Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il polittico è costituito da una tavola centrale cuspidata terminante in un giglio e, ai due lati, da due tavolette cuspidate anch'esse terminanti in un giglio. La tavola centrale reca, inserita in una cornice ad arco trilobato, la Vergine con il Bambino,assisa su un trono a intarsi geometrici. Nella cuspide è raffigurato il Crocifisso con i Dolenti. Nelle tavolette laterali,in cornici ad arco acuto trilobato, si dispongono i santi Ubaldo, Giovanni Battista, Mariano, Giacomo. Nelle cuspidi sono raffigurate le sante Agnese e Caterina e due angeli.
Definito negli inventari come di scuola umbra,poi co- me di scuola umbro-senese,dal Lucarelli è stranamente considerato opera di Bene- detto Nucci,mentre non risulta citato dal Guardabassi. Attribuito in seguito a Guiduccio Palmerucci,lo Gnoli che ne curò il restauro e il trasferimento in Pinacoteca,lo ritenne opera di Pietro Lorenzetti sulla scorta di evidenti elemen ti derivati dall'arte senese.Ripresa la vecchia attribuzione,la Neri Lusanna ne anticipava l'esecuzione agli inizi della carriera del maestro per certi arcaismi di matrice giottesca che l'avrebbero datato ad un'epoca anteriore al 1320,non fosse stato per le chiare affinità stilistiche che lo legavano alla lorenzettiana Madonna e Santi della Pieve di Arezzo.La scoperta nel 1979del nome di Mello da Gubbio su una tavola attribuita tradizionalmente al Palmerucci,rimise in discussione l'attribuzione dell'intero 'corpus'.Stabilita la nascita dell'artista a una data vicina al 1285 sulla base di alcune fonti documentarie,la Garibaldi inseriva il Polittico nel 'corpus' di Mello e,assieme ad altre opere ascritte al maestro,lo poneva a riscontro dell'affresco con la Madonna e Quattro Santi del Palazzo dei Consoli,finora ritenuto del Palmerucci e datato 1342 per un documento che testimoniava di alcuni lavori eseguitivi a quella data da quest'ultimo.Ripreso in esame il problema dell'inizio dell'attivà dell'artista,la Neri Lusanna poneva in discussione la datazione agli anni quaranta-cinquanta delle opere di Mello considerate troppo innovative per un artista che a quell'epoca doveva già essere nel pieno della maturità.L'opera di Mello essendo ormai distinta da quella del Palmerucci,si poteva ritenere svincolata dalla documentazione relativa a quest'ultimo anche la datazione dell'affresco dei Consoli che la Neri Lusanna anticipava al 1337,anno in cui fu resa praticabile la cappella del Palazzo o al seguente.Il Polittico in esame,già avvicinato al Lorenzetti più antico,pur riconfermando la sua natura di opera giovanile,doveva essere spostato a una data più attardata anche in relazione alla pala lorenzettiana del Carmine datata 1329,la prima di ambito senese che proponesse figure intere nei laterali.-
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato di conservazione del polittico appare ad un’indagine puramente visiva in discreto stato. L’opera ha subito in precedenza un intervento di restauro che ha interessato sia il supporto che la superficie dipinta. Attualmente il supporto costituito dall’assemblaggio di più assi posizionate verticalmente e a loro volta incamottate con un supporto tessile, presenta una fenditura nella parte centrale probabilmente riconducibile ad assestamenti fisiologici del legno; le modanature di contorno sono in parte staccate dal supporto; sono presenti piccoli sollevamenti degli strati preparatori e della pellicola pittorica sparsi sull’intera superficie. Quest’ultima si presenta diffusamente interessata da reintegrazioni mimetiche eseguite nel precedente restauro, in alcuni punti invasive dal punto di vista estetico e della conservazione.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 dalle ore 15.00 alle ore 18.00