I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Straordinaria testimonianza della storia e dell’arte italiana, il complesso museale di Palazzo Ducale è tra i più prestigiosi beni culturali del sito UNESCO di “Mantova e Sabbioneta”. Definita come “città-palazzo” in virtù della sua articolata configurazione spaziale, la reggia è un vasto palinsesto architettonico che occupa una superficie di circa 35.000 mq con oltre 1.000 ambienti. La famiglia Gonzaga ne fece la propria residenza dal 1328 al 1707. Oggi come in passato, in virtù del suo prestigio, Palazzo Ducale costituisce un formidabile collettore di opere d’arte ed eventi culturali. Come scrisse Torquato Tasso, uno dei tanti artisti che soggiornarono a Mantova - da Pisanello a Mantegna, da Giulio Romano a Rubens, da Monteverdi ad Antonio Vivaldi - “questa è una splendida città, degna c’un si muova mille miglia per vederla”.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 6.551,40 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il disegno consiste in uno “studio di restauro della facciata” – come dichiara lo stesso titolo  in alto a sinistra – scaturito dalle tracce risultanti dai primi sondaggi murari: l’intervento attuato da Patricolo sulle facciate del Palazzo del Capitano e della vicina Magna Domus a cavallo tra XIX e XX secolo consistette infatti in un ripristino dell’aspetto rinascimentale dei due edifici, profondamente alterato nel corso del Settecento per esigenze d’uso di questa parte della reggia. Le scelte operative trovarono nel dipinto di Domenico Morone “La cacciata dei Bonacolsi” – poi acquistato dallo Stato per lo stesso Palazzo Ducale, e oggi allestito in Castello – una fonte di ispirazione. Nel disegno l’architetto ipotizza la rimozione delle finestre settecentesche, disposte su due ordini al piano nobile dell’edificio, e la ricostruzione delle aperture quattrocentesche, proprio sulla scorta della testimonianza offerta dal dipinto. I lavori di restauro si conclusero nel 1906.

Obiettivo di Palazzo Ducale è quello di restaurare il disegno al fine di poterlo esporre in una apposita sezione dedicata alla storia del museo, ossia delle trasformazioni, restauri e principali attività che hanno segnato la vita del complesso gonzaghesco dall’esaurirsi della sua funzione di residenza governativa. Si prevede di allestire tale sezione nei nuovi ambienti di accoglienza del pubblico in fase di progettazione a pianterreno del Palazzo del Capitano, oggetto stesso del disegno in questione.

Il disegno, di grande formato, è realizzato a china, inchiostro azzurro e acquerello su carta incollata su tela, a sua volta fissata a un telaio ligneo a doppia traversa. Pessimo lo stato di conservazione: l’opera – mai restaurata – mostra infatti depositi superficiali, pieghe, lacerazioni e lacune diffuse, oltre a gore e macchie di varia entità. Tra le principali operazioni dell’intervento previsto si evidenziano: lo smontaggio dell’opera dal telaio, la preliminare pulitura a secco, il distacco della carta bruna che sormonta ai margini il disegno, il distacco dell’opera dalla foderatura in tela, il trattamento di pulitura, quindi di stabilizzazione chimica, deacidificazione e ossido-riduzione. Alla fase di restituzione estetica finale seguirà una valutazione delle possibilità di conservazione ed esposizione dell’opera, che si prevede di montare su un nuovo pannello alveolare e di proteggere con adeguata cornice dotata di vetro museale.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Sostegno al Palazzo Ducale di Mantova, istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società mantovana, italiana, europea e internazionale e del suo sviluppo. Aperto al pubblico, compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità: le acquisice, le conserva, le comunica e le espone a fini di studio ovvero educazione e ne promuove la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica.

Tutela, gestisce e valorizza le proprie collezioni comprensive di beni archeologici, storico-artistici, architettonici, paesaggistici e naturali, mediante lo studio e la ricerca promuovendone il godimento pubblico e la fruizione.

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto: La stampa è opera di Giorgio Ghisi e riprende il celeberrimo Giudizio Universale dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina. L'artista mantovano Ghisi è concordemente stimato come uno dei massimi incisori italiani del XVI secolo. David Landau lo giudicò «one of the most proficient engravers of the Italian renaissance, a craftsman whose skilles were probably unparalleled South of the Alps during the second half of the sixteenth century» (Landau 1986), mentre Giorgio Marini lo definì «certo il principale incisore italiano della generazione successiva a Marcantonio Raimondi» (Marini 1998, p. 329). Giorgio Ghisi lavorò in Italia e nelle Fiandre e il suo capolavoro è il Giudizio Universale, del quale è emersa una tiratura inedita, sinora sconosciuta agli studi, che Palazzo Ducale di Mantova desidera acquisire per restituirla alla pubblica fruizione. Si tratta di una stampa a dieci fogli, di formato irregolare, nella tiratura curata a Roma, agli inizi del XVII secolo, da Giuseppe De Rossi: una tiratura supposta dalla critica ma sinora ignota.
DESCRIZIONE INTERVENTOL'intervento consiste nell'acquisizione della stampa, della quale dovrà successivamente seguire un intervento conservativo, ai fini dell'esposizione in Palazzo Ducale, a Mantova.