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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

E’ un manufatto di archeologia industriale collegato al sistema di gore che deriva dal fiume Bisenzio mediante il Cavalciotto di Santa Lucia, che nel 1298 alimentava 48 mulini e 20 gualchiere. Grazie alla notevole portata d’acqua del Gorone, il primo tratto di gora che incanalava l’acqua dal Cavalciotto, nella zona nord di Prato erano concentrati la maggior parte degli opifici idraulici, i quali, nel corso del XX secolo si sono trasformati in fabbricati industriali. La gualchiera di Coiano, ex mulino Naldini. Un complesso del 1200 unico nel suo genere, dove fino agli ‘90 del XX secolo veniva ancora praticata la follatura, esibendo ancora oggi le originarie macchine del trattamento della lana.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'intero complesso architettonico versa in un completo stato di abbandono, solo negli ultimi anni si è provveduto ad una parziale messa in sicurezza. Alcune parti sono prive di copertura, altre sono completamente inagibili e solo una piccola parte è visitabile.  

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'immobile è visitabile solo su appuntamento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 50.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il recupero funzionale dell'intero complesso architettonico permetterà di restituire alla cittadinanza un bene storico, che affonda le sue radici nella fondazione della città di Prato. L'obiettivo princiaple è quello di creare un Centro Culturale Polivalente, con al suo interno il museo di archeologia industriale corrispondente ai locali che accolgono l'intero processo produttivo comprensivo delle macchine, pulegge, albero di trasmissione principale e alberi di rinvio, alimentati dalle turbine idrauliche che prendono forza dal Margone. Questo obiettivo racchiude in se una tematica ben più ampia e complessa, legata al sistema delle antiche gore di Prato. Definendo un percorso "ideale" di connessione che va dal Cavalciotto a S. Lucia fino alle Cascine di Tavol, passando per la Gualchiera e la Campolmi col Museo del Tessuto. Un percorso a premimente valenza didattica per mostrare le "radici" della città.

primo interveneto: in corso di progettazione e riguarda il recupero dell'area est, la più interessante per la presenza delle anctiche macchine da destinare a museo dell'archeologia industriale e servizi connessi - Importo stimato € 300.000,00;

secondo intervento: Recupero del Margone con l'impermeabilizzazione dell'intero bacino fino all'imbocco del gorone, in modo da impedire qualsiasi infiltrazione nei locali interrati (carcerari) e verso le murature a piano terra - importo stimato € 50.000,00.

terzo intervento: sarà rivolto alla recupero e parziale ricostruzione dell'intero manufatto, di circa 500,00 mq, che comprende la parte più antica dell'immobile - importo stimato € 1.800.000,00.