Attività principali dell'istituzione
La biblioteca “G. Carducci” di Spoleto, fondata nel 1861, ha sede, fin dai primi del Novecento, a Palazzo Mauri, dimora gentilizia, già sede della prestigiosa Accademia Spoletina. Il patrimonio documentario ammonta a circa 170 mila unità, tra manoscritti, volumi, opuscoli, riviste, manifesti e stampe e comprende anche circa 19 mila unità appartenenti al Fondo Antico il patrimonio documentario del Centro di Documentazione Multimediale della Città di Spoleto costituito da circa 50 mila pezzi tra stampe fotografiche, diapositive, negativi, lastre fotografiche, cartoline, filmati. Dopo il terremoto del 2016, la Carducci ospita il fondo antico e la sezione locale della biblioteca comunale di Norcia. Quella di Spoleto è una delle biblioteche portanti del sistema bibliotecario regionale dell'Umbria. Dopo i lavori nei primi anni Duemila, il nuovo servizio, su una superficie di circa 3.000 metri quadrati di cui 2.000 aperti al pubblico articolati su tre livelli, è stato costruito intorno alla centralità dell'utenza in una cornice concettuale in cui la biblioteca non è solo luogo di ricerca, studio e conservazione del patrimonio documentario, ma è anche centro di produzione culturale, di socializzazione e di inclusione, di valorizzazione della memoria e dell'identità cittadina viste in stretta correlazione sia con gli istituti culturali che con le reti del territorio, aperto alla contemporaneità e alla comunità di cui si pone al servizio. Una moderna biblioteca del terzo millennio che, forte e consapevole delle proprie tradizioni, si apre ai nuovi linguaggi, accoglie i cittadini e offre loro strumenti, spazi e opportunità per incontrarsi, esprimersi, apprendere e crescere e che, nella sua mission, è volta ad assicurare a tutti un libero ed equo accesso alle informazioni. Realizza le sue proposte in collaborazione con scuole, cooperative e associazioni di volontariato e di categoria, istituti culturali, con l'ASL e con gli altri Comuni della Zona Sociale n. 9 con cui Spoleto ha sottoscritto il "Patto locale per la lettura". Spoleto ottiene stabilmente dal 2017 la qualifica di ‘Città che legge’ , ossia da quando è stata istituita la qualifica che intende promuovere e valorizzare le amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Grazie alle attività della biblioteca Spoleto ha ottenuto più volte il finanziamento del CEPELL per la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura, l’ultima volta nel 2023 con il progetto “Leggiamo! Lo spazio condiviso della lettura”. È attualmente in fase di il progetto BIBL-YOU: giovani energie in biblioteca”, una serie di azioni, rivolte alla fascia d’età tra i 14 e i 35 anni, per favorire l’aggregazione e la partecipazione giovanile all’interno della biblioteca e finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.