I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

I Giardini della Rotonda sono stati costruiti con lo scopo di ricordare i caduti a seguito della bomba durante la prima guerra mondiale, e di esaltare la costruzione di uno dei primi serbatoi idrici costruiti in Italia.

Posti al margine del Centro storico, si estendono su una superficie di 5163 mq.

Il Giardino è situato in posizione sopraelevata e si sviluppa a ridosso delle mura cinquecentesche e su un’area adiacente al Bastione della Gatta, che fu teatro degli episodi più rilevanti dell'assedio, come ad esempio l'esplosione delle mine con cui il capitano di ventura Citolo da Perugia riuscì a sventare un attacco delle truppe imperiali.

L'impianto architettonico generale rievoca la corrente tardo-barocca, ma è anche ricco di riferimenti classici (come, ad esempio, le urne-fioriere ed il torrione-mausoleo) trattati con gusto secessionista, mentre il disegno delle aiuole (tonde, ellittiche, a goccia) è tipicamente Liberty.

Nelle aiuole vi sono giunchi e bassi cespugli che ricordano le palme e le agavi.

L'entrata principale è caratterizzata da un'imponente cancellata in ferro battuto e ghisa realizzata in stile Liberty.

Il giardino ha la forma di una "L" rovesciata, che avanza lunga e stretta nelle terrazze per poi allargarsi alla fine di queste, dove è situato il grandioso serbatoio d'acqua con la fontana principale a forma di tempio, affiancata da robuste strutture murarie a gradoni. All'interno s'innalzano, a pianta circolare, dei pilastri collegati fra loro da archi perimetrali e radiali in cemento armato. Essi sono disposti su due piani sovrapposti al fine di sostenere il serbatoio pensile in maniera adeguata.

La Rotonda è uno dei primi serbatoi idrici di cui fu dotata la città di Padova (essa è una prestigiosa opera di ingegneria degli anni venti). Ha una capacità di 2000 metri cubi ed era considerata, al tempo della sua costruzione, il migliore acquedotto d'Italia in grado anche di primeggiare tra i migliori serbatoi d'Europa. La sua struttura costituisce uno dei primi esempi di utilizzo di cemento armato a Padova.

Sul serbatoio si trova anche una lapide di Andrea Moschetti con l'iscrizione "Il martirio di 93 innocenti (…) salga a Dio olocausto perenne di futura grandezza alla patria di un nuovo patto d'amore tra i popoli".

La costruzione del serbatoio fu iniziata il 21 settembre 1923. Il suo progetto aveva una duplice funzione: doveva fungere da serbatoio dell'acqua e da monumento commemorativo dei Caduti, ai quali è dedicata la cappella ricavata all'interno delle fondamenta del serbatoio stesso. Il grande serbatoio cilindrico ricorda nella forma la tomba di Cecilia Metella, sulla via Appia a Roma. Insieme al serbatoio venne realizzato uno dei primi giardini pubblici di Padova chiamato "dellaRotonda" ma non in relazione alla forma della nuova torre-serbatoio ma perché qui già in precedenza vi era una birreria chiamata La Rotonda per la sua forma a sua volta logica conseguenza della forma del bastione stesso.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il giardino è situato ai margini del centro storico di Padova, a ridosso delle mura cinquecentesche e sul bastione della Gatta. E’ situato in posizione sopraelevata e confina a nord con i giardini di via Frà Paolo Sarpi, a est con il serbatoio di sollevamento, il liceo classico “C. Marchesi” e Viale Codalunga, a sud con Piazzale Mazzini, a ovest con Viale della Rotonda e con la scuola Elementare “Edmondo De Amicis”. È possibile accedervi attraverso due ingressi: quello principale che si trova in Piazza Mazzini verso Viale della Rotonda e quello secondario, attualmente chiuso, in Via Citolo da Perugia.

L'impianto architettonico generale rievoca la corrente tardo-barocca, ma è anche ricco di riferimenti classici (come, ad esempio, le urne-fioriere ed il torrione-mausoleo) trattati con gusto secessionista, mentre il disegno delle aiuole (tonde, ellittiche, a goccia) è tipicamente Liberty.

Nelle aiuole vi sono giunchi e bassi cespugli che ricordano le palme e le agavi. È evidente che la concezione di questo giardino era protesa, inizialmente, all'installazione di poche piante arbustive allo scopo di esporre alla luce e di mettere a contatto con l'acqua gli elementi fondamentali del giardino.

L'entrata principale è caratterizzata da un'imponente cancellata in ferro battuto e ghisa realizzata in stile Liberty. Il giardino ha la forma di una "L" rovesciata, che avanza lunga e stretta nelle terrazze per poi allargarsi alla fine di queste, dove è situato il serbatoio d'acqua. Su quest'ultimo sono presenti elementi geometrici nella parte inferiore, motivi floreali nella parte centrale e laterale ed infine lo stemma del Comune di Padova nella parte superiore. Sul fondo del giardino vi è il grandioso serbatoio con la fontana principale a forma di tempio, affiancata da robuste strutture murarie a gradoni. All'interno s'innalzano, a pianta circolare, dei pilastri collegati fra loro da archi perimetrali e radiali in cemento armato. Essi sono disposti su due piani sovrapposti al fine di sostenere il serbatoio pensile in maniera adeguata.

A seguito dell’ultimo intervento di restauro eseguito non è più presente la maggior parte della vegetazione, inoltre è necessario mettere in sicurezza le fontane e completare la recinzione nell’area a nord est sopra il Bastione della Gatta.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Apertura dalle ore 9,00 alle 12,00, compreso i festivi

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 300.000,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intento del restauro, oltre a quello di ridare al Giardino la sua bellezza originaria, è quello di valorizzare il quartiere e far sì che questo spazio possa essere vissuto dalla popolazione. Con l’intento di mantenere la memoria storica del giardino, verranno ripristinate le caratteristiche aiuole ellittiche attorno alle fontane e, il disegno originale dei vialetti delineati attraverso l’utilizzo di un contenimento in acciaio Cor - Ten. Tutta la parte vegetale del Giardino sarà ricostituita seguendo il disegno originale del 1923 , e mettendo a dimora 55 nuove specie, tipiche dei Giardini novecenteschi. Per ricreare il cono ottico originario che dall’ingresso portava a focalizzare l’attenzione sulla torre dell’acquedotto è previsto qualche piccolo intervento lungo i cinque terrazzamenti: l’inserimento di vasi in terracotta simili a quelli originali sui pilastri che si trovano lungo i gradini, all’interno dei quali verranno messi a dimora degli esemplari di Dracaena, la messa a dimora di alberi di piccole dimensioni lungo l’asse principale ed infine l’inserimento di piante acquatiche in due delle tre fontane presenti. Verrà installato un nuovo impianto di irrigazione ad alta efficienza di distribuzione. E' previsto l'inserimento di 10 nuove panchine per una maggiore fruizione del parco e le fontane verranno messe in sicurezza mediante la costruzione di un massetto che consentirà di ridurre la profondità delle vasche. Infine verrà installata a sostituzione di quella esistente una nuova recinzione che più si addice alla storicità del giardino. L’opera realizzata verrà gestita direttamente dal Settore Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana del Comune di Padova.