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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'ex chiesa del Salice è un edificio religioso nato nella metà del XIII secolo. Dopo varie vicissitudini la chiesa si presenta a pianta rettangolare. (in origine era a tre navate).

La chiesa di Santa Maria, soprannominata del Salice per l'ipotetica presenza di quest'albero, fu costruita intorno alla metà del Tredicesimo secolo. In origine a tre navate, contava diciasette altari. Successivamente divenne sede della commenda del'ordine gerolosomitano.

A fine cinquecento venne addossato all'edificio il monastero cistercense dedicato a Santa Caterina, in onore alla duchessa consorte di Carlo Emanuele I di Savoia. Soppresso da Napoleone, l'edificio claustrale è attualmente sede della casa d reclusione, mentre la chiesa, in stile gotico padano, al momento è in disuso.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'immobile attualmente non presenta le necessarie condizioni di sicurezza per poter ospitare attività. Con l'intervento si prevede quindi la riqualificazione, sia da un punto di vista architettonico, che strutturale, oltre alla messa in sicurezza della potenziale utenza.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

DA DEFINIRE

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 45.320,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di restauro conservativo all'altare di "San Bartolomeo" presente all'interno dell'ex Chiesa Santa Maria del Salice in quanto lo stato di conservazione degli stucchi manifestano una situazione di notevole degrado, causato da infiltrazioni d'acqua, visibili sotto forma di gore, distacco delle pellicole cromatiche, disgregazione degli intonaci di supporto segnatamente nella parte basamentale dell'altare, degli stucchi delle cornici e dei capitelli e delle mancanze di porzioni del modellato delle figure degli angeli posti in sommità dell'altare. Su tutte le superfici sono presenti abbondanti depositi incoerenti.

Intervento di restauro del locale posto a destra del 'altare maggiore in quanti sono presenti piccole fratturazioni sulle cornici e mancanza di porzioni di modellato degli arti inferiori degli angeli in cima alla mensola, nonchè restauro dei lacerti e delle tracce di affreschi presenti all'interno dell'ex Chiesa mediante indagini stratigrafiche ed un aggiuntivo lavoro di descialbo degli strati di scialbo soprammessi sulle superfici pittoriche degli affreschi.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 418.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il recupero della Chiesa originale di Santa Maria del Salice in Fossano è il primo tassello dell'ampio progetto intrapreso dall'Amministrazione Comunale di Fossano per la realizzazione di un Polo di Arte Contemporanea diffuso e per la valorizzazione del Centro Storico della città. L'ambizioso progetto di restauro della Chiesa ha dovuto innanzitutto confrontarsi con i requisiti che devono soddisfare la normativa vigente per migliorare il comportamento antisismico dell'edificio e garantirne l'accessibilità al pubblico in tutte le sue parti. Il problema statico era già stato parzialmente affrontato in passato, dopo il crollo del 1974. Oggi alla luce delle nuove normative intercorse, tutto l'edificio deve essere adeguatamente riprogettato e verificato.

Gli interventi strutturali sono principalmente 3:

  1. Ricostruzione del pilastro e delle volte della navata laterale destra crollati nel '74.Queste saranno realizzate in mattoni e malta di calce in modo che l'edificio reagisca sismicamente nella stessa maniera.
  2. Al fine di unire in un unico elemento rigido le fondazioni e l'insieme delle strutture del fabbricato, si è progettato un solaio a piastra dello spessore di soli 10 cm in calcestruzzo armato atto a sopportare i carichi di esercizio previsti dalle installazioni museali. Tale scelta, risulta essere necessaria per limitare l'umidità di risalita e di ricavare al di sotto dello stesso, lo spazio utile per il passaggio dell'impiantistica termica, elettrica ed antincendio nel modo meno invasivo possibile non a contatto con le strutture del'edificio e dei ritrovamenti archeologici i quali protetti da un tessuto non tessuto e dalla stesura di un fondo di ghiaia, saranno preservati per un lontano futuro, in cui, previa la demolizione dell estrutture del pavimento -solaio oggi realizzate, potranno essere riscoperte integralmente.
  3. Intervento strutturale che prevede, in caso di sisma, di far lavorare in modo omogeneo la "fabbrica". A tale scopo è previsto lo smontaggio e il rifacimento del manto di copertura nella parte coperta a coppi. E' necessaria la rimozione dell'attuale copertura, per la posa di un nuovo tavolato e relativa guaina, che servirà come rinforzo strutturale delle strutture portanti del tetto sia quelle antiche che quelle sostituite dagli interventi precedenti che saranno oggetto di un intervento di rinforzo con elementi metallici fissati con viti.

La navata centrale potrà essere oscurata per soddisfare le esigenze d'illuminamento previste dai diversi usi dell'edificio. A tale scopo è previsto in progetto un sistema di tre tende a scorrimento orrizontale, da montarsi in corrispondenza dell tre campate del tetto in verro che hanno ricoperto lo spazio delle antiche voltre crollate.

Le aperture poste sulle pareti esterne della navata centrale, controfacciata, pareti esterne delle cappelle laterali, saranno oggetto d'intervento di restauro delle mazzette con ricucitura dei perimetri.


NOTE Intervento archiviato