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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il convento dei frati Minimi di San Francesco di Paola venne costruito fuori Porta Carini alla fine del XVI secolo. Con l'entrata in vigore del Regio decreto del 7 luglio 1866 di soppressione degli ordini religiosi e successiva confisca dei beni da parte dello Stato Italiano, l'intero monastero fu trasformato in caserma. Le decorazioni delle pareti, con soggetto sacro, furono nascoste.

Nell'antico refettorio del convento trasformato dai militari prima in teatro e poi in cinema, durante alcuni lavori di manutenzione ordinaria, è stato ritrovato, nascosto da vari strati di tinteggiatura, un grande dipinto suddiviso in tre scene che occupa l'intera parete di fondo del grande salone.

Sono rappresentati tre momenti della vita di Gesù Cristo, che hanno un particolare riferimento alla convivialità: le nozze di Cana, la moltiplicazione dei pani e dei pesci e la peccatrice che lava i piedi a Gesù a casa del fariseo.

Il dipinto, di grande impatto, risale alla seconda metà del XVII secolo.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il dipinto dopo un primo descialbo si presenta in un precario stato di conservazione; nella parte in cui sono raffigurate le nozze di Cana non è stato possibile completare il descialbo, perchè si rende necessario un preconsolidamento della pellicola pittorica particolarmente decoesa.

Nelle altre parti, invece, la pellicola pittorica si presenta coesa ma impoverita, con alcune lacune di medie dimensioni, soprattutto in prossimità di elementi metallici, che sono stati inseriti nella muratura probabilmente quando l'intero dipinto era celato.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Si prevede l'apertura al pubblico della Caserma il martedì ed il giovedì dalle 8:00 alle 13:00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 27.011,73 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Si procederà all'esecuzione di saggi per indagini diagnostiche e verrà effettuata una documentazione fotografica durante tutte le fasi di lavorazione: rimozione depositi superficiali parzialmente coerenti a mezzo di spugne sintetiche e pani di gomma; applicazione e rimozione bendaggio di sostegno e protezione su parti in pericolo di caduta, al fine di sostenere l'intonaco durante le operazioni di consolidamento, con velatino di garza e resina acrilica in soluzione.

Ristabilimento parziale della adesione e della coesione della superficie dipinta, propedeutico alle operazioni di consolidamento e pulitura nei casi di disgregazione e sollevamento della stessa con resine acriliche a base alcolica applicate a pennello con carta giapponese e siringhe.

Ristabilimento dell'adesione tra supporto  murario ed intonaco di supporto del dipinto, mediante iniezioni di adesivi riempitivi, inclusi gli oneri relativi alla preparazione del prodotto, alla stuccatura delle crepe.

Disinfezione mediante applicazione di biocida e rimozione meccanica di microrganismi autotrofi o eterotrofi.

Rimozione di depositi superficiali coerenti, quali polvere sedimentata, fissativi alterati e sostanze di varia natura sovrammessi al dipinto. Stuccatura e/o microstuccatura di cadute degli strati d'intonaco con malta a base di grassello di calce, propedeutica per la successiva fase di reintegrazione cromatica, successiva fratazzatura e revisione cromatica dei bordi, nei casi di stuccature di lacune di piccole dimensioni.

Stuccatura di cadute degli strati d'intonaco o di malte di allettamento, nei casi di lacune che per estensione e localizzazione non permettono una ricostruzione cromatica, inclusi i saggi per la composizione della malta idonea per colorazione e granulometria, simile a quella originale, successiva pulitura e revisione cromatica dei bordi, nei casi di stuccature di lacune di piccole dimensioni che interessano la superficie.

Velatura e reintegrazione tonale ad acquarello di cadute della pellicola pittorica e delle abrasioni, al fine di restituire l'unità di lettura cromatica dell'opera.

Successivamente si prevede di rimuovere tutti i depositi superficiali.