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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Torino fu la prima tra le città italiane ad istituire nell'ultimo decennio del XIX secolo una Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea.

La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è tra i più antichi musei di arte moderna e contemporanea italiani. Le sue collezioni, con la biblioteca d’arte, la videoteca, l’archivio fotografico, il gabinetto disegni e stampe, il nucleo storico di dipinti e sculture dall’Ottocento alla fine del Novecento, oltre alla raccolta di arte povera, fanno della GAM uno dei più importanti musei civici d’arte moderna e contemporanea d’Italia.

Progettato da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti, giovani architetti ferraresi, l’edificio che attualmente ospita il museo, ultimato nel 1959, diviene subito simbolo e vetrina della cultura di Torino nel mondo, città che per prima in quegli anni seppe darsi il più originale e più moderno museo d’Europa.

Dopo una lunga chiusura negli anni Ottanta, l’edificio è stato riaperto al pubblico nel 1993, ma profondamente trasformato e in gran parte trasfigurato nella sua originalità architettonica.

Informazioni sullo stato della conservazione

Le condizioni di degrado in cui si trova oggi l'edificio, oggetto di intervento, sia esternamente che internamente, hanno portato necessariamente alla chiusura di alcuni spazi espositivi, della sala conferenze, della caffetteria, sia per ragioni di sicurezza che per ragioni di degrado degli spazi medesimi. Questo ha limitato la fruibilità dei servizi e spazi della Gam da parte del pubblico, in particolar modo per la chiusura completa del secondo piano, dettata dalla presenza di un consistente degrado dovuto allo sfondellamento dei solai in laterocemento. Il secondo piano, che ospita le collezioni dell'Ottocento, è inagibile e chiuso al pubblico dal dicembre 2018.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Gam Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea ospita circa 45.000 opere dall'Ottocento a oggi, tra dipinti, sculture,opere su carta, installazioni, video e fotografie. La Gam offre inoltre al pubblico una ricca programmazione: dalle grandi mostre di artisti italiani e internazionali fino alle ricerche più contemporanee dedicate ai giovani. La sede museale è aperta al pubblico da martedì a Domenica dalle 10 alle 18.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 751.180,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel perseguire l’obiettivo di giungere ad una riqualificazione generale della GAM mediante la realizzazione di un restauro filologico delle differenti componenti strutturali e architettoniche degli edifici, si ritiene essenziale dare corso ad un primo intervento mirato a riqualificare il volume architettonico che include i due scaloni a forbice, con rampanti liberi  collocati all’interno di uno spazio in origine luminoso privo di partizioni perimetrali, uno dei nodi compositivi fondanti dell’avveniristica architettura ideata dagli architetti Bassi e Boschetti.

L’assetto architettonico originale è oggi pressoché dissimulato da un involucro che ne cinge il perimetro, involucro costituito da pareti in pannelli di cartongesso e vetrate sorrette da telai in alluminio di colore nero. Gli ampi spazi circostanti gli scaloni, in origine vestiboli di accesso agli ambienti espositivi, sono stati drasticamente ridotti mediante la creazione di partizioni interne, tramezzi e superfetazioni che frammentano i volumi originali in piccoli ambienti ciechi, in parte occupati da tecnologie (UTA a servizio della climatizzazione dei piani), in parte locali di sgombero e settori di aree espositive ricavate acciecando le finestre e gli accessi alle terrazze sul fronte nord.

L’intervento prevede l’eliminazione delle pannellature cieche e di quelle vetrate che oggi delimitano le compartimentazioni che circoscrivono le scale, ripristinando, per quanto possibile, l’originaria impostazione architettonica e spaziale degli ambienti di accesso ai diversi piani espositivi. Contestualmente con il ripristino del vano scale, il primo lotto d’interventi comprende anche il recupero e il riallestimento di alcuni ambienti al secondo piano della manica principale, ove è storicamente allestita la sezione della pittura dell’800, oggi non agibile dal pubblico.

L'intervento infine include la riqualificazione edile ed impiantistica di due sale del secondo piano in modo da ripristinare, seppur parzialmente, l'agibilità di questa sezione espositiva e di consentirne la riapertura al pubblico.