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Raccolta realizzata a seguito della Risoluzione n. 136/2017 dell'Agenzia delle Entrate

Attività principali dell'istituzione

La Fondazione Federico Zeri è un centro di ricerca e di alta formazione che promuove lo studio e la conoscenza della storia dell’arte.

La biblioteca e la straordinaria fototeca destinate da Federico Zeri all’Università di Bologna, si sono arricchite negli anni con nuove donazioni di importanti raccolte fotografiche e librarie che hanno incrementato il patrimonio, oggi composto da oltre 450.000 fotografie, 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta.

Obiettivo della Fondazione è rendere sempre più accessibile questo patrimonio proseguendo nella digitalizzazione del materiale fotografico, organizzando seminari, incontri e convegni aperti al pubblico e attività di formazione specialistica.

La Fondazione si sostiene grazie al contributo dell’Università di Bologna, a erogazioni liberali di privati e finanziamenti pubblici.
L’obiettivo della raccolta fondi è quello di proseguire queste attività:

  • catalogazione informatizzata della fototeca e incremento della banca dati online, considerato il più importante repertorio sull’arte italiana presente nel web
  • formazione per studenti e giovani studiosi
  • iniziative culturali
  • pubblicazioni scientifiche
  • incremento della biblioteca e dell’archivio fotografico garantendo la conservazione e la valorizzazione dei nuovi fondi

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 400,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Incremento del patrimonio librario della Biblioteca Zeri e interventi di restauro e conservazione dei volumi.

Attraverso acquisti mirati e selezionati viene garantito il costate aggiornamento della biblioteca, necessario per ampliare le risorse a disposizione di studenti e studiosi e arricchire le possibilità di ricerca. Vengono inoltre attivati restauri su singoli volumi, o raccolte, per garantirne la conservazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il corso Federico Barocci da Urbino all’Europa: il suo tempo, il suo lascito, si inserisce nel solco di una serie di Summer School residenziali nelle Marche, destinate a 25 studenti, promosse dalla Fondazione Federico Zeri con l’intento di approfondire temi legati alla storia dell’arte marchigiana di riflesso internazionale. I programmi prevedono lezioni frontali integrate da visite a monumenti, musei, centri urbani in stretta collaborazione con le istituzioni locali.
Il tema di quest’anno, strettamente legato alla mostra su Federico Barocci ospitata al Palazzo Ducale di Urbino, si connette alla campagna di ricerche sull’attività dell’artista promossa dall’Università di Urbino. Poter ragionare sulla produzione artistica, il contesto e il lascito di Barocci davanti alle sue opere e proprio a Urbino, teatro della vita e dell’attività dell’artista, costituisce un’occasione formativa unica e al tempo stesso la più caratterizzante del profilo metodologico e critico dello storico dell’arte.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 200,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Federico Zeri ha un consolidato programma di attività e progetti legati alla conservazione, catalogazione e valorizzazione della biblioteca (attualmente oltre 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta) e della fototeca di storia dell’arte (attualmente oltre 450.000 fotografie, di cui oltre 200.000 disponibili online). L'archivio fotografico, oltre al Fondo Zeri, comprende importanti raccolte acquisite nel tempo da storici dell’arte, studiosi, collezionisti, fotografi. L’obiettivo è rendere disponibili questi materiali, preziosi e inediti per la ricerca storico artistica, attraverso l’innovativa banca dati online della Fondazione Zeri.
La Fondazione promuove inoltre un’intensa attività di formazione specialistica ed editoriale a partire dallo studio del proprio patrimonio fotografico e librario con l’obiettivo di contribuire all’aggiornamento della ricerca negli ambiti della storia dell’arte italiana, degli archivi fotografici e banche date del patrimonio artistico, delle digital humanities.  

Questa raccolta fondi contribuisce a finanziare le seguenti attività:

  • Biblioteca: incremento del patrimonio librario e interventi di restauro e conservazione
    La Biblioteca Zeri è una biblioteca di Storia dell'arte a carattere specialistico. Nata alla fine degli anni Quaranta del Novecento, rispecchia il percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri, per questo è stata preservata nel suo assetto originario, come una Biblioteca d'Autore. Il sistema di collocazione e catalogazione dei volumi consente di non scorporare il fondo originario e di aggiungere le nuove acquisizioni.
  • Archivio fotografico: conservazione e condizionamento dei materiali, gestione, catalogazione informatizzata e valorizzazione dei diversi fondi
    Tra gli obbiettivi principali della Fondazione Zeri vi è l'incremento del catalogo online, una delle risorse più importanti per la ricerca storico-artistica presente nel web. 
  • Formazione specialistica 
    Seminari, summer school, convegni e corsi di storia dell’Arte.
  • Ricerca nel campo delle digital humanities, attraverso la partecipazione a gruppi internazionali, per la creazione di forme e tecnologie innovative destinate al censimento, informatizzazione, gestione, condivisione di banche dati e archivi digitali di storia dell’arte (progetto PHAROS – consorzio internazionale dei 14 archivi fotografici più importanti al mondo; progetto Artchives – Centro di ricerca per la storia della storia dell’Arte; Europeana)
  • Pubblicazioni scientifiche 
  • Iniziative di alta divulgazione: presentazioni, rassegne, conferenze.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 10.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

 

Si tratta di un progetto editoriale che prevede una moderna edizione commentata, sinora mai realizzata, delle Vite degli artisti pubblicate dal pittore romano Giovanni Baglione nel 1642. Oltre duecento biografie di pittori, scultori, architetti, decoratori e incisori di tutt’Italia e non solo, attivi a Roma tra il secondo Cinquecento e la prima metà del Seicento, accompagnate da un corredo di note scientifiche, comprensive di riferimenti bibliografici aggiornati alle singole opere menzionate, e con apparati bibliografici, onomastici e toponomastici. Un’impresa di ricerca e diffusione delle conoscenze che avrà senza dubbio una vasta circolazione in Italia e all’estero, nell’ambito di università, collezioni e musei pubblici e privati.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 20.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la catalogazione informatizzata di alcuni nuclei della fototeca personale di Anna Ottani Cavina, recentemente acquisita dalla Fondazione Federico Zeri.  

Professore emerito all'Università di Bologna e presidente onorario della Fondazione Federico Zeri, la storica dell'arte ha donato alla fondazione 18.000 fotografie, raccolte nel corso degli anni come strumento di studio e ricerca.
I nuclei più importanti riguardano il Seicento caravaggesco e i Carracci, la pittura e la grafica del Settecento, la decorazione d'interni, la persistenza dell'antico, il paesaggio.
Le fotografie (soprattutto gelatine ai sali d'argento e fotocolor) sono spesso annotate sul verso dalla studiosa. Sono state commissionate direttamente a professionisti o provengono dagli archivi delle soprintendenze, di musei italiani e stranieri o dal Gabinetto Fotografico Nazionale.
All'interno dei fascicoli, sono presenti anche appunti, annotazioni, corrispondenza, che riportano informazioni essenziali per la ricerca storico-artistica.

L’eccezionalità di questa raccolta è costituita dal fatto che i materiali illustrano temi e aree (la scuola emiliana del Seicento, l'età neoclassica, la pittura di paesaggio e la grafica settecentesca), per le quali la documentazione di Federico Zeri è meno rappresentativa e dunque sono particolarmente preziosi e complementari alla Fototeca Zeri.

L'obiettivo della raccolta fondi è il riordino, la mappatura, la descrizione archivistica, la digitalizzazione, la catalogazione e la pubblicazione online di 3.600 fotografie relative al territorio emiliano romagnolo (in particolare le provincie di Bologna e Ravenna). Molte sono inedite e raffigurano opere di difficile reperimento.
I materiali arricchiranno il catalogo online della Fondazione Zeri per farlo diventare sempre di più un punto di riferimento anche per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico dell'Emilia Romagna.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 2.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Federico Zeri ha un consolidato programma di attività e progetti legati alla conservazione, catalogazione e valorizzazione della biblioteca (attualmente oltre 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta) e della fototeca di storia dell’arte (attualmente oltre 360.000 fotografie, di cui 170.000 disponibili online) che oggi, oltre al Fondo Zeri, comprende altre importanti raccolte acquisite nel tempo da storici dell’arte, studiosi, collezionisti, fotografi. L’obiettivo è rendere disponibili questi materiali, preziosi e inediti per la ricerca storico artistica, attraverso l’innovativa banca dati online della Fondazione Zeri.
La Fondazione promuove inoltre un’intensa attività di formazione specialistica ed editoriale a partire dallo studio del proprio patrimonio fotografico e librario con l’obiettivo di contribuire all’aggiornamento della ricerca negli ambiti della storia dell’arte italiana, degli archivi fotografici e banche date del patrimonio artistico, delle digital humanities.  

Questa raccolta fondi contribuisce a finanziare le seguenti attività:

  • Incremento del patrimonio librario e interventi di restauro e conservazione
    La Biblioteca Zeri è una biblioteca di Storia dell'arte a carattere specialistico. Nata alla fine degli anni Quaranta del Novecento, rispecchia il percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri che ne curò personalmente la progettazione all'interno della sua villa di Mentana. È stata preservata nel suo assetto originario come una Biblioteca d'Autore. Per questo è stato scelto un sistema di collocazione che consente di non scorporare il fondo originario e di aggiungere le nuove acquisizioni.
  • Conservazione e condizionamento dei materiali fotograficiGestione, catalogazione informatizzata e valorizzazione dei diversi fondi fotografici
    La Fondazione ha condizionato l'archivio fotografico di Federico Zeri. Per assicurare la conservazione a lungo termine ha trasferito le fotografie in contenitori e materiali a norma. Obiettivo del progetto è quello di estendere questo intervento all'intero Fondo Zeri e ai nuovi fondi fotografici. Verranno acquistate cartelle, scatole, buste, cassettiere rispondenti alle norme internazionali per la conservazione dei materiali.
  • Formazione specialistica 
    Seminari, summer school, convegni, corsi sulla storia dell’Arte.
  • Ricerca nel campo delle digital humanities, attraverso la partecipazione a gruppi internazionali, per la creazione di forme e tecnologie innovative destinate al censimento, informatizzazione, gestione, condivisione di banche dati e archivi digitali di storia dell’arte (progetto PHAROS – consorzio internazionale dei 14 archivi fotografici più importanti al mondo; progetto Artchives – Centro di ricerca per la storia della storia dell’Arte; Europeana)
  • Pubblicazioni scientifiche promosse dalla Fondazione
  • Eventi culturali di alta divulgazione (presentazioni, rassegne, conferenze).


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 9.600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Firenze-Londra 1900, idee diverse per una storia dell’arte sulle opere: Bernard Berenson, Herbert Horne, Roger Fry
Corso di alta formazione del ciclo Il Mestiere del conoscitore
a cura di Andrea De Marchi e Elisa Camporeale

Bologna-Firenze, 20-23 settembre 2022

Nel 2015 la Fondazione Federico Zeri ha inaugurato un ciclo di seminari dal titolo Il mestiere del conoscitore all’interno del suo programma di formazione specialistica. Curati da esperti di chiara fama, i corsi vedono la partecipazione, nel corpo docenti, dei maggiori specialisti al mondo dei periodi storico artistici e dei temi affrontati.
L’obiettivo di questi corsi, rivolti a laureati, dottorandi e specializzandi e complementari rispetto alla didattica universitaria ordinaria, è quello di approfondire il metodo storico filologico, fondante per la storia dell’arte e cruciale per il destino della disciplina. Intrinseco all’attività di Federico Zeri e all’identità stessa della Fondazione a lui dedicata, questo approccio alle opere e alla ricerca necessita di essere trasmesso alle nuove generazioni di studiosi.

Dopo aver indagato figure cardine e relativi contesti, da Roberto Longhi e i suoi allievi a Giorgio Vasari, Federico Zeri e Wilhelm Bode, l’edizione del corso Il Mestiere del Conoscitore del 2022 è stata dedicata a tre protagonisti della connoisseurship anglosassone che contribuirono profondamente alla riscoperta e allo sviluppo degli studi sull’arte del Rinascimento italiano, in particolare fiorentino: Roger Fry, Herbert Horne e Bernard Berenson. L’obiettivo del corso è stato quello di indagare come questi tre studiosi, nei propri studi individuali ma soprattutto nel rapporto dialettico che essi ebbero tra di loro e con altri interessanti comprimari attivi negli stessi anni, contribuirono allo sviluppo di una nuova forma di connoisseurship e all'affermazione di una moderna storia dell'Arte. Una disciplina che partendo dalla considerazione dei valori formali e stilistici dell'opera allargasse la propria analisi anche ad altri aspetti: lo studio delle tecniche artistiche per Fry, lo studio archivistico per Horne e la codifica di un lessico per la classificazione attributiva per Berenson.

Rispetto alle iniziative passate dello stesso ciclo, l’edizione di quest’anno è guidata dall'esigenza di costruire una proposta formativa più aperta al territorio, che consenta ai partecipanti un contatto diretto con le opere e con i contenitori che le conservano. Il seminario si è tenuto alla Fondazione Federico Zeri di Bologna nelle prime due giornate e a Firenze nelle ultime due, con un denso programma di lezioni frontali e visite a musei/istituzioni culturali (Villa La Pietra - New York University Florence, Museo Bardini - Firenze, Auditorium Innovation Center - Fondazione CR Firenze). 

Hanno partecipato al corso 30 giovani laureati in discipline umanistiche, dottorandi, operatori del settore, scelti sulla base del loro curriculum e dell'aderenza dei propri studi agli argomenti trattati.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 18.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Federico Zeri ha un consolidato programma di attività e progetti legati alla conservazione, catalogazione e valorizzazione della biblioteca (attualmente oltre 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta) e della fototeca di storia dell’arte (attualmente oltre 360.000 fotografie, di cui 170.000 disponibili online) che oggi, oltre al Fondo Zeri, comprende altre importanti raccolte acquisite nel tempo da storici dell’arte, studiosi, collezionisti, fotografi. L’obiettivo è rendere disponibili questi materiali, preziosi e inediti per la ricerca storico artistica, attraverso l’innovativa banca dati online della Fondazione Zeri.
La Fondazione promuove inoltre un’intensa attività di formazione specialistica ed editoriale a partire dallo studio del proprio patrimonio fotografico e librario con l’obiettivo di contribuire all’aggiornamento della ricerca negli ambiti della storia dell’arte italiana, degli archivi fotografici e banche date del patrimonio artistico, delle digital humanities.  

Questa raccolta fondi contribuisce a finanziare le seguenti attività:

  • Incremento del patrimonio librario e interventi di restauro e conservazione
    La Biblioteca Zeri è una biblioteca di Storia dell'arte a carattere specialistico. Nata alla fine degli anni Quaranta del Novecento, rispecchia il percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri che ne curò personalmente la progettazione all'interno della sua villa di Mentana. È stata preservata nel suo assetto originario come una Biblioteca d'Autore. Per questo è stato scelto un sistema di collocazione che consente di non scorporare il fondo originario e di aggiungere le nuove acquisizioni.
  • Conservazione e condizionamento dei materiali fotograficiGestione, catalogazione informatizzata e valorizzazione dei diversi fondi fotografici
    La Fondazione ha condizionato l'archivio fotografico di Federico Zeri. Per assicurare la conservazione a lungo termine ha trasferito le fotografie in contenitori e materiali a norma. Obiettivo del progetto è quello di estendere questo intervento all'intero Fondo Zeri e ai nuovi fondi fotografici. Verranno acquistate cartelle, scatole, buste, cassettiere rispondenti alle norme internazionali per la conservazione dei materiali.
  • Formazione specialistica 
    Seminari, summer school, convegni, corsi sulla storia dell’Arte.
  • Ricerca nel campo delle digital humanities, attraverso la partecipazione a gruppi internazionali, per la creazione di forme e tecnologie innovative destinate al censimento, informatizzazione, gestione, condivisione di banche dati e archivi digitali di storia dell’arte (progetto PHAROS – consorzio internazionale dei 14 archivi fotografici più importanti al mondo; progetto Artchives – Centro di ricerca per la storia della storia dell’Arte; Europeana)
  • Pubblicazioni scientifiche promosse dalla Fondazione
  • Eventi culturali di alta divulgazione (presentazioni, rassegne, conferenze).


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede da un lato l’organizzazione di una Summer school nell’estate del 2019 in archiviazione digitale delle fototeche d’arte, dall’altro l’inizio della catalogazione del fondo Supino nella Fototeca del Dipartimento delle Arti, operazione che potrebbe beneficiare anche delle nuove professionalità che l’evento formativo contribuirà a creare.

Il progetto della Summer school nasce dalla constatazione che non esistono attualmente in Italia iniziative in grado di trasmettere, nel loro complesso, l’insieme di competenze necessarie alla gestione e valorizzazione degli archivi fotografici o di repertori di immagini del patrimonio storico artistico. Si tratta di conoscenze molto trasversali: dalla storia e dal riconoscimento delle tecniche fotografiche, alle norme per la conservazione dei fototipi; dai principali standard di catalogazione, ai processi di scansione e trattamento delle immagini digitali; dalla legislazione sul diritto d’autore alla gestione delle banche dati e alle nuove frontiere del semantic web. A queste competenze si aggiungono quelle riguardanti il contenuto scientifico mediato dalle raccolte nello specifico dominio della storia dell’arte.

Il corso si caratterizza per un forte impronta laboratoriale e pratica. Sono previste molte ore di esercitazione (individuali o di gruppo) svolte direttamente sui materiali o con l’ausilio delle attrezzature presenti nelle varie sedi e a disposizione dei corsisti: archivi con fondi e materiali storici a Bologna; aula informatica, Laboratorio Fotografico e Multimediale per i Beni Culturali (FrameLab) a Ravenna.

Il fondo da presentare e utilizzare come base per le esercitazioni della Summer school, è costituito da 8.220 fotografie, raccolte e ordinate da Igino Benvenuto Supino (1858-1940), insigne studioso di storia dell’arte e fondatore del primo Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Bologna nel 1906. Nel 1952 è stato donato dagli eredi all’Ateneo perché si procedesse alla sua valorizzazione. Negli anni la fototeca ha attraversato alterne vicende con l'avvio di progetti di ricerca e catalogazione,che si sono però arrestati a uno stadio embrionale. L'interesse dei materiali e la recente riapertura del dibattito intorno alla loro importanza storica, giustifica questa nuova attenzione: i tempi appaiono maturi per procedere alla messa in sicurezza dei fototipi non ancora riposti in contenitori a norma, al loro riordino e inventariazione, ove necessario, e alla scansione ad alta risoluzione. Concluse queste operazioni, a ottobre 2020 la Fondazione Zeri terminerà la catalogazione e pubblicazione online di un primo nucleo della Fototeca Supino, per un totale di 3.260 fotografie.


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Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 40.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Federico Zeri ha un consolidato programma di attività e progetti legati alla conservazione, catalogazione e valorizzazione della biblioteca (attualmente oltre 55.000 libri e 41.000 cataloghi d’asta) e della fototeca di storia dell’arte (attualmente oltre 360.000 fotografie, di cui 170.000 disponibili online) che oggi, oltre al Fondo Zeri, comprende altre importanti raccolte acquisite nel tempo da storici dell’arte, studiosi, collezionisti, fotografi. L’obiettivo è rendere disponibili questi materiali, preziosi e inediti per la ricerca storico artistica, attraverso l’innovativa banca dati online della Fondazione Zeri.
La Fondazione promuove inoltre un’intensa attività di formazione specialistica ed editoriale a partire dallo studio del proprio patrimonio fotografico e librario con l’obiettivo di contribuire all’aggiornamento della ricerca negli ambiti della storia dell’arte italiana, degli archivi fotografici e banche date del patrimonio artistico, delle digital humanities.  

Questa raccolta fondi contribuisce a finanziare le seguenti attività:

  • Incremento del patrimonio librario e interventi di restauro e conservazione
    La Biblioteca Zeri è una biblioteca di Storia dell'arte a carattere specialistico. Nata alla fine degli anni Quaranta del Novecento, rispecchia il percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri che ne curò personalmente la progettazione all'interno della sua villa di Mentana. È stata preservata nel suo assetto originario come una Biblioteca d'Autore. Per questo è stato scelto un sistema di collocazione che consente di non scorporare il fondo originario e di aggiungere le nuove acquisizioni.

  • Conservazione e condizionamento dei materiali fotograficiGestione, catalogazione informatizzata e valorizzazione dei diversi fondi fotografici
    La Fondazione ha condizionato l'archivio fotografico di Federico Zeri. Per assicurare la conservazione a lungo termine ha trasferito le fotografie in contenitori e materiali a norma. Obiettivo del progetto è quello di estendere questo intervento all'intero Fondo Zeri e ai nuovi fondi fotografici. Verranno acquistate cartelle, scatole, buste, cassettiere rispondenti alle norme internazionali per la conservazione dei materiali.

  • Formazione specialistica 
    Seminari, summer school, convegni, corsi sulla storia dell’Arte.

  • Ricerca nel campo delle digital humanities, attraverso la partecipazione a gruppi internazionali, per la creazione di forme e tecnologie innovative destinate al censimento, informatizzazione, gestione, condivisione di banche dati e archivi digitali di storia dell’arte (progetto PHAROS – consorzio internazionale dei 14 archivi fotografici più importanti al mondo; progetto Artchives – Centro di ricerca per la storia della storia dell’Arte; Europeana)

  • Pubblicazioni scientifiche promosse dalla Fondazione

  • Eventi culturali di alta divulgazione (presentazioni, rassegne, conferenze).


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 9.500,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Zeri per l’anno 2020 sostiene il progetto di pubblicazione della prima monografia dedicata al pittore francese Louis Gauffier, curata da Anna Ottani Cavina, fondatrice della Fondazione e suo presidente onorario, in collaborazione con Emilia Calbi.

Nella storia del neoclassicismo francese la vicenda di Louis Gauffier (Poitiers 1765 – Firenze 1801) è anomala, consumatasi quasi interamente in Italia, lontano dalla scena artistica parigina, negli anni politicamente difficili che segnarono il passaggio dall’Ancien Régime alla Rivoluzione.

La morte precoce dell’artista e la dispersione della sua opera ne hanno offuscato per molto tempo la memoria ma, a partire dagli anni settanta del Novecento, il rinnovato interesse nei confronti dell’arte neoclassica e la comparsa sul mercato antiquario di molti suoi dipinti hanno riacceso i riflettori sulla sua breve vicenda.

Grazie agli studi di Jean-François Méjanès, Philippe Bordes, Michel Hilaire e Anna Ottani Cavina, il suo profilo d’artista ha trovato una precisa collocazione nell’ambito di quella variante idillico- sentimentale che si era sviluppata a margine del neoclassicismo davidiano, con moderne aperture anche nell’ambito del paesaggio e del ritratto.

Il volume comprende il catalogo completo dei dipinti (90) e dei disegni (55), sostituisce la prima monografia sull’artista e ne ricostruisce il percorso dagli anni della formazione accademica compiuta tra Parigi e Roma, a quelli dell’esilio a Firenze dove opera con successo per gli aristocratici viaggiatori del Grand Tour e la società cosmopolita che gravita nella cerchia del poeta Vittorio Alfieri e della sua compagna, Louise de Stolberg contessa d'Albany.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 42.800,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la catalogazione e digitalizzazione del nucleo più rappresentativo di oltre 8.000 fotografie di opere del secondo Quattrocento fiorentino, dell’archivio fotografico donato dallo studioso americano Everett Fahy.

Everett Fahy (1941-2018), storico dell’arte fra i maggiori esperti della pittura fiorentina e toscana del Quattro e Cinquecento, già direttore della Frick Collection di New York e chief curator del Dipartimento di Pittura europea al Metropolitan Museum, conobbe Federico Zeri ad Harvard seguendo i corsi che lo studioso tenne come visiting professor nei primi anni Sessanta. Da questa frequentazione nacque un legame intellettuale molto forte che si consolidò negli anni e che trova un riflesso nella concezione comune della raccolta fotografica come strumento privilegiato per il lavoro del conoscitore. 

L’archivio di Fahy é composto da circa 40.000 immagini perfettamente ordinate e quasi sempre annotate, e da altrettanti documenti cartacei. Si tratta di un patrimonio straordinario che integra in maniera significativa la fototeca di Federico Zeri, soprattutto per le aree di ricerca privilegiate dello studioso come la pittura toscana e fiorentina del XV secolo.

L’obiettivo della raccolta fondi è valorizzare la Fototeca Fahy, un archivio importantissimo soprattutto per la pittura del Quattrocento in Toscana.

Le fotografie catalogate sono disponibili nel database online della Fondazione Zeri.

Inoltre, i fondamentali scritti di Everett Fahy su questo tema sono stati raccolti in una pubblicazione in due volumi Studi sulla pittura toscana del Rinascimento, edita dalla Fondazione Federico Zeri e corredata da oltre 400 illustrazioni.

Maggiori informazioni: https://fondazionezeri.unibo.it/it/fototeca/altri-fondi/fototeca-fahy/fototeca-fahy


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 18.250,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Biblioteca Zeri è una biblioteca di Storia dell'arte a carattere specialistico costituita da 46.000 volumi di argomento storico artistico e da una collezione di 37.000 cataloghi d'asta. Nata alla fine degli anni Quaranta, rispecchia il percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri che ne curò personalmente la progettazione e la collocazione all'interno della sua villa di Mentana. La biblioteca è stata preservata nel suo assetto originario come una vera Biblioteca d'Autore il cui valore non è dato solo dall'insieme dei volumi, ma anche dalla loro disposizione, che istituisce relazioni tematiche e percorsi di lettura in linea con gli studi e le ricerche di Zeri. Per questo motivo è stato scelto un sistema di collocazione che consente di non scorporare il fondo e di aggiungere le nuove acquisizioni accanto ai libri dello studioso. La Biblioteca Zeri aggiorna il proprio patrimonio bibliografico con acquisti selezionati in linea con gli studi di Federico Zeri e gli ambiti di ricerca promossi dalla Fondazione. In particolare, cataloghi di collezioni pubbliche e private di pittura e scultura dal XIII al XVIII secolo, natura morta, storia del collezionismo, falsi, arte dell’Italia centrale e delle aree periferiche, scultura, storia della fotografia.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 20.250,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione ha provveduto al condizionamento dell'archivio fotografico di Federico Zeri. Per assicurare la conservazione a lungo termine ha trasferito gran parte delle fotografie in contenitori e materiali a norma. Obiettivo del progetto è quello di estendere questo intervento all'intera raccolta di Zeri e ai nuovi fondi fotografici progressivamente pervenuti alla Fondazione grazie a donazioni di privati (fotografi, collezionisti, studiosi, case d'asta). Verranno acquistate cartelle, scatole, buste, cassettiere rispondenti alle norme internazionali per la conservazione del materiali fotografici.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 80.500,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Sezione Natura morta: per poter procedere alla pubblicazione on line dello straordinario nucleo di 14.000 fotografie di pittura di natura morta, appena catalogato, è necessario un oneroso lavoro di revisione e aggiornamento scientifico delle schede. E' prevista inoltre l'elaborazione di una nuova interfaccia per la ricerca online attraverso il sito della Fondazione. Sezione Scultura italiana (fondo Stefano Tumidei): il fondo dello studioso,incentrato sulle opere di scultura emiliano romagnola, studiato e riordinato, andrà ad incrementare la sezione Scultura italiana on line della Fototeca Zeri.


NOTE Intervento archiviato