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L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il “Prato della Valle” è tra le maggiori Piazze d’Europa. Secondo lo studioso E. Scorzon, l’enorme spiazzo ha origini antichissime e sostiene che qui sorgevano anche il tempio dedicato alla Concordia, il Circo Castrense dedicato a Giano e il grandioso anfiteatro detto poi “Zairo”.  Secondo L. Bosio nel 1775, nel tentativo di bonificare questa paludosa e malsana “Valle da mercato”, cioè del Prato della Valle, furono ritrovate a m.1,60 di profondità le fondazioni, in regolari blocchi di trachite e di calcare berico, di un Teatro Romano, che ora in gran parte giacciono sotto la parte Orientale dell’Isola Memmia e canaletta elissoidale che la delimita. Nel 1838 e successivamente anche nel 1963 in occasione della ripulitura del canale che circonda l’Isola Memmia, le fondazioni dell’edificio vennero ancora riportate alla luce e con quest’ultima occasione l’uff. tecnico - ripartizione strade del Comune di Pd ne fece un rilievo dettagliato. In Prato della Valle, sin dal Medioevo, si tenevano i mercati ordinari delle merci e degli, animali e le due grandi fiere, nei mesi di Ottobre e Novembre per onorare i Santi Patroni; inoltre, in questo luogo vennero anche celebrati i più grandi avvenimenti politici e militari. Nel 1310 il Podestà Dè Filipponi aveva dato incarico a frate Giovanni degli Eremitani di riordinare la piazza, ma questa ridivenne ben presto, forse per la precarietà dei lavori eseguiti, una palude. La situazione rimane più o meno tale finché nel 1700 Albero di Giacomo Papafava fa eseguire a proprie spese un lavoro di sistemazione, rivelatosi però insufficiente. Agli inizi del 1775 il Senato della Serenissima elesse Provveditore Straordinario di San Marco a Padova Andrea Memmo, di antica stirpe veneziana, dall’illuminata volontà e lungimiranza politico-economica, che ideò e coronò il riordino sia fisico che formale di questa grande piazza, mediante la creazione, al suo centro, di uno splendido giardino ellittico in pietra, fulcro di un Prato “senza erba” e per la cui progettazione si affidò a una delle menti più colte del tempo, l’Abate Domenico Cerato, docente presso l’Ateneo di Padova. La bonifica e il rinnovamento del Prato, culminati dunque con l’edificazione del complesso monumentale dell’Isola Memmia presero il via ufficialmente il 17 Agosto 1775, si delinearono già dopo soli 44 giorni e si definirono con l’erezione delle botteghe, dei ponti dei parapetti intorno alla canaletta e dei vari elementi di Arredo lapideo (statue,, vasi, panchine), nel 1793. All’interno dell’Isola lungo i grandi viali si trovano 16 vasi ornamentali e alle estremità dei viali ci sono 4 ponti ognuno delimitato da due grandi obelischi in pietra. Tutta l’Isola è inoltre circondata da 8 obelischi e da una doppia fila di 78 grandi statue. Le statue vennero collocate negli ultimi anni del ‘700 e alcune anche nell’800 a ricordo dei papi, vescovi, eroi leggendari, professori e studenti famosi dell’Università, capitani appartenenti alle antiche famiglie padovane.

Informazioni sullo stato della conservazione

La struttura dei quattro ponti si presenta caratterizzata da un unico arco avente una lunghezza di circa 12 m ed una larghezza pari a circa10 m. L'arco, in mattoni pieni disposti a coltello con malta di calce, ha una sezione variabile con un minimo di 30 cm in chiave. In corrispondenza del lato sud sono ricavate due bocche per il ricambio dell'acqua della canaletta che riducono la sezione efficace.

I ponti presentano le seguenti caratteristiche di degrado dal punto di vista architettonico (non strutturale):

- presenza di vegetazione ;

- rete dell’intonaco esposta;

- macchie e patina biologica;

- fessurazione superficiale;

- biodeterioramento;

- giunti da rispristinare.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Piazza aperta al pubblico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 72.500,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento non modifica l’aspetto formale esterno del manufatto, in quanto viene ripristinato quanto è stato rovinato dal tempo. La manutenzione periodica e programmata delle opere oggetto di restauro, deve infatti accompagnare la vita fisica dei ponti in modo da garantire una buona durata degli interventi di restauro già eseguiti essendo esposti agli agenti atmosferici che accelerano e causano il degrado. Questo progetto non tratta della parte strutturale dei ponti.

RESTAURO INTONACI

  • TRATTAMENTOBIOCIDA;

  • LAVAGGIOGENERALE;

  • ASPORTAZIONI;

  • RIMOZIONE DI INTEGRAZIONI PASSATE E PORZIONI AMMALORATE IRRECUPERABILI;

  • CONSOLIDAMENTO DELL’INTONACO ORIGINARIO DISTACCATO/ SOLLEVATO;

  • REINTEGRAZIONEPARTIDI INTONACOMANCANTI;

  • STUCCATURALOCALIZZATADELLESUPERFICI;

  • VELATURAUNIFORMANTE;

  • TRATTAMENTO FINALE CON PRODOTTO PROTETTIVO;

RESTAURO OPERE LAPIDEE

  • PRECONSOLIDAMENTOAREECONSCAGLIATUREEDESFOLIAZIONI;

  • ASPORTAZIONI;

  • TRATTAMENTO BIOCIDA;

  • PULITURA;

  • CONSOLIDAMENTI A PERNI DI PORZIONI LIMITATE;

  • STUCCATURA;

  • PROTEZIONE.