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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Palazzo Frizzoni: palazzo in cortina su pianta rettangolare con cortile centrale e parco retrostante, rappresenta un notevole esempio di architettura neoclassica, con un fronte principale simmetrico, suddiviso in due parti, quella inferiore scandita da aperture ad arco e 9 rivestita da bugnato, la parte superiore è suddivisa da lesene corinzie e sormontata da una trabeazione a balaustre.Palazzo degli Uffici si tratta di un edificio articolato composto da 2 parti distinte, che mostrano agli spazi pubblici verso i quali prospettano identità diverse: quella verso la Piazza Matteotti è disegnata dall’Ing. F. Valsecchi tra il 1849 e il 1853. Quella verso Via Tiraboschi è invece opera di G. Muzio.Monumento a Vittorio Emanuele II statua in marmo alta quattro metri, che rappresenta una figura di sovrano, nell’opera scultorea emerge l’abilità tecnica che distingue Barzaghi, accademico di Brera e la sua totale adesione al gusto celebrativo post rinascimentale.Teatro Donizetti occupa una superficie di 3.200 mq dei quali 500 circa rappresentano il palcoscenico, è stato tra i primi teatri d’Italia ad essere costruito in muratura; di pianta ellittica, ha 3 ordini di palchi, due gallerie e un boccascena di 15,30 mtMonumento a Donizetti di concezione “romantica” posto al centro del laghetto da dove parte una scalea che sale ad una esedra, dove stà seduto il Maestro, che ascolta la sua musa Melopea; sul retro vi è un piccolo bosco, che riconduce all’idea dell’arte come misteriosa e inaccessibile.  Il monumento si svolge secondo una linea circolare determinata da un divano a esedra su cui è seduto il musicista, mentre più avanti, in piedi appartenente a un suo autonomo spazio fisico e psichico è la Melopea, la musa ispiratrice.Chiesa di S. Bartolomeo è di struttura semplice, misura 60 mt di lunghezza e 14 di larghezza; ha una sola navata con cinque cappelle per lato e un profondo presbiterio. . Dietro l’altare maggiore si trova una grande pala di L. Lotto: ‘Madonna col Bambino in trono e santi’ (1516). Il coro ligneo ha tarsie di frà D. Zambelli (secolo XVI). Palazzo di giustizia l’edificio costruito in ceppo di Gre, presenta un alto zoccolo sul quale si impostano lisce lesene di ordine gigante che inquadrano due piani di finestre separate da una specchiatura ornata da un fiore.Torre dei caduti: a pianta quadrata, costituito da un porticato, 5 piani, terrazzo e torretta presenta una altezza è di 36,33 m. al piano dell’ultimo balcone su cui si innesta il castelletto metallico che presenta una altezza di circa 11,00 m. La torre è stata realizzata con conci di pietra arenaria di Bagnatica, . La torre presenta all’esterno un orologio in marmo di Zandobbio, attorniato da quattro mascheroni raffiguranti i venti. Più in basso una statua di bronzo dell’Italia vittoriosa sotto la quale, all’interno del finestrone riccamente decorato con marmi policromi, dei putti reggono lo stemma della città affiancati dai ritratti dell’ammiraglio Thaon de Revel e del generale Diaz.

Informazioni sullo stato della conservazione

Palazzo Frizzoni, sono presenti dei faretti posti sotto lo sporto di gronda della copertura e sotto il balcone centrale, posizionati in epoca abbastanza recente che forniscono una illuminazione radente la facciata;

Palazzo degli uffici, sono presenti tre grossi corpi illuminanti sul balcone centrale, posizionati probabilmente negli anni ’80, completamente obsoleti e non più funzionanti da almeno 20 anni; 

Monumento a Vittorio Emanule II, è privo di illuminazione diretta, gli unici corpi illuminanti presenti sono i 2 pastorali storici della pubblica illuminazione, che ovviamente non vengono toccati;

Teatro Donizetti, sono presenti due tipologie di illuminazione, una in facciata, realizzata come donazione da parte dell’ente gestore del servizio di pubblica illuminazione, subito dopo il restauro della facciata monumentale nel 2008. Questa è costituita da una serie di faretti e corpi illuminanti presenti sulla facciata che generano una illuminazione molto disomogenea, questo impianto non è più funzionante ed in parte è stato smantellato a seguito della difficoltà ad eseguire opere di manutenzione e riparazione, anche a seguito dei recenti lavori di ristrutturazione complessiva del teatro. Durante questi ultimi lavori la facciata è stata provvisoriamente illuminata, da due sorgenti luminose posizionate su due pre-esistenti grossi pali marroni a sezione tonda, posti lungo la strada, che una volta sostenevano le tesate in acciaio su cui erano agganciati i corpi illuminanti della pubblica illuminazione. Attualmente in seguito ai lavori di riqualificazione in corso, relativi al secondo lotto, questi pali sono stati rimossi, in previsione di una nuova tipologia di pali e corpi illuminanti più consona che è oggetto del presente progetto.

Monumento a Donizetti, anche questo è oggetto delle attuali opere di riqualificazione del secondo lotto, pertanto l’impianto esistente, peraltro non più funzionante da parecchi anni, è stato smantellato in vista della nuova proposta progettuale.

 Chiesa di S. Bartolomeo, anch’essa è illuminata provvisoriamente, come la facciata del teatro, da un corpo illuminante posizionato sulla sommità di uno dei vecchi pali marroni delle tesate della pubblica illuminazione, anche in questo caso valgono le medesime considerazione fatte per il teatro.

Palazzo di giustizia (procura), è privo di qualsiasi elemento di illuminazione della facciata, che è stata oggetto di recenti opere di restauro conservativo che né hanno valorizzato gli importanti apparati decorativi, nonché restituito una vista d’insieme consona all’importanza del manufatto.

Torre dei caduti, sono presenti dei faretti per l’illuminazione della statua rappresentante la vittoria alata e sul balcone al livello inferiore che forniscono una illuminazione parziale e circoscritta.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

trattasi di centro cittadino - spazio sempre aperto al pubblico 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 260.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto unitario di restauro e riqualificazione, anche attraverso l’elemento della “luce”, dei principali edifici pubblici e monumenti del Centro Piacentiniano (teatro a G. Donizetti, monumento a G. Donizetti, chiesa di S. Bartolomeo, palazzo della Procura della Repubblica, Palazzo Frizzoni sede istituzionale del comune, Torre dei Caduti, monumento a Vittorio Emanuele II e il Palazzo degli uffici del Comune di Bergamo) prevede:

  • Di rimuovere gli elementi tecnologici e gli impianti incongruenti, corpi estranei ai manufatti storici, attraverso l’eliminazione delle reti di alimentazione, composti da tubazioni rigide in plastica, cavi elettrici che alimentano i differenti apparati, corpi luce, diffusori, scatole di derivazione, trasformatori, tutti elementi posizionati nel corso degli anni che risultano essere sempre molto articolati e invasivi, oltre che tecnologicamente obsoleti e in molti casi non più funzionanti;
  • A seguito della rimozione di queste “superfetazioni”, sarà possibile eseguire un rilevo del degrado in corrispondenza degli elementi rimossi e realizzare le opere di restauro necessarie (pulizia, stuccatura fori e fessurazioni degli elementi lapidei e degli intonaci con idonei prodotti a base di calci ed inerti selezionati, trattamento consolidante con silicato di etile, trattamento protettivi) al fine di garantire la conservazione nel tempo, delle superfici che sono maggiormente esposte agli agenti atmosferici, nel rispetto dei caratteri materici originari;
  • Di illuminare questi edifici storici e monumenti, senza interferire con il manufatto nel rispetto della matericità e dell’integrità complessiva del bene. Tale intervento attraverso la valorizzazione della “luce” dei “monumenti” inclusi in questo spazio sottoposto a vincolo ai sensi D.lgs 42/2004 (codice dei beni culturali) rappresenta quindi un “unicum” progettuale, al fine di ricondurre tutto il centro ad un brano urbano di unicità, anche nelle ore serali e notturne

L’idea è quella di estendere a tutti i monumenti ed edifici pubblici un sistema di illuminazione omogeneo, sia dal punto di vista della tipologia di illuminazione, che dell’aspetto fisico dei corpi illuminanti che diventano così veri e propri elementi complementari del sistema d’illuminazione.

Il concetto che sta alla base del progetto è quello di semplificare e unificare l’illuminazione, liberando gli edifici e i monumenti da elementi tecnologici articolati, invasivi e incongrui, concentrando in pochi punti esterni le sorgenti luminose, fuori dalla visuale del passante così da spostare lo sguardo dell’osservatore sull’edificio e sul monumento e non più sugli elementi tecnologici che oggi deturpano i fronti dei palazzi e i monumenti del Centro Piacentiniano di Bergamo.