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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La costruzione delle “Mura Venete” si rese necessaria principalmente per tre motivi, uno di ordine militare in quanto le vecchie mura quattrocentesche erano ormai inadeguate per la difesa della città, secondo di tipo economico, infatti, queste presentavano diversi varchi che favorivano il contrabbando, che sottraeva migliaia di scudi di tasse, terzo motivo di ordine politico in quanto Bergamo rappresentava la punta occidentale maggiormente avanzata, dei possedimenti sulla terraferma della Serenissima, a diretto contatto con Milano, a quell’epoca sotto il dominio Spagnolo.

La costruzione della Mura ebbe inizio nel 1561, nel giro di soli tre mesi era già stato tracciato tutto il circuito della fortezza, che misurava m. 5417, ed alla fine del 1565 era stato realizzato il tratto a Nord, che va dalla Porta S. Alessandro al baluardo di S. Lorenzo.

Negli anni successivi fu terminata la costruzione del baluardo di S. Alessandro e si proseguirono i lavori fino alla Porta S. Giacomo, così che nel 1574 erano stati ultimati tutti e dieci i baluardi e le cinque piattaforme.

Nel 1578 il circuito delle mura era stato completato, ad eccezione del tratto sotto la Rocca, anche se le opere realizzate erano tutte da perfezionare e rifinire dal punto di vista strettamente militare e della logistica.

Il completamento del tratto della Fara avvenne negli anni successivi e nel 1590 le opere principali erano state tutte ultimate, restavano in ogni caso da realizzare ancora molti lavori di completamento e perfezionamento della fortezza, che si protrarranno per altri 30 anni.

(fonte: “Le Mura di Bergamo” a cura dell’A.P.T.)

Informazioni sullo stato della conservazione

La tipologia di degrado riguarda la presenza della vegetazione infestante (da questa prima analisi, non si è riscontrata né carenza nelle malte, né zone di distacco o fenomeni di dissesto) che è stata catalogata come segue:

  • vegetazione sporadica, in particolare paritaria, sotto forma di ciuffi di piccole dimensioni, presenti in maniera costante su quasi tutta la muratura;

  • vegetazione in agglomerati di medie e grosse dimensioni in particolare edera, che ricopre parzialmente i diversi tratti di mura a partire dal piede e/o dall’alto;

  • vegetazione diffusa di tipo infestante in agglomerati di grosse dimensioni in particolare edera, che ricopre completamente il tratto di mura a partire dall’alto e/o dal piede per tutta la sua altezza;

  • specie arbustive, di vario sviluppo e dimensione, che crescono all’interno della muratura;

  • specie arboree di vario sviluppo e dimensione, in prevalenza ficus, che crescono all’interno della muratura, che potrebbero provocare la rottura con distacco completo e/o parziale dei conci di pietra, con grave dissesto localizzato della muratura stessa;

  • presenza di alberi alla base che oltre ad essere antiestetici, favoriscono il ristagno dell’acqua che cola o fuoriesce dal muro, aggravando così i fenomeni di disgregazione, legati soprattutto al gelo.

  • dissesto del parapetto e della copertina, limitato al solo tratto C6-C7.

  • depositi superficiali incoerenti, presenti su tutta la muratura, legati al deposito di polveri provenienti dall’ambiente ed agli agenti atmosferici.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Le Mura Venete sono sempre fruibili per le parti che lambiscono le pubbliche vie, con la presenza di aree verdi e parchi pubblici attrezzati.

Sono presenti inoltre manufatti ipogei (cannoniera, sortite, fontane) che sono accessibili al pubblico durante la stagione estiva e nelle giornate festive.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 310.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Le lavorazioni previste sono finalizzate alla risoluzione dei fenomeni di degrado riscontrati e sono state suddivise in due fasi, denominate Fase 1 e Fase 2. Gli interventi previsti sono i seguenti:

FASE 1

  1. Estirpazione manuale della vegetazione sporadica, avendo cura di pulire i fori e gli interstizi da tutti i residui vegetali e di terra.

  2. Taglio al piede dell’edera al fine di favorirne la morte e la successiva rimozione della ceppaia

  3. Accurata pulizia al piede della vegetazione presente, per mezzo di mezzi meccanici.

  4. Estirpazione e scarificazione della vegetazione diffusa presente in agglomerati di piccole, medie e grosse dimensioni, in questo caso la sola rimozione manuale non è possibile, proprio per la tenacia dell’edera, sarà quindi necessario utilizzare piccoli attrezzi manuali (quali piccozze da rocciatore, cesoie da giardiniere) per ottenere la completa eliminazione della vegetazione.

  5. Estirpazione delle specie arbustive di piccole dimensioni e delle radici, cresciute nelle fughe della muratura, avendo cura di pulire i fori e gli interstizi da tutti i residui vegetali e di terra. Per l’esecuzione della lavorazione sarà necessario utilizzare piccoli attrezzi manuali (quali piccozze da rocciatore, cesoie da giardiniere), per ottenere la completa eliminazione dell’arbusto

  6. Taglio a raso delle specie arbustive di medie dimensioni, con moto sega, senza procedere alla estirpazione della ceppaia, per non compromettere la stabilità della muratura. Evitando di estirpare la ceppaia si dovrà procedere alla sua devitalizzazione mediante l’applicazione per iniezione di un diserbante, ad azione sterilizzante, da effettuarsi nel periodo vegetativo. Per prima cosa bisognerà forare la ceppaia per una profondità di almeno 10-15 cm., successivamente iniettare nel foro il prodotto diserbante a base di “glisofate” che dovrà essere inoltre spennellato su tutta la ceppaia.

  7. Analogo intervento dovrà essere svolto anche sulle specie arboree, l’unica differenza riguarderà la profondità dei fori e la quantità di diserbante da iniettare nella ceppaia.

  8. Per le specie arboree presenti al piede della muratura bisognerà procedere al taglio della stessa con successiva rimozione della ceppaia e riempimento del buco con ripristino del tappeto erboso.

FASE 2

  1. Pulizia con idropulitrice a media pressione con getto ampio (non localizzato) con acqua fredda, per la rimozione di materiali di sporcizia superficiale, avendo cura di non concentrare il getto dell’acqua per non indebolire le sigillature presenti.
  2. Rimozione della ceppaia delle specie arboree precedentemente rimosse, per evitare che possano ancora rivegetare.
  3. Rifacimento completo del parapetto e della copertina.


NOTE Intervento archiviato