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Attività principali dell'istituzione

  • Tutela e valorizzazione dei beni culturali presenti nelle collezioni civiche e sul territorio;
  • valorizzazione e promozione dell’arte incisoria;
  • attività espositiva volta a diffondere la conoscenza della grafica d’arte, dell’arte locale e degli sviluppi più recenti  dell’arte contemporanea;
  • ricerca e studio della storia dell’arte;
  • educazione e divulgazione della cultura artistica.

Ospitato nell’antica sede del complesso conventuale delle suore Cappuccine, il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo conserva oltre 15.000 pezzi tra dipinti, sculture, disegni e opere di arte grafica.
La collezione museale si compone di un corpus di arte antica (XIII – XIX secolo), in cui sono da segnalare le presenze del bagnacavallese Bartolomeo Ramenghi, di Girolamo Marchesi da Cotignola, di Andrea Lilio e del pittore tardo-manierista Ferraù Fenzoni; una sezione di arte moderna e contemporanea (dal XX secolo ad oggi), che presenta autori locali (tra cui Edgardo Saporetti, Giuseppe Rambelli, Giuseppe Bartoli, Giulio Ruffini, Sonia Micela) affiancati da personalità note a livello nazionale e internazionale come Virgilio Guidi, Remo Brindisi ed Ernesto Treccani. Completano la collezione un nucleo di sculture di importanti artisti del Novecento come Medardo Rosso, Giacomo Manzù, Tullio Figini, Giovanni Prini e Lello Scorzelli; il corpus di opere dell’artista bagnacavallese Enzo Morelli.
Di primaria importanza sotto un punto di vista qualitativo e quantitativo è il patrimonio grafico conservato presso il Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne. Nel fondo antico compaiono nomi del calibro di Albrecht Dürer, Stefano della Bella, William Hogarth; mentre il nucleo contemporaneo conserva quasi 13.000 fogli di oltre 1.500 artisti, che il Museo promuove attraverso diverse iniziative legate all’incisione, ultima tra tutte la realizzazione di un innovativo portale che rende accessibili le opere online (www.repertoriobagnacavallo.it).
L’attività di valorizzazione e promozione della collezione è portata avanti dal Museo garantendo l’accesso alle opere (il percorso espositivo è stato oggetto di un riallestimento nel 2011 per quanto riguarda la sezione antica, e nel 2017 per la sezione moderna) e ai depositi per motivi di studio. 

Sito web: www.museocivicobagnacavallo.it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 25.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nei prossimi mesi la zona espositiva dedicata alla collezione permanente del Museo Civico delle Cappuccine sarà interessata da alcuni interventi strutturali che riguarderanno gli impianti.

A seguito della necessaria chiusura al pubblico si procederà ad un ripensamento e a un successivo intervento di riallestimento delle opere esposte nelle sezioni dedicate all'arte contemporanea, con particolare attenzione alle ultime acquisizioni, per le quali è ipotizzabile una campagna di nuovi acquisti.

Saranno quindi necessari interventi di adeguamento degli spazi espositivi  e dovranno essere realizzati nuovi materiali didattici per accompagnare la visita e sarà forse inoltre necessario acquisire eventuali strumentazioni necessarie per la corretta consevazione delle opere esposte.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

In collaborazione con il MAOV - Museo d’Arte Orientale di Venezia riprende il percorso espositivo, che ha caratterizzato il Museo delle Cappuccine negli scorsi anni, dedicato alla valorizzazione della storia delle tecniche incisorie attraverso il racconto del lavoro di grandi maestri.
Dopo le fortunate mostre incentrate sui più noti cicli artistici di Chagall, Klinger, Goya e Dürer, si intende realizzare un approfondimento sulla storia delle più famose scuole xilografiche giapponesi che a partire dal 1600 avviarono un percorso che a metà del 1800 portarono alla notorietà, anche in Europa, artisti come Hokusai, Hiroshige e Utamaro, le cui opere ispirarono lo stile e i lavori delle avanguardie e della pittura europea.
Nel percorso costruito specificamente per il nostro museo sarà possibile ammirare a fianco di alcune delle più iconiche immagini Ukiyo-e anche oggetti e abiti che contestualizzano l’ambiente in cui queste si svilupparono.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La mostra intende presentare alcuni lavori storici di ERON a fianco delle sue ultime produzioni, su tela e su altri supporti, contemporaneamente si intende realizzare anche un intervento su un muro della città, per lasciare un segno durevole visibile anche fuori dagli spazi espositivi.

Considerato oggi uno dei principali street artist italiani ERON, formatosi all’accademia di Belle Arti di Urbino cresce nella scena underground di Rimini realizzando alcuni noti “muri” che a partire dagli anni ‘90 hanno caratterizzato il paesaggio urbano del capoluogo riminese. Nel 2010 è autore di quello che è considerato il primo e ad oggi unico intervento di street art in un luogo di culto: la decorazione della volta della chiesa di San Martino in Riparotta. Fin dall’inizio degli anni 2000 ha applicato la sua tecnica oltre che sui muri anche sulle più tradizionali tele, realizzando opere che sfruttano in maniera sorprendente le caratteristiche della pittura a bomboletta. Negli anni il suo lavoro si è incentrato su temi molto sensibili quali l’immigrazione e il rispetto per i diritti, raccontati con una sottotraccia di amara ironia e affiancandoli ad opere in cui sono rappresentati paesaggi “della mente”. Un’altra caratteristica dei suoi dipinti, sia su tela che su altre superfici, è quella di lavorare sulla pareidolia, la capacità del nostro cervello di ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Sulla scia della ricerca storico-artistica relativa all'artista bagnacavallese Edgardo Saporetti portata avanti dal Museo Civico delle Cappuccine e della conseguente mostra "Edgardo Saporetti. Sguardo sul tramonto dell’Ottocento" allestita nel 2010, il Museo intende acquisire un'opera pittorica di Edagrado Saporetti per meglio rappresentare nelle proprie collezioni permanenti l'attività artistica di questo personaggio che si si sta rivelando come una figura chiave della cultura artistica della Bagnacavallo tra Ottocento e Novecento, in grado di inserirsi nei più aggiornati ambienti culturali italiani (Napoli, Roma, Firenze) ed europei (Londra). 

L’ARTISTA

Figlio del pittore Pietro Saporetti, Edgardo (Bagnacavallo 1865 – Bellaria 1909) si forma all’Accademia di Ravenna con Arturo Casadei. Sin dagli inizi consegue riconoscimenti, e vince un pensionato artistico per frequentare l’Accademia di Roma, dove avrà l’occasione di inserirsi nell’ambiente artistico della capitale. Dal 1889 al 1894 è a Napoli dove frequenta lo studio di Domenico Morelli. Rientrato a Roma apre la sua galleria d’arte “Salon Saporetti”, che chiuderà qualche anno dopo oppresso dai debiti. Nel 1898 si reca a Londra, dove lavora per Faustin Betbeder, titolare di un noto studio di cromolitografia. Nel 1903 risulta essere a Firenze, dove prende parte al concorso Alinari per l’illustrazione del Paradiso dantesco e ottiene l'incarico di professore aggiunto di Disegno di figura all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1910, ad un anno dalla sua morte, verrà ricordato con la mostra “Esposizione postuma dei quadri di Edgardo Saporetti” organizzata dalla Società di Belle Arti fiorentina.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 12.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento andrà a sostenere il progetto espositivo dedicato ad Albrecht Dürer in programma per la stagione autunnale e invernale 2019/2020, gli eventi culturali ad esso connessi (visite guidate, laboratori, incontri e conferenze) e la realizzazione del catalogo.

La mostra ripercorrerà l’attività grafica di Albrecht Dürer con incisioni provenienti da diverse istituzioni museali e da collezioni private italiane, proseguendo così un filone di ricerca e di valorizzazione del linguaggio dell’incisione che il Museo Civico delle Cappuccine sta perseguendo da alcuni anni, inserendosi in continuità con le recenti mostre “Il villaggio di Chagall. Cento incisione da Le anime morte” (2016), “Goya. Follia e ragione all’alba della modernità” (2017) e “Max Klinger. Inconscio, mito e passioni alle origini del destino dell’uomo” (2018).
Maestro indiscusso nell'arte calcografica e xilografica, Dürer rappresenta un capitolo fondamentale e imprescindibile nella storia dell'arte dell'incisione, sia per quanto riguarda la perfezione tecnica cui giunge nel suo percorso artistico, sia per lo stile delle sue opere, caratterizzate da una proficua sintesi tra arte italiana rinascimentale e tradizione nordica.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento andrà a sostenere le mostre in programma per la stagione autunnale e invernale 2018, gli eventi culturali a essi connessi (visite guidate, laboratori, performance) e la realizzazione dei cataloghi:

  • Max Klinger. L’opera grafica.
    Il Museo delle Cappuccine continua, dopo le mostre di grafica dedicate a Marc Chagall (2016) e a Francisco Goya (2017), a celebrare la produzione dei grandi maestri dell’incisione. La mostra presenterà al pubblico un’ampia selezione delle opere su carta e delle visioni oniriche dell’artista tedesco Max Klinger, che ponendosi sulla scia del simbolismo ha anticipato per molti versi le poetiche espressionista e surrealista.
    Informazioni sulla fruizione e orari di apertura: 
    Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, via Vittorio Veneto 1/a – 48012 Bagnacavallo (RA)
    Dal 15 settembre 2018 al 13 gennaio 2019. Martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19.
  • Personale di Francesco Diluca.
    Nella suggestiva cornice dell’Antico Convento San Francesco, l’artista milanese presenta le sue sculture antropomorfe e installazioni altamente evocative, realizzate per la maggior parte in materiale metallico. Prevista nel periodo espositivo una performance a cura di Francesco Diluca, durante la quale un’opera appositamente realizzata sarà combusta per sottolineare la transitorietà e trasformazione insita nella materia.
    Informazioni sulla fruizione e orari di apertura:
    Antico Convento di San Francesco, via Luigi Cadorna n. 10 – 48012 Bagnacavallo (RA)
    Dal 22 settembre al 4 novembre 2018.
    Da martedì a domenica dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi anche dalle 10 alle 12.


NOTE Intervento archiviato