giuliano Mauroner (Tissano di Santa Maria La Longa (UD) 1846 – Firenze 1919). Al termine del restauro verranno presentati alla cittadinanza nell'ambito di un evento pubblico ed esposti temporanemanente presso le Gallerie d'Arte Antica.

La cornice tardo cinquecentesca pertinente al dipinto, di attribuzione caravaggesca, "San Francesco che riceve le stimmate", inv. 45 si conserva presso le Gallerie d'Arte Antica del Castello, attualmente chiuse al pubblico per le misure di contenimento della pandemia da Covid-19. Il dipinto è attualmente oggetto di restauro e la cornice, coeva alla tela, è stata smontata ed attende anch'essa di essere restaurata. Al termine dei restauri sia del dipinto che della cornice, l'opera verrà presentata al pubblico nell'ambito di un evento pubblico nel corso del quale affermati specialisti della pittura caravaggesca faranno il punto sull'attribuzione del dipinto alla luce delle risultanze dei recenti restauri.

Il dipinto "San Francesco che riceve le stimmate"  è visitabile all'interno del percorso permanente delle Gallerie d'Arte Antica del Castello di Udine.

Prescindendo dall’attuale chiusura dei Musei conseguente alle misure di contenimento della pandemia da Covid – 19, i Civici Musei del Castello, sede delle Gallerie d’Arte Antica, osservano il seguente orario valido tutto l’anno

Dal Martedì alla Domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Chiusura settimanale: Lunedì

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 3.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Progetto d’intervento

Cornice tardo cinquecentesca pertinente al dipinto di attribuzione caravaggesca “San Francesco che riceve le stimmate”, inv. 45

Per quanto riguarda la struttura della cornice si prevede, dopo una pulitura generale del legno dallo sporco ambientale depositato sul verso, l’incollaggio delle fessurazioni ed il consolidamento delle parti erose dai tarli. Seguirà un trattamento biocida (disinfestazione e disinfezione), in camera chiusa. L’esecuzione di alcuni saggi di pulitura sul recto hanno rivelato una più antica decorazione pittorica della cornice con profili dorati a guazzo su bolo, alternati ad altri profili con stesure brunite di colore ocra. Nella fascia l’effetto sfrutta il contrasto tra un motivo decorativo eseguito “a risparmio” con argento “meccato” od oro ed il lustro della base ocra brunita. Si propone di procedere all’asportazione dello strato spurio di porporina con la messa in luce della decorazione pittorica precedente, con solventi in sospensione e/o a secco con bisturi, nel rispetto della patina d’invecchiamento dei materiali antichi. In seguito si procederà ove necessario alla stuccatura delle lacune con gesso e colla lapin. L’integrazione pittorica delle abrasioni e delle mancanze sarà eseguita con colori ad acquarello e/o colori a vernice e oro vero in conchiglia, a tratteggio e velature. La stesura di un film protettivo di vernice concluderà l’intervento sulla cornice.

 

Progetto d’intervento

Scena rustica” inv. 133 e “Animali” inv. 132

Per entrambe le tele si propone un consolidamento dei sollevamenti della pellicola pittorica con iniezione localizzata di adesivo, mantenendo la seconda tela di rifodero ed i telai attuali. Per ridare leggibilità ai dipinti si propone di procedere alla pulitura con la rimozione dello sporco ambientale e delle vernici spurie, nel rispetto della patina d’invecchiamento delle stesure originarie. Stuccatura delle mancanze ed integrazione pittorica saranno limitate in corrispondenza alle zone di caduta del colore o di abrasioni particolari, ed eseguite con i consueti criteri di reversibilità e riconoscibilità con colori ad acquarello e/o colori a vernice, a tratteggio e velature. Verrà nebulizzato infine un film protettivo di vernice a base di resine naturali e/o sintetiche. Le cornici verranno disinfestate preventivamente, in seguito la doratura attuale delle cornici verrà pulita, integrata e applicata una verniciatura protettiva.

 

 


NOTE Intervento archiviato