Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
I personaggi ritratti nei dipinti sono n.6 cardinali, uno dei quali è il cardinale Pallotta. Giovanni Evangelista Pallotta (Caldarola, febbraio 1548 – Roma, 22 agosto 1620) è stato un cardinale italiano. Figlio di Desiderio Pallotta e di Domenica Cianfortini, primogenito di cinque figli, divenne punto di riferimento della sua famiglia, ma anche del suo paese di origine, Caldarola che grazie alle sue abili doti politico-organizzative, da castrum vetus divenne una città moderna, rinnovata dal punto di vista urbanistico, politico e culturale. Fu nominato cardinale della Chiesa cattolica da papa Sisto V. Fu lo zio del cardinale Giovanni Battista Maria Pallotta (figlio di suo fratello Martino). Altri due membri della famiglia furono proclamati cardinali: Guglielmo Pallotta e Antonio Pallotta. Le opere sono di autore ignoto.
Informazioni sullo stato della conservazione
Sistema di sostegno, cornice e supporto
Telaio: forma rettangolare (100 x 75 cm – sp. di 4 cm).
Struttura di sostegno: ed è composta da n. 4 regoli e n. 1 traversa orizzontale spessi 2 cm con unione angolare ad incastro "a tenone e mortasa". Si ipotizza originale. È in buono stato conservativo anche se interessato da un lieve attacco xilofago e ricoperto da uno strato di materiale incoerente.
Cornice originale in legno: (113 x 92 cm) decorata con foglia oro. Presenta un sistema di ancoraggio ad anello. La doratura è ben conservata senza perdita di materiale importante. La cornice risulta ricoperta da materiale coerente ed incoerente, in particolare si evidenziano macchie nere sulla parte inferiore non assimilabili ad attacchi biologici.
Il dipinto è inserito all'interno della cornice e risulta bloccato da vincoli metallici forgiati a mano.
Tela: unico elemento in fibra vegetale (n.a.), ad armatura tela (riduzione 15x12). Sul retro troviamo la preparazione bruna fuoriuscita attraverso la trama, del particolato atmosferico visibile al di sotto di polveri e materiali inorganici vari come tracce di vernice bianca. La superficie del dipinto mostra diffuse deformazioni, i vincoli sono metallici e il tensionamento non è più adeguato. Risultano fortemente marcate le deformazioni create dai regoli e dalla traversa con evidenti impressioni degli stessi sulla tela; le ondulazioni sono diffuse su tutta la superficie in particolare sul cartiglio e la zona perimetrale è caratterizzata da grinze molto accentuate.
Strati preparatori e pittorici: presenza di una preparazione sottile bruna, visibile anche da alcune cadute della pellicola pittorica. La pennellata si presenta abbastanza fluida, sottile per le campiture più estese e invece molto corposa per la realizzazione dei dettagli. Si ipotizza che il medium possa essere di tipo oleoso. Le lacune pittoriche sono diffuse su tutto il dipinto e sono di piccole dimensioni ad eccezione di un dipinto, nel quale si osservano estese cadute di colore sulla parte laterale. Gli strati pittorici risultano, soprattutto sul cartiglio, fortemente deadesi e quello più superficiale, essendo caratterizzato da una crettatura "a scodella" fortemente pronunciata, si trova in uno stato conservativo maggiormente compromesso.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Le opere sono presenti nella Sala Consiliare del Municipio di Loro Piceno (MC).