Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
A fine anno 2022 l'Ente ha ricevuto in donazione la Cappella di San Michele e diversi beni in essa contenuti. La stessa rappresenta un bene culturale sottoposto alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
La Cappella di San Michele sorge a sud della Villa Viarana, in San Maurizio Canavese.
La prima pietra a riedificazione della Cappella, risalente al Basso Medioevo e voluta da Giuseppe Viarana, fu posta il 31 marzo 1710.
La pianta di questo oratorio in stile Rococò è ellittica; la facciata volta verso nord ha un profilo ondulato, convesso al centro dove si aprono la porta di ingresso ed un finestrone lovato. Le pareti interne dell’edificio, in evidente condizione di degrado, sono suddivise da quattro paraste in finto marmo rosso e verde in altrettanti settori a loro volta partiti in tre zone. La volta è costituita da fascioni che si incontrano in una cornice quadrilobata con al centro lo Spirito Santo sotto forma di colomba.
L’apparato decorativo interno della Cappella è di grande interesse storico artistico: le pitture murali e su tela, le decorazioni plastiche e dorate sia in cartapesta che in malta, l’altare in scagliole policrome e arredi vari contraddistinti dalla grande qualità esecutiva sono ascrivibili alla metà del XVIII secolo. I tre dipinti eseguiti ad olio su tela sono opere eseguite dal pittore Alessandro Trono (1697/1781) della scuola di Beaumont.
Nella parte presbiteriale è collocata la pala d’altare settecentesca rappresentante la Vergine Assunta circondata dai Santi Giuseppe, Giacinto, Michele e Maurizio. La stessa è arricchita da una pregevolissima cornice lignea dorata. Gli altri due quadri ovali contrapposti collocati nella parte mediana della Cappella raffigurano entrambi San Maurizio: in uno è incoronato dagli angeli nell’altro è davanti a Massimiano prima della condanna a morte. L’imponente opera scultorea è ascrivibile alla mano dello scultore Stefano Maria Clemente (1719/1794).
La ricorrenza di elementi naturalistici nella decorazione rende questa cappella unica tre le chiese canavesane, trattandosi di tipologia ornamentale maggiormente legata agli interni delle ville. All’interno della cappella sono collocati quattro banchi curvilinei in legno, due con inginocchiatoio e seduta e due sono con inginocchiatoio.
Informazioni sullo stato della conservazione
La cappella versa in uno stato di grave degrado per cui necessita di un sistematico intervento di salvaguardia mediante la sistemazione della copertura, il restauro delle parti strutturali, pittoriche (quadri ed affreschi) nonché degli arredi fissi e mobili.
Il riuso funzionale dell’immobile, preceduto da un urgente, inderogabile ripristino del tetto, dovrà essere ricondotto ad un mirato progetto di recupero promosso dal Comune e finanziato, tra l’altro, anche con il ricorso a bandi attinenti a beni culturali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Per lo svolgimento dell'attività di promozione e di valorizzazione degli edifici di proprietà comunale, quali l’Antica Chiesa Plebana, la Cappella di San Rocco nonché la Cappella di San Michele oggetto del presente intervento, il comune ha sottoscritto apposito protocollo d’Intesa, in data 2 febbraio 2023, con l’Associazione Amici di San Maurizio.
Attualmente la cappella non è fruibile a un pubblico interessato, in quanto non riversa in condizioni di sicurezza e quindi deve essere prioritariamente restaurata.
I beni oggetti dell'attività di restauro verranno esposti, in attesa dell'ultimazione dei lavori e della riapertura della cappella, in altre strutture del Comune.