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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'area archeologica "Massaciuccoli romana" si divide in due complessi principali: in alto, sulla collina dove sorge anche la Pieve di San Lorenzo, i resti monumentali della villa; in basso lungo la via Pietra a Padule, l'"edificio con mosaico" diviso in due porzioni proprio dalla strada moderna.

Il progetto di scavo archeologico ha interessato il settore a monte della strada a partire dall'anno 2006, dopo che alcuni carotaggi e trincee esplorative attestarono la presenza nel sottosuolo di strutture e reperti di età romana. Il cosiddetto "edificio con mosaico" è noto dal 1932 quando, durante la costruzione della "Casa del Fascio" lungo la pedecollinare Via Pietra a Padule, emergono i resti in muratura di diversi ambienti e di un balneum con pavimenti a mosaico. La visione dell'edificio rimane parziale fino ai giorni nostri:si conosce infatti solo la porzione occidentale, in parte scavata negli anni '30, in parte ipoteticamente ricostruita dagli studiosi nel corso degli anni. Dal 2004 sono state intraprese diverse campagne di scavo che hanno permesso di raccogliere informazioni per poter pianificare, in modo mirato, un intervento esaustivo a completamento delle ricerche sull'area in oggetto, concretizzatosi nell'ultima campagna di scavo realizzatra tra la primavera 2011 e l'autunno 2012

Il padiglione espositivo Guglielmo Lera

I resti dell'edificio lungo via Pietra a Padule sono oggi protetti da una tensostruttura in vetro e acciaio a creare una sorta di padiglione espositivo che ne permette la fruizione ottimale e grazie ad essa godono di una visibilità che non hanno mai avuto dalla scoperta, nel 1932. Pannelli didattici accompagnano il visitatore lungo un percorso che racconta i momenti essenziali della storia dell'edificio.

I reperti

Speculare al padiglione espositivo e separata dal corso dell'asse viario principale, la struttura del nuovo museo insiste su parte dell'area di scavo, permettendo pertanto la salvaguardia in loco e contemporaneamente l'esposizione al pubblico delle fondamenta di parte della mansio.
All'interno, inoltre, è allestita la piccola selezione di reperti, testimonianza diretta di ciò che è stato portato in luce durante gli scavi a valle di Via Pietra a Padule.
I pochi ma significativi rinvenimenti ceramici (bucchero nero, ceramica a pasta grigia e a vernice nera), databili a partire dalla fine del VII-VI secolo a.C., attestano che l'area era frequentata anche prima che l'edificio fosse costruito.

Informazioni sullo stato della conservazione

Al momneto è in corso uno stato di degrado prodotto in questi anni dalle infiltrazioni di acqua in alcune parti del monumento, sono necessari di interventi di estrema urgenza, necessari ad evitare il definitivo crollo delle strutture antiche e a rendere nuovamente possibile la fruizione pubblica dei padiglioni archeologici.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

l'apertura del padiglione espositivo è garantita - su richiesta - per gruppi, comitive organizzate o scolaresche.

I resti all'aperto sono fruibili 24 ore su 24.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 12.565,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede mirati interventi di restauro conservativo alle strutture dell’edificio romano (I-III secolo d.C.) di via Pietra a Padule a Massaciuccoli (Massarosa, LU), e in particolare quelle protette dal padiglione inaugurato nel 2016. Stante l’avanzato stato di degrado prodotto in questi anni dalle infiltrazioni di acqua in alcune parti del monumento, si tratta di interventi di estrema urgenza, necessari ad evitare il definitivo crollo delle strutture antiche e a rendere nuovamente possibile la fruizione pubblica dei padiglioni archeologici.

Di concerto con la competente Soprintendenza, il progetto si propone di interrompere il progressivo degrado delle strutture antiche agendo essenzialmente su due fronti:

  1. interventi di restauro conservativo affidati a professionisti del settore: si tratta di interventi di una certa complessità, considerate le caratteristiche costruttive dei muri antichi, che in questo edificio non facevano uso di malta.

  2. ripristino del sistema di drenaggio delle acque, il cui malfunzionamento in questi anni è da riconoscere come principale causa dell’attuale situazione. A tale scopo saranno ripuliti dalla terra e dai detriti che attualmente li ostruiscono i canali che corrono intorno al padiglione, saranno sostituite le attrezzature di sollevamento elettromeccanico delle acque e sarà garantita una regolare manutenzione dell’intero sistema.

Con un intervento relativamente poco oneroso, ma richiedente specifiche professionalità, sarà dunque possibile restituire alla fruizione pubblica il padiglione, al momento chiuso per impedire di accelerare il degrado del patrimonio e tutelare la stessa incolumità dei visitatori.

Attraverso gli interventi previsti dal progetto si intende ripristinare le parti dell’edificio ormai perdute, risolvere con urgenza le situazioni più critiche di crollo in corso delle strutture antiche, scongiurandone la perdita definitiva, e rallentare i processi di degrado e formazione della vegetazione. L’obiettivo è garantire la conservazione di un importante sito rurale di epoca romana, al momento messo a rischio da crolli e disfacimento, rendendone nuovamente possibile la comprensione e la fruizione da parte del pubblico.

Inoltre i fruitori dell’area archeologica fino al 2016 contava oltre 10.000 visitatori rilevati all’anno. Beneficiari indiretti saranno le attività turistico-ricettive, che vedranno restituito all’offerta del comune un importante punto di interesse storico-culturale e le associazioni e gli enti che si occupano di valorizzazione e tutela dell’ambiente del lago di Massaciuccoli.

il numero di beneficiari potenziali si può calcolare in Oltre 10.000 utenti

gli Enti coinvolti sono il Comune di Massarosa;

Soprintendenza Archeologia, Beni Architettonici e Paesaggio per le Province di Lucca e Massa Carrara.