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Attività principali dell'istituzione
L'Imbiancheria rappresenta il primo edificio in città destinato , fin dal 1573 , anno della sua nascita, per volere dell’università del Fustagno, alle lavorazioni tessili. L’edificio cinquecentesco era poco più che una semplice cascina lineare, circondata da ampi spazi utilizzati per stendere i panni ad asciugare al sole, dopo i bagni in acqua e cenere necessari per la sbiancatura. Nel 1924 fu ristrutturato a causa del cambiamento delle operazioni che si svolgevano al suo interno e per volere del nuovo proprietario, Vincenzo Caselli. A fianco delle grandi sale venne eretta una ciminiera alta poco più di trenta metri, che completò il passaggio da un’immagine rurale a quella di piccola industria, in un momento di forte sviluppo dell’industria tessile, che ha punteggiato di ciminiere lo skyline della città, affiancandole a torri e campanili medievali. Oggetto di recupero strutturale negli negli anni '90 ospita le macchine tessili di fine ‘800 ed inizio ‘900, che non potevano essere montate nella sede del Museo Tessile di via Demaria, costituendo una sorta di appendice al Museo.
E' stata la sede delle storiche biennali di Fiber Art e è stata altresì adibita a sede di esposizioni temporanee sia realizzate direttamente dall'Ente che in collaborazione con associazioni culturali.
Negli ultimi anni l'edificio ha ospitato le principali mostre primaverili inserite all'interno di Tramanda, la rassegna tributo alla forte e storica identità tessile della Città di Chieri, con l’intento di narrare ai visitatori la tradizione tessile chierese e la sua evoluzione artistica approdata alla Fiber Art, linguaggio dell’arte contemporanea internazionale.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
IMPORTO 124.298,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
La Collezione civica rappresenta un patrimonio culturale di grande pregio per la città, ma non solo. Le sue oltre 300 opere vanno comprese come un osservatorio e documentazione sulla Fiber Art di grande valore con ricadute a livello internazionale. Le numerose relazioni intrattenute con Accademie e Università italiane ed estere hanno messo in luce la capacità della Fiber Art di generare nuove riflessioni e studio del medium tessile nell'arte contemporanea. La possibilità di sprigionare la potenzialità delle opere di "Trame d'Autore", non solo dal punto di vista estetico ma anche storico e culturale, è legata a doppio filo con la necessità di un loro insediamento fisico in un luogo che possa ospitarle. Il luogo che naturalmente si presta ad acquisire questo ruolo è l'Imbiancheria del Vajro, che, a seguito della realizzazione di un intervento di rifunzionalizzazione, potrà ospitare un ciclo di mostre, in modo permanente e a rotazione, risultato di un percorso ragionato sulla base di letture inedite della collezione civica di Fiber Art "Trame d'Autore" al fine di consentire una fruizione pubblica di un patrimonio che rappresenta un unicum, in quanto traccia di un percorso storico fino alle più recenti ricerche attraverso artisti di tutto il mondo. Lo spazio culturale sarà concepito come un luogo di cultura e incontro, scandito non solo da esposizioni artistiche, ma anche da eventi e incontri collaterali, affinchè si aggreghino pubblici diversi.
Le donazioni consentiranno sia di realizzare l'intervento di rifunzionalizzazione del fabbricato sia di sperimentare una fruizione continuativa, aperta e collaborativa dell'Imbiancheria del Vajro e delle opere della collezione civica, per approfondire la conoscenza di questa forma di arte contemporanea, mediante realizzazione di mostre temporanee, attività ed eventi afferenti all'arte tessile, ma anche momenti collaterali a completamento dell'offerta culturale
NOTE Intervento archiviato