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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'immobile fa parte del complesso dell'ex convento delle Clarisse. Il monastero di Santa Chiara di Fossano, edificato nell'isolato complesso tra Piazza Castello, Viale Martiri e Via Lancimano, fu fortemente voluto dal Canonico Vicario Giovanni Negro. Ne scansisce la nascita lo "instrumento di convenzione ed accordo tra il Monastero erigendo e la Città di Fossano" datato 10 marzo 1654.

Il 6 luglio e il 4 novembre dello stesso anno si ha la posa della prima pietra rispettivamente del Monastero e della Chiesa.

Il 28 ottobre 1655, ha termine la costruzione dell'edificio e l'inserimento delle prime monache.

Il 3 giugno 1661 con breve pontificia di papa Alessandro VII e il 6 settembre 1661 con Decreto di Monsignor D. Clemente Ascanio Sandri Trotti, vescovo di Fossano, si documenta l'istituzione del Monastero.

Verso la metà del '700 emerse la necessità di disporre di spazi maggiori. L'incarico della stesura del progetto per l'ampliamento del monastero venne affidato all'Arch. Bernardo Vittone. Di questo progetto rimane un disegno. La lettura di questo disegno ed il suo confronto con il rilievo fatto da Carlo Giacinto Maffei sul Monastero esistente e redatto in copia dall'Arch. Riccati, datato 19.09.1761, mettono in evidenza l'importanza e le caratteristiche dell'intervento.

Con la soppressione degli ordini monastici da parte delle autorità francesi, dal 1802 anche per il monastero inizia un periodo di trasformazione e di degrado.

Nell'anno 1807 il complesso viene messo in vendita.

Nel 1815 circa risale l'adattamento di parte della Chiesa, e più precisamente della parte superiore del presbiterio, ad aula per le adunanze ed a Biblioteca della "Fossanese Accademia di Filosofia e Belle Lettere". La ristrutturazione fu fatta eseguire dal conte Emanuele Bava di San Paolo. Oggi l'intervento è ancora ben riconoscibile ed è caratterizzato all'esterno dalla composizione della facciata su Via Lancimano e, all'interno, della realizzazione delle volte decorate a copertura del piano primo e della realizzazione del salone a cui si affacciano due balconate lignee.

Questi locali, acquisiti dalla Civica Amministrazione nell'anno 1834, dopo diverse destinazioni d'uso, diventano intorno al 1960, sede della Scuola di Musica Arrigo Boito.

A seguito del secondo conflitto mondiale, la parte del fabbricato religioso fronte stante Piazza Castello fu demolita e, con Licenza Edilizia n. 85/1959 e successiva Variante n. 13/1961, fu sostituita da un fabbricato residenziale con tetto piano, non coerente con l'esistente.

Informazioni sullo stato della conservazione

La struttura del tetto, la facciata e i serramenti su Via Lancimano, nonchè l'impianto termico sono in precarie condizioni di conservazione.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Sede della Filafmonica Arrigo Boito.

Utilizzata per le prove ed attività amministrative.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 325.000,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento di restauro conservativo dell'ex convento delle Clarisse ed ex carcere mandamentale, di proprietà del Comune di Fossano, attualmente sede della Filarmonica A. Boito, prevede:

  • rifacimento della copertura, con realizzazione di cordolo antisismico per garantire l'adeguamento e il consolidamento dell'intera struttura;
  • sistemazione generale delle facciate esterne mediante il rifacimento parziale degli intonaci e successiva tinteggiatura con idropittura minerale riempitiva a calce;
  • sostituzione dei serramenti esterni con nuovi elementi di stessa foggia e materiale;
  • realizzazione di nuovo servizio igienico, ricavato all'interno di un disimpegno;
  • realizzazione di una nuova porta di accesso al piano primo, volta alla creazione di un collegamento più funzionale alla sala prove della Filarmonica;
  • sistemazione del corrimano e balaustra della scala di collegamento con il piano terreno e il piano primo;
  • rimozione del parquet posato negli anni sessanta del novecento, per recuperare la pavimentazione in listoni di legno precedente posati e coperti;
  • installazione di nuovo impianto termico più efficiente e performante.

Le opere in progetto costituiscono, nel complesso, la valorizzazione degli aspetti architettonici, formali e caratteristici del fabbricato, perseguendo la tutela del suo valore stilistico e garantendone l'unitarietà.