I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

La biblioteca “G. Carducci” di Spoleto, fondata nel 1861, ha sede, fin dai primi del Novecento, a Palazzo Mauri, dimora gentilizia, già sede della prestigiosa Accademia Spoletina. Il patrimonio documentario ammonta a circa 170 mila unità, tra manoscritti, volumi, opuscoli, riviste, manifesti e stampe e comprende anche circa 19 mila unità appartenenti al Fondo Antico il patrimonio documentario del Centro di Documentazione Multimediale della Città di Spoleto costituito da circa 50 mila pezzi tra stampe fotografiche, diapositive, negativi, lastre fotografiche, cartoline, filmati. Dopo il terremoto del 2016, la Carducci ospita il fondo antico e la sezione locale della biblioteca comunale di Norcia. Quella di Spoleto è una delle biblioteche portanti del sistema bibliotecario regionale dell'Umbria. Dopo i lavori nei primi anni Duemila, il nuovo servizio, su una superficie di circa 3.000 metri quadrati di cui 2.000 aperti al pubblico articolati su tre livelli, è stato costruito intorno alla centralità dell'utenza in una cornice concettuale in cui la biblioteca non è solo luogo di ricerca, studio e conservazione del patrimonio documentario, ma è anche centro di produzione culturale, di socializzazione e di inclusione, di valorizzazione della memoria e dell'identità cittadina viste in stretta correlazione sia con gli istituti culturali che con le reti del territorio, aperto alla contemporaneità e alla comunità di cui si pone al servizio. Una moderna biblioteca del terzo millennio che, forte e consapevole delle proprie tradizioni, si apre ai nuovi linguaggi, accoglie i cittadini e offre loro strumenti, spazi e opportunità per incontrarsi, esprimersi, apprendere e crescere e che, nella sua mission, è volta ad assicurare a tutti un libero ed equo accesso alle informazioni. Realizza le sue proposte in collaborazione con scuole, cooperative e associazioni di volontariato e di categoria, istituti culturali, con l'ASL e con gli altri Comuni della Zona Sociale n. 9 con cui Spoleto ha sottoscritto il "Patto locale per la lettura". Spoleto ottiene stabilmente dal 2017 la qualifica di ‘Città che legge’ , ossia da quando è stata istituita la qualifica che intende promuovere e valorizzare le amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Grazie alle attività della biblioteca Spoleto ha ottenuto più volte il finanziamento del CEPELL per la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura, l’ultima volta nel 2023 con il progetto “Leggiamo! Lo spazio condiviso della lettura”. È attualmente in fase di il progetto BIBL-YOU: giovani energie in biblioteca”, una serie di azioni, rivolte alla fascia d’età tra i 14 e i 35 anni, per favorire l’aggregazione e la partecipazione giovanile all’interno della biblioteca e finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Nell’ambito delle iniziative di promozione della lettura, la Biblioteca Carducci ha reso intendere omaggio ad alcune delle opere più influenti della musica e della cultura rock degli anni '60 e '70, considerandole come forme di stratificata “letteratura musicale”, veri palinsesti culturali di sofisticata complessità e impatto mitopoietico. Questi appuntamenti hanno fatto registrare favore e partecipazione. Nel maggio del 2023 è stato organizzato un evento-tributo a The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd  con i Lunatics cui ha fatto seguito, nel gennaio del 2024, un'altra iniziativa dedicata a Selling England by the Pound dei Genesis. Nel giugno del 2024 Spoleto ha ospitato il chitarrista dei Genesis Steve Hackett che si è donato al pubblico, di fronte ad un gremito Teatro Nuovo, in una lunga intervista-confessione sulla s toria dei Genesis e sul progressive. Dalla felicissima esperienza con lo speciale su The Dark Side of the Moon è nata l’idea di una mostra documentaria e collezionistica per raccontare attraverso rari materiali da collezione e documenti esclusivi, la storia dei Pink Floyd, una delle formazioni rock più iconiche di sempre, ripercorrendo la loro vicenda dalle prime esperienze live nel 1965 fino agli ultimi album, in un viaggio non solo tra le forme più influenti della cultura musicale ma tra i paradigmi linguistico-espressivi e le idee visuali che hanno plasmato una fetta importante del paesaggio culturale negli ultimi sessant’anni. La mostra, tra le più ricche e complete mai concepite, con 400 pezzi tra poster, vinili, musicassette, fotografie, riviste, autografi, programmi, flyers, locandine, intende ripercorre la straordinaria vicenda discografica, concertistica e iconografica della band, attraverso il patrimonio collezionistico del gruppo “The Lunatics”, collettivo di riferimento per lo studio e la conoscenza storica e filologica dei Pink Floyd, con materiale di estrema rarità proveniente da tutto il mondo, l’ingente materiale in esposizione su tre piani del seicentesco palazzo Mauri per consentire una esaustiva narrazione diacronica e sincronica dell’iconico percorso del gruppo e per esaltare la complessa tessitura sinestetica e transmediale dell’estetica floydiana. Oltre al materiale più direttamente riferentesi alle memorabilia sui Pink Floyd, la mostra prevede anche esposizioni di libri e pubblicazioni afferenti più in generale alla cultura musicale e visuale degli anni ‘60 e ‘70 e prevede una serie di incontri con autori e ricercatori del fenomeno.